Urgente: a breve subirò secondo intervento complicato da un primo intervento errato
QUESTIONE URGENTE:
Mesi fa (circa 4) ho subito intervento ginecologico per cisti semplice mucosa effettuato alla cieca (nessun esame ecografico o RMN effettuato nonstante la mia richiesta esplicita in proposito).
La cisti è stata asportata ma non è stata riconosciuta nemmeno durante l'intervento (mi hanno detto che era un'anomala cisti del Bartolini). Solo il referto istologico un mese dopo ha chiarito che si trattava di una cisti di Nuck.
Ora sono INGUAIATA perchè ho infiltrazioni del liquido peritoneale nei tessuti operati, con nuove varie cisti (risultano da una RMN appena eseguita), dolore modesto diffuso (sale fino alle pelvi), fitte di dolore più intenso periodicamente finchè una cisti non si fissura e non si svuota un pò, infiammazione diffusa, modesta falda liquida in recesso di Douglas. Dovrò subire un nuovo pesante intervento chirurgico di PULIZIA e ad una prima valutazione pare che sarà estremamente difficile evitare conseguenze permanenti (ancora non so di che tipo, ma saranno tutte INVALIDANTI e ognuna ridurrà notevolmente la qualità della mia vita!!!).
Cosa posso fare adesso? Il tribunale del malato potrebbe essermi utile? Come posso soprattutto garantirmi che ALMENO per il prossimo intervento mi si dicano i rischi effettivi (che cavolo di consenso informato è sennò?) e che venga eseguito nel migliore dei modi, senza tentativi da parte di alcuno di "parare il culo" ai medici che mi hanno operato circa 4 mesi fa? Insomma come posso far mettere nero su bianco rischi ad intervenire, a non intervenire, e garanzie che si farà di tutto per non invalidarmi nè ridurre la qualità della mia vita?
Voglio cioè che si operi con estrema cautela e con la PRESENZA CONTEMPORANEA IN SALA OPERATORIA almeno DI UN CHIRURGO GENERALE, DI UN GINECOLOGO E DI UN NEUROCHIRURGO, TUTTI di mia scelta o da me approvati e se necessario provenienti da DIFFERENTI STRUTTURE SANITARIE, non imposti dalla struttura sanitaria in cui mi farò operare!!! Come posso fare a pretendere questa collaborazione ad alto livello?
Grazie.
Mesi fa (circa 4) ho subito intervento ginecologico per cisti semplice mucosa effettuato alla cieca (nessun esame ecografico o RMN effettuato nonstante la mia richiesta esplicita in proposito).
La cisti è stata asportata ma non è stata riconosciuta nemmeno durante l'intervento (mi hanno detto che era un'anomala cisti del Bartolini). Solo il referto istologico un mese dopo ha chiarito che si trattava di una cisti di Nuck.
Ora sono INGUAIATA perchè ho infiltrazioni del liquido peritoneale nei tessuti operati, con nuove varie cisti (risultano da una RMN appena eseguita), dolore modesto diffuso (sale fino alle pelvi), fitte di dolore più intenso periodicamente finchè una cisti non si fissura e non si svuota un pò, infiammazione diffusa, modesta falda liquida in recesso di Douglas. Dovrò subire un nuovo pesante intervento chirurgico di PULIZIA e ad una prima valutazione pare che sarà estremamente difficile evitare conseguenze permanenti (ancora non so di che tipo, ma saranno tutte INVALIDANTI e ognuna ridurrà notevolmente la qualità della mia vita!!!).
Cosa posso fare adesso? Il tribunale del malato potrebbe essermi utile? Come posso soprattutto garantirmi che ALMENO per il prossimo intervento mi si dicano i rischi effettivi (che cavolo di consenso informato è sennò?) e che venga eseguito nel migliore dei modi, senza tentativi da parte di alcuno di "parare il culo" ai medici che mi hanno operato circa 4 mesi fa? Insomma come posso far mettere nero su bianco rischi ad intervenire, a non intervenire, e garanzie che si farà di tutto per non invalidarmi nè ridurre la qualità della mia vita?
Voglio cioè che si operi con estrema cautela e con la PRESENZA CONTEMPORANEA IN SALA OPERATORIA almeno DI UN CHIRURGO GENERALE, DI UN GINECOLOGO E DI UN NEUROCHIRURGO, TUTTI di mia scelta o da me approvati e se necessario provenienti da DIFFERENTI STRUTTURE SANITARIE, non imposti dalla struttura sanitaria in cui mi farò operare!!! Come posso fare a pretendere questa collaborazione ad alto livello?
Grazie.
[#1]
Gent. Utente,
la prima cosa da fare è parlare a chiare lettere con il chirurgo che la opererà e porre a lui tutti i problemi ed i dubbi che ha scritto sopra.
Non esiste miglior medico di colui che l'ha già operata e sa cosa può essere successo.
Se lei non ha più fiducia di quella struttura sanitaria si rivolga altrove, è un suo diritto.
Sul mettere per scritto l'intervento anche questo è un suo diritto ma prima di tutto occorre che lei capisca cosa e come si vuole operare.
Sulla presenza in sala operatoria di vari specialisti temo che questo non sia molto probabile a meno che lei non si rechi in una struttura privata (non capisco perché vuole il neurochirurgo).
Buona giornata
la prima cosa da fare è parlare a chiare lettere con il chirurgo che la opererà e porre a lui tutti i problemi ed i dubbi che ha scritto sopra.
Non esiste miglior medico di colui che l'ha già operata e sa cosa può essere successo.
Se lei non ha più fiducia di quella struttura sanitaria si rivolga altrove, è un suo diritto.
Sul mettere per scritto l'intervento anche questo è un suo diritto ma prima di tutto occorre che lei capisca cosa e come si vuole operare.
Sulla presenza in sala operatoria di vari specialisti temo che questo non sia molto probabile a meno che lei non si rechi in una struttura privata (non capisco perché vuole il neurochirurgo).
Buona giornata
Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
in TEORIA i suoi suggerimenti dovrebbero tutti funzionare, ma nella pratica no. Se faccio domande vengo guardata come una troglodita incapace di comprendere (anche se le domande sono pertinenti e dette in linguaggio comprensibile!).
La prova sta anche nel fatto che SE SOLO mi avessero ascoltato in precedenza, invece di aspettare MANIFESTAZIONI VISIVE, la diagnosi corretta sarebbe arrivata prima. I sintomi li conosce il paziente, NON il medico. Quando descrivo un sintomo, anche come stato anomalo rispetto ai segnali che normalmente mi invia il mio corpo, significa che IL MIO CORPO sta dicendo "Ehi, guarda che qua c'è qualcosa che non va!" ... ma i medici hanno sempre buttato via i sintomi descritti dicendo "Impossibile!" oppure "Esagerata, sei una lamentona!" non considerando il fatto che uno i sintomi non li dice per LAMENTARSI ma per FORNIRE INDIZI, per dire DOVE E' il problema e che segnali interni manda.
In realtà il medico che mi ha spedito dal chirurgo per il primo intervento non ha solo commesso l'errore di non ascoltare ME, ma ha anche commesso il GRAVE errore di scartare e NON scriversi persino le manifestazioni visbili e dei dati medici rilevanti.
Ora la mia preoccupazione è: come faccio a trovare un chirurgo disposto a valutare seriamente la mia situazione e a correggere errori altrui? Proprio oggi ho avuto conferma che i chirurghi hanno il terrore di metter le mani su chi ha un quadro un po' anomalo e soprattutto MISTRATTATO da un altro. (Il chirurgo che mi ha operato probabilmente è anche tecnicamente bravo, ma ha operato sulla base di una diagnosi sballata, lontana dalla realtà, si è fidato ciecamente del medico che mi aveva in cura e che NON aveva effettuato esami)
Non riesco nemmeno ad avere degli scritti, della serie: dici che il referto istologico è fallace? Abbi il fegato di metterlo nero su bianco! Ma ad una richiesta simile c'è il rifiuto .. dimostrazione che dire che l'istologico è errato è solo una scusa per non prednere in carico il mio caso!
COME FACCIO A FARMI CURARE? Dov'è finito il giuramento di Ippocrate?
E che non mi si dica che certi chirurghi son stressati perchè han paura delle denunce: NESSUNO LI OBBLIGA A FARE I CHIRURGHI! Se hanno problemi con questo mestiere che cambino lavoro SUBITO invece di scaricare le loro debolezze mentali sui pazienti!!!
Che tirino fuori gli attributi o che mollino il mestiere!
Hanno anche il coraggio di dirmi che non trattandosi di un tumore o una malattia immediatamente mortale non c'è fretta o addirittura devo tenermi la situazione com'è ... ma la situazione, oltre che invalidante, NON è così sicura per la mia salute e se si aspetta ancora e ancora, quello che mesi fa era un problema banale, diventerà molto molto serio ... e solo io ne pagherò le conseguenze!
Che bello sfogarsi!
Ma resto malata!
Ripeto i quesiti veri e propri: come faccio a farmi curare? come faccio a convincere o obbligare i medici ad avere un DIALOGO con me? Non si dice sempre in tv che il medico DEVE ascoltare il paziente? Perchè nella realtà non avviene? E le assicuro che io non sparo sintomi alla cavolo! Fino ad ora ad ogni sintomo da me descritto e dai medici buttato via, è corrisposta in seguito una manifestazione visibile REALE (da esami, durante l'intervento e durante successive visite). Ma finchè non arriva la manifestazione visibile non mi ascoltano, e successivamente mi dicono che NON NE HO MAI PARLATO!!! ... E le mie condizioni continuano a peggiorare!
Che manifestazione visibile aspettano per decidersi a curarmi?
Già intervenendo ora potrei avere conseguenze permanenti. Se aspettano ancora le conseguenze permanenti aumenteranno ... e io che me ne farò di un risarcimento allora? Io VOGLIO RIAVERE LA MIA SALUTE ADESSO, prima che sia troppo tardi, prima di dover imparare a convivere con varie ed eventuali conseguenze!
Grazie.
in TEORIA i suoi suggerimenti dovrebbero tutti funzionare, ma nella pratica no. Se faccio domande vengo guardata come una troglodita incapace di comprendere (anche se le domande sono pertinenti e dette in linguaggio comprensibile!).
La prova sta anche nel fatto che SE SOLO mi avessero ascoltato in precedenza, invece di aspettare MANIFESTAZIONI VISIVE, la diagnosi corretta sarebbe arrivata prima. I sintomi li conosce il paziente, NON il medico. Quando descrivo un sintomo, anche come stato anomalo rispetto ai segnali che normalmente mi invia il mio corpo, significa che IL MIO CORPO sta dicendo "Ehi, guarda che qua c'è qualcosa che non va!" ... ma i medici hanno sempre buttato via i sintomi descritti dicendo "Impossibile!" oppure "Esagerata, sei una lamentona!" non considerando il fatto che uno i sintomi non li dice per LAMENTARSI ma per FORNIRE INDIZI, per dire DOVE E' il problema e che segnali interni manda.
In realtà il medico che mi ha spedito dal chirurgo per il primo intervento non ha solo commesso l'errore di non ascoltare ME, ma ha anche commesso il GRAVE errore di scartare e NON scriversi persino le manifestazioni visbili e dei dati medici rilevanti.
Ora la mia preoccupazione è: come faccio a trovare un chirurgo disposto a valutare seriamente la mia situazione e a correggere errori altrui? Proprio oggi ho avuto conferma che i chirurghi hanno il terrore di metter le mani su chi ha un quadro un po' anomalo e soprattutto MISTRATTATO da un altro. (Il chirurgo che mi ha operato probabilmente è anche tecnicamente bravo, ma ha operato sulla base di una diagnosi sballata, lontana dalla realtà, si è fidato ciecamente del medico che mi aveva in cura e che NON aveva effettuato esami)
Non riesco nemmeno ad avere degli scritti, della serie: dici che il referto istologico è fallace? Abbi il fegato di metterlo nero su bianco! Ma ad una richiesta simile c'è il rifiuto .. dimostrazione che dire che l'istologico è errato è solo una scusa per non prednere in carico il mio caso!
COME FACCIO A FARMI CURARE? Dov'è finito il giuramento di Ippocrate?
E che non mi si dica che certi chirurghi son stressati perchè han paura delle denunce: NESSUNO LI OBBLIGA A FARE I CHIRURGHI! Se hanno problemi con questo mestiere che cambino lavoro SUBITO invece di scaricare le loro debolezze mentali sui pazienti!!!
Che tirino fuori gli attributi o che mollino il mestiere!
Hanno anche il coraggio di dirmi che non trattandosi di un tumore o una malattia immediatamente mortale non c'è fretta o addirittura devo tenermi la situazione com'è ... ma la situazione, oltre che invalidante, NON è così sicura per la mia salute e se si aspetta ancora e ancora, quello che mesi fa era un problema banale, diventerà molto molto serio ... e solo io ne pagherò le conseguenze!
Che bello sfogarsi!
Ma resto malata!
Ripeto i quesiti veri e propri: come faccio a farmi curare? come faccio a convincere o obbligare i medici ad avere un DIALOGO con me? Non si dice sempre in tv che il medico DEVE ascoltare il paziente? Perchè nella realtà non avviene? E le assicuro che io non sparo sintomi alla cavolo! Fino ad ora ad ogni sintomo da me descritto e dai medici buttato via, è corrisposta in seguito una manifestazione visibile REALE (da esami, durante l'intervento e durante successive visite). Ma finchè non arriva la manifestazione visibile non mi ascoltano, e successivamente mi dicono che NON NE HO MAI PARLATO!!! ... E le mie condizioni continuano a peggiorare!
Che manifestazione visibile aspettano per decidersi a curarmi?
Già intervenendo ora potrei avere conseguenze permanenti. Se aspettano ancora le conseguenze permanenti aumenteranno ... e io che me ne farò di un risarcimento allora? Io VOGLIO RIAVERE LA MIA SALUTE ADESSO, prima che sia troppo tardi, prima di dover imparare a convivere con varie ed eventuali conseguenze!
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.6k visite dal 13/03/2011.
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