Radicolopatia postincidente
Buongiorno.
Mio padre, 55 anni sempre ottima salute.
Luglio 2010, la sera, incidente: lui in motorino fermo ad una rotonda, rigido perchè in fase di ripartenza, una macchina da dietro lo tampona posteriormente e centralmente. Al momento mio padre non avverte il colpo, e si reca in pronto soccorso il mattino dopo appena sveglio.
Diagnosi di colpo di frusta, cervicalgie, lombalgie. A voce il medico del pronto soccorso consiglia il collarino che terrà per circa un mese.
Mio papà ha sintomatologia sia dolorosa che vertiginosa.
Esegue su consiglio dell'ortopedico fisioterapia con tecnica tecar e massoterapia senza beneficio e cortisone.
Allora esegue risonanze magnetiche (la prima semplice, la seconda con mezzo di contrasto) risultato vertebre protrudenti; il dolore e la sintomatologia vertiginosa non passa e mio papà si trova impossibilitato ad utilizzare l'arto superiore sinistro. Altri cicli di fisioterapia con terapia con cortisone (ancora nessun beneficio).
Si decide per una visita neurologica con elettromiografia che evidenzia un danno medio-grave alle radici in c5 e c7. Relazione del neurologo:radicolopatia con impossibilità all'utilizzo dell'arto (massimo carichi non superiori ai 2-3 kg) e conseguente impossibilità a continuare l'attività lavorativa (mio padre ambulante autonomo senza dipendenti con grossa parte di attività di carico e scarico).
Il medico legale dopo una visita sommaria (non legge i referti degli esami e dice che la relazione del neurologo non dà una spiegazione) dice che per lui è solo un colpo di frusta e che è necessaria una valutazione psicologica.
A questo punto io le chiedo:
1)com'è possibile asserire al semplice colpo di frusta (massimo 3punti non di più) con mio papà che ha riportato un danno REALE e DOCUMENTATO dai referti dell'elettromiografia e dalla visita del neurologo?e soprattutto con l'impossibilità ad utilizzare l'arto con prima e a dover smettere l'attività lavorativa?
2)dopo 7 mesi di dolore continuo (con aumento durante lo sforzo e durante la notte) il dolore non è da considerarsi cronico?
3)le sembra che il medico legale (da sottolinerare, di parte e specialista) abbia svolto correttamente il lavoro?!Le sembra una valutazione adeguata?!
4)Come potrebbe all'incirca essere valutato questo tipo di danno?
Cordiali saluti
M.
Mio padre, 55 anni sempre ottima salute.
Luglio 2010, la sera, incidente: lui in motorino fermo ad una rotonda, rigido perchè in fase di ripartenza, una macchina da dietro lo tampona posteriormente e centralmente. Al momento mio padre non avverte il colpo, e si reca in pronto soccorso il mattino dopo appena sveglio.
Diagnosi di colpo di frusta, cervicalgie, lombalgie. A voce il medico del pronto soccorso consiglia il collarino che terrà per circa un mese.
Mio papà ha sintomatologia sia dolorosa che vertiginosa.
Esegue su consiglio dell'ortopedico fisioterapia con tecnica tecar e massoterapia senza beneficio e cortisone.
Allora esegue risonanze magnetiche (la prima semplice, la seconda con mezzo di contrasto) risultato vertebre protrudenti; il dolore e la sintomatologia vertiginosa non passa e mio papà si trova impossibilitato ad utilizzare l'arto superiore sinistro. Altri cicli di fisioterapia con terapia con cortisone (ancora nessun beneficio).
Si decide per una visita neurologica con elettromiografia che evidenzia un danno medio-grave alle radici in c5 e c7. Relazione del neurologo:radicolopatia con impossibilità all'utilizzo dell'arto (massimo carichi non superiori ai 2-3 kg) e conseguente impossibilità a continuare l'attività lavorativa (mio padre ambulante autonomo senza dipendenti con grossa parte di attività di carico e scarico).
Il medico legale dopo una visita sommaria (non legge i referti degli esami e dice che la relazione del neurologo non dà una spiegazione) dice che per lui è solo un colpo di frusta e che è necessaria una valutazione psicologica.
A questo punto io le chiedo:
1)com'è possibile asserire al semplice colpo di frusta (massimo 3punti non di più) con mio papà che ha riportato un danno REALE e DOCUMENTATO dai referti dell'elettromiografia e dalla visita del neurologo?e soprattutto con l'impossibilità ad utilizzare l'arto con prima e a dover smettere l'attività lavorativa?
2)dopo 7 mesi di dolore continuo (con aumento durante lo sforzo e durante la notte) il dolore non è da considerarsi cronico?
3)le sembra che il medico legale (da sottolinerare, di parte e specialista) abbia svolto correttamente il lavoro?!Le sembra una valutazione adeguata?!
4)Come potrebbe all'incirca essere valutato questo tipo di danno?
Cordiali saluti
M.
[#1]
Gentile Signora,
prima di tutto bisogna capire
- se la discopatia C5 -> C7 sia o no preesistente al trauma,
- se il trauma abbia o no provocato un aggravamento di tale discopatia provocando una accentuazione delle protrusioni discali
- o più semplicemente se il trauma abbia soltanto slatentizzato una sintomatologia dolorosa e parestesica tutta addebitale alla preesistente patologia artrosico-degenerativa
Vanno, quindi, analizzate a fondo gli accertamenti effettuati (radiografie, tac e/o risonanza magnetica).
L'elettromiografia dice solo se vi è una sofferenza radicolare dovuta a discopatia o a osteofiti che eventualmente comprimano le radici spinali del rachide cervicale, ma non che automaticamente ciò sia stato provocato dal trauma.
Se la discopatia fosse preesistente e se il trauma l'avesse solo slatentizzata dal punto di vista sintomatologico, la valutazione da lei indicata sarebbe coerente.
Cordiali saluti.
prima di tutto bisogna capire
- se la discopatia C5 -> C7 sia o no preesistente al trauma,
- se il trauma abbia o no provocato un aggravamento di tale discopatia provocando una accentuazione delle protrusioni discali
- o più semplicemente se il trauma abbia soltanto slatentizzato una sintomatologia dolorosa e parestesica tutta addebitale alla preesistente patologia artrosico-degenerativa
Vanno, quindi, analizzate a fondo gli accertamenti effettuati (radiografie, tac e/o risonanza magnetica).
L'elettromiografia dice solo se vi è una sofferenza radicolare dovuta a discopatia o a osteofiti che eventualmente comprimano le radici spinali del rachide cervicale, ma non che automaticamente ciò sia stato provocato dal trauma.
Se la discopatia fosse preesistente e se il trauma l'avesse solo slatentizzata dal punto di vista sintomatologico, la valutazione da lei indicata sarebbe coerente.
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
Ma come si fa a capire se la protrusione discale era presente o meno prima del truma?
Prima di luglio mio papà ha sempre goduto di ottima salute e non ha mai fatto accertamenti a riguardo, nè tantomeno ha mai avuto problemi all'arto in questione o algie o sintomatologie.
Supponendo che la protrusione fosse esistente, ma alla luce di quanto accaduto, la mia domanda è se abbiamo diritto ad un risarcimento.
Con questa frase "Se la discopatia fosse preesistente e se il trauma l'avesse solo slatentizzata dal punto di vista sintomatologico, la valutazione da lei indicata sarebbe coerente." lei intende dire che la valutazione del medico legale del semplice colpo di frusta è coerente? Nonostante il dolore cronico, la riduzione della funzione dell'arto e della perdita del lavoro?
Grazie, saluti
Ma come si fa a capire se la protrusione discale era presente o meno prima del truma?
Prima di luglio mio papà ha sempre goduto di ottima salute e non ha mai fatto accertamenti a riguardo, nè tantomeno ha mai avuto problemi all'arto in questione o algie o sintomatologie.
Supponendo che la protrusione fosse esistente, ma alla luce di quanto accaduto, la mia domanda è se abbiamo diritto ad un risarcimento.
Con questa frase "Se la discopatia fosse preesistente e se il trauma l'avesse solo slatentizzata dal punto di vista sintomatologico, la valutazione da lei indicata sarebbe coerente." lei intende dire che la valutazione del medico legale del semplice colpo di frusta è coerente? Nonostante il dolore cronico, la riduzione della funzione dell'arto e della perdita del lavoro?
Grazie, saluti
[#3]
è possibile capire se la protrusione discale sia preesistente o no al trauma esaminando le sue caratteristiche iconografiche alla risonanza magnetica e/o alla tac, se sono coesistenti alterazioni artrosiche e quant'altro,
solitamente quando le discopatie sono multiple sono preesistenti
dovrebbe fare esaminare gli esami ad un bravo radiologo esperto in traumatologia medico-legale
in ogni caso si consulti con il suo medico-legale
solitamente quando le discopatie sono multiple sono preesistenti
dovrebbe fare esaminare gli esami ad un bravo radiologo esperto in traumatologia medico-legale
in ogni caso si consulti con il suo medico-legale
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 17/02/2011.
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