La compagnia assicuratrice non vuole liquidare l'invalidità inail

Buona sera egregi dott.ri,
il mio è un infortunio sul lavoro accaduto il 29 dicembre 2009, dove accuso frattura della caviglia Sx.
Dopo aver eseguito l’iter previsto dall’INAIL;
tra cui svariate visite mediche compreso il controllo radiologico, mi è stata definita e accertata nel dicembre 2010 una I.P. pari all’11%.
Secondo tabelle INAIL 1124 d.p.r. 06/1965
Mi è stato poi assicurato dall’INAIL che le successive modifiche al suddetto d.p.r. hanno come variazione unica, solamente il coefficiente di calcolo, mentre il punteggio accertato non varia.
Dalla mia parte ho pure una polizza privata (Zurich Fortuna) dove di seguito cito alcuni passaggi (e gli unici per rilevanza riguardanti il mio caso) presenti sul contratto;
Caso di invalidità permanente
“…L’indenizzo viene calcolato applicando unicamente la Tabella INAIL del D.P.R. 30.06.1965 n°1124, con esclusione di qualsiasi successiva modifica della stessa.”
In caso di sinistro Obblighi
“..L’Assicurato, i suoi familiari od aventi diritto devono acconsentire alla visita di medici della Compagnia ed a qualsiasi indagine che questa ritenga necessaria, sciogliendo a tal fine dal segreto professionale i medici che hanno visitato e curato l’Assicurato stesso;”

Alla fine il medico della compagnia mi ha visitato solamente a ottobre 2010 riconoscendomi una I.P. pari al 7%
A questo punto la compagnia non vuole riconoscermi il punteggio accertato dall’INAIL ma vuole liquidare secondo quanto accertato dal loro medico.
Non accettando ovviamente l’offerta della compagnia, vi chiedo un vostro parere;
se sia il caso di aprire una controversia legale ove chiedo che venga rispettato il contratto e riconosciuto l’accertamento INAIL che già di per sé è considerato super partes , oppure quella di avviare una contesa ricorrendo ad un Collegio Arbitrale, composto da tre medici, nominati uno per parte e il terzo di comune accordo.
Grazie per la gentile collaborazione.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,
in primo luogo devo esprimerLe la mia perplessità circa la valutazione dei postumi dell'infortunio lavorativo da parte dell'INAIL sulla base delle Tabelle del DPR 1124/65, atteso che l'infortunio in questione si è verificato nel 2009, cioè dopo l'entrata in vigore del D.M. 12 luglio 2000, secondo il quale la valutazione delle menomazioni riportate in infortunio lavorativo viene effettuata non più sulla "perdita di attitudine al lavoro" (ovvero riduzione della capacità lavorativa generica), bensì sul "danno biologico" (ovvero danno alla salute). Ne deriva che le valutazioni attuali INAIL sono adottate secondo il più recente D.M., e non sul vecchio D.P.R., per cui dovrebbe accertarsi a quale scala sia riferita la percentuale dell' 11% che Lei ha citato.
In secondo luogo, è bene che Lei sappia che l'arbitrato, in genere previsto dalla polizza di Assicurazione privata in caso di disaccordo fra le parti, è una procedura onerosa per Lei, e non scevra da rischi per il fine atteso, per cui va attentamente valutata la possibilità di ottenere l'indennizzo mediante trattativa col liquidatore dell'Assicurazione.
Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]