Diritto pensione, assegno invalidità accompagnamento
a mio padre che soffre di depressione, 65 anni compiuti lo scorso settembre è stata diagnosticata nel la malattia di bechet. da allora ha l'esenzione tiket.negli anni successivi gli è stato trovato anche un aneurisma cerebrale che non è stato possibile eliminare con angiografia. dallo scorso dicembre è affetto anche da sindrome mielodisplasica a tipo leucemia mielomonocitica cronica in fase accelerata.operato anche una neoformazione sottomandibolare istologicamente riferibile a processo immunoploriferativo ad elementi t linfonodi. riesce a camminare (dolori permettendo) per pochi metri,pesa 58 kg per un metro e 73 di altezza. l'alimentazione è scarsa ed integrata con integratori alimentari passati dall'usl. gli vengono effettuati prelievi a domicilio.assume 19 pastiglie al giorno di farmaci vari più per i dolori(che non sono comunque controllati) fentanil 100 cerotti brufen 600 per 3 e gabapentin 300 per tre volte al giorno.lo tengono in piedi questi farmaci. da 5 anni è pensionato(prende circa 600 euro al mese) ma mi chiedo se alla luce della situazione ha diritto ha qualcosa per la sua malattia. mia mamma che lavorava saltuariamente è costretta a stare a casa con lui ma non ha la patente e anche io da ormai due anni non lavoro per star dietro giorno e notte a impegnative infermiere domiciliari ricoveri programmati o improvvisi visite controlli ed accertamenti... (gli eventuali permessi della 104 non mi basterebbero!!!)
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Il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento avviene per due motivazioni:
1) incapacità a deambulare autonomamente
2) incapacità ad attendere alle quotidiane occupazioni del vive senza l'aiuto di terze persone.
Nel vostro caso, pur essendo al limite, non mi pare ricorrano appieno tali presussposti. Consiglio comunque di presentare la domanda, che non costa nulla, producendo magari certificazioni degli specialisti che più seguono suo padre atte a dimostrare eventuali tali situazioni.
Saluti
1) incapacità a deambulare autonomamente
2) incapacità ad attendere alle quotidiane occupazioni del vive senza l'aiuto di terze persone.
Nel vostro caso, pur essendo al limite, non mi pare ricorrano appieno tali presussposti. Consiglio comunque di presentare la domanda, che non costa nulla, producendo magari certificazioni degli specialisti che più seguono suo padre atte a dimostrare eventuali tali situazioni.
Saluti
Dr. Alessandro vallebona
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 17/01/2011.
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