Intervento malriuscito

Salve,
il mio argomento è piuttosto delicato e quindi vi chiedo un aiuto per conoscere l'eventuale iter legale prima di fare causa ad un chirurgo.
Sono un ragazzo di 25 anni e 6 anni fa mi sono operato per una recurvatio congenita al pene.
Prima dell'operazione il chirurgo mi aveva detto che dopo l'intervento avrei avuto delle suture non riassorbibili che creavano dei piccoli nodi sotto la pelle che SI SENTIVANO AL TATTO MA NON SI SAREBBERO VISTI.
Dopo la visita e controlli di routine mi sono sottoposto all'intervento presso una clinica privata: al risveglio la prima cosa che ho notato è che mi era stata effettuata una circoincisione (di cui non ero stato avvisato) e la cosa mi fece un po' innervorsire, ho chiesto spiegazioni al medico (che la giustificò come necessaria) ma alla fine non tornai più sulla questione (quello che mi interessava era la riuscita dell'intervento).
Dopo circa un anno e mezzo tornai dal chirurgo per fare una visita di controllo visto che le suture mi provocavano dolore in determinate condizioni (anche non durante il rapporto sessuale) e visto che una sutura era visibilissima e creava una sorta di spina sotto la pelle: quindi lui mi rassicurò sul dolore e per quanto riguardava la sutura visibile mi disse che "la plastica si doveva ancora integrare" (...dopo un anno e mezzo?).

Oggi a sei anni dall'intervento mi sono rivolto ad un secondo chirurgo che alla vista delle suture ha esordito con "io non voglio incolpare nessuno ma il materiale è vecchio, ormai non si usa più per eseguire queste operazioni" e che era proprio questo materiale (a causa della sua rigidità e scarsa flessibilità) a provocare dolore; inoltre il medico ha notato che il lembo di pelle mi è stato ricucito in torsione e che sul lembo ci sono delle chiazze e piccole aree scure (che prima non c'erano)...
Il risultato è che adesso devo sottopormi ad un secondo intervento per rimuovere il materiale vecchio e sostituirlo con uno più flessibile (seta o gore-tex) e per ottenere una migliore resa estetica.

Adesso vi chiedo dopo 6 anni posso fare causa al primo chirurgo?
Oltre al fatto che i punti erano visibilissimi (infatti questa cosa mi inibiva un po' durante i rapporti sessuali a volte rinunciandoci), il materiale che ha usato era obsoleto, e a causa di questo materiale ho dolore. Inoltre il lembo è stato riattaccato male e ci sono anche delle macchie nere sulla pelle e sul glande (e dalla faccia che ha fatto il secondo chirurgo ho intuito che non dovevano esserci), e infine non aveva neanche avvisato della circoincisione "necessaria".
Visto i soldi che ho speso per il primo intervento sono molto adirato per la pessima riuscita dell'intervento.

Però per una questione di privacy sono un po' restio a rivolgermi ad un avvocato perchè non sò come verrebbe trattata la cosa e quante persone verrebbero coinvolte (visto l'argomento delicato ci ripenserei se la questione dovesse essere esposta a molte persone).

Vi ringrazio per il tempo dedicatomi.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Gentile Signore,

è possibile fare una richiesta di risarcimento entro 10 anni da quando è successo il fatto o da quando si è venuti a conoscenza di avere subito un danno per colpa medica.

Se le hanno fatto una circoncisione senza averla informata prima, il consenso informato è carente; perciò, questo sarebbe un primo elemento a suo favore.

Quanto ad un eventuale parere sulla correttezza o meno dell'intervento che le è stato eseguito, non è possibile in un consulto online esprimere un parere, perché bisognerebbe prima esaminare tutta la documentazione clinica e visitarla di persona.

L'ideale sarebbe che si faccia chiarezza sulla sua attuale situazione, prima che un successivo intervento chirurgico elimini eventuali difetti conseguenti al primo intervento.

Vuole sapere quante persone verrebbero coinvolte se decidesse di agire per una richiesta di risarcimento?
Dovrebbe per prima cosa rivolgersi ad un medico-legale, il quale assai probabilmente si avvarrebbe della consulenza di un chirurgo andrologo di sua fiducia (a meno che lei non abbia già un parere scritto di un suo andrologo).
Dopodiché, se vi fossero elementi di colpa, sarebbe necessario rivolgersi ad un avvocato.
Quindi, dovrebbe essere sottoposto a visita da parte di un medico-legale della compagnia assicurativa del medico in questione.
Nel caso che il tentativo di transazione extragiudiziale fosse negativo, il suo avvocato potrebbe chiedere al Tribunale una ATP, che è una consulenza tecnica preventiva, fatta da un medico nominato dal Giudice; a tale ATP parteciperebbe sia il suo medico-legale che il medico-legale della compagnia assicurativa.

Colpa medica o Malasanita?
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/239-colpa-medica-o-malasanita.html

Cordiali saluti

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it