Piede torto congenito e legge 104
Buongiorno, mio figlio di 11 mesi è nato con una grave forma di piede torto congenito equino varo e supinato sx. Ha portato costantemente fino a 20 giorni fa il gessetto, a novembre scorsco è stato operato, ora porta tutore e scarpe ortopediche. Ad agosto abbiamo fatto domanda per la 104, ad ottobre la risposta ci dice che nostro figlio rientra nel comma 1 dell'art 3.
Vorrei sapere se il piede torto rinetra in tale comma o può rientrare nel comma 3 come è successo ad altri bimbi con lo stesso problema del nostro bibmo conosciuti in ospedale
Grazie
Vorrei sapere se il piede torto rinetra in tale comma o può rientrare nel comma 3 come è successo ad altri bimbi con lo stesso problema del nostro bibmo conosciuti in ospedale
Grazie
[#1]
Gentile Signora,
la differenza tra comma 1 e comma 3 dell'articolo 3 L. 104/92 non sta nella patologia (in questo caso, piede torto), ma nella connotazione di gravità della patologia relativamente ai suoi requisiti medico-sociali;
in poche parole, riguardo agli effettivi impedimenti nella deambulazione, alla necessità di aiuto e assistenza alla persona più o meno continuo, alla necessità di continui e serrati controlli medici e diagnostici, alla necessità di terapie di un certo spessore e comportanti frequenti trasferimenti e disagi nella vita personale e familiare.
invalidità civile
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
http://www.medico-legale.it/invalidita'_civile.html
http://www.medico-legale.it/handicap_legge_104.html
Corfiali saluti.
la differenza tra comma 1 e comma 3 dell'articolo 3 L. 104/92 non sta nella patologia (in questo caso, piede torto), ma nella connotazione di gravità della patologia relativamente ai suoi requisiti medico-sociali;
in poche parole, riguardo agli effettivi impedimenti nella deambulazione, alla necessità di aiuto e assistenza alla persona più o meno continuo, alla necessità di continui e serrati controlli medici e diagnostici, alla necessità di terapie di un certo spessore e comportanti frequenti trasferimenti e disagi nella vita personale e familiare.
invalidità civile
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
http://www.medico-legale.it/invalidita'_civile.html
http://www.medico-legale.it/handicap_legge_104.html
Corfiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
A mio parere avrebbe dovuto portare in commissione invalidi oltre alla certificazione con la diagnosi anche una certificazione fisiatrica con indicazione del programma riabilitativo da effettuare o chirurgica se previsto un eventuale intervento.La commissione avrebbe avuto maggiori elementi per valutare l'eventuale handicap grave.
Se invece non ha in programma riabilitazione o interventi, allora il giudizio è corretto.
Se invece non ha in programma riabilitazione o interventi, allora il giudizio è corretto.
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 20k visite dal 14/04/2010.
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