danni causati da infortunio o semplicemente malattia?
Salve, sono qui a chiedere un consulto riguardo al mio problema. Sono un operatore socio sanitario e nell'ottobre 2005 sono caduto accidentalmente sul lavoro battendo tasta e sacro. Oltre al naturale dolore dato dalla caduta non si sono verificati apparentemente altri danni, o meglio, non subito. Nel dicembre chiudo l'infortunio per subire un intervento chirurgico non pertinente con lo stesso infortunio. Dopo due mesi circa rientro al lavoro. Nel giugno del 2006 vengo ricoverato con diagnosi di globo vescicale, ritenzione acuta di urina e prostatite acuta. dopo varie terapie farmacologiche di farmaci per la prostata e antibiotici di ogni genere, nessun medico sa dirmi il vero motivo di tutto questo e nemmeno se si tratta di una malattia o una concausa da quella famosa caduta del 2005. ontinuo con accertamenti in varie strutture ospedaliere, in diverse regioni italiane. Dopo altri numerosi esami mi dicono che ormai ho una vescica neurologica ipoattiva e mi consigliano diverse terapie di cura ma tutte con esito negativo. Mi viene allora consigliato un impianto di neurostimolazione sacrale e con quest'ultimo comincio ad avere risposte positive. L'unco problema che si tratta di un impianto al quanto delicato, in quanto ogni volta che riento in servizio l'impianto si rompe ed è neccessario ulterire intervento chirurgico per sostituirlo. ( in tre anni 8 interventi9. ancor oggi nessuno sa dirmi se questo mio problema può essere dipeso dall'infotunio del 2005 o no. Come posso fare per far accertare questo e in caso chidere danno permanente causa infortunio? sto perdendo il lavoro a causa di ripetute assenze e nessuno sa darmi una mano su come posso muovermi. IN attesa di vostro riscontro, porgo cordiali saluti
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Gent. Utente,
dal suo racconto non sembra emergano rilievi importanti tra la caduta (non riferisce di fratture o di altre conseguenze neurologiche nell'immediato del fatto e nel prosieguo della malattia) e le successive patologie.
Buona giornata
dal suo racconto non sembra emergano rilievi importanti tra la caduta (non riferisce di fratture o di altre conseguenze neurologiche nell'immediato del fatto e nel prosieguo della malattia) e le successive patologie.
Buona giornata
Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni
[#2]
Utente
Intanto rispondo per ringraziarla della risposta da lei data. Volevo comunque chiarire che dalla caduta all'effettivo sintomo di ritenzione di urina sono passati circa otto mesi. Subito dopo la caduta e visto dal medico di guardia, al quale riferivo dolore al sacro che si estendeva alla gamba dx e forte dolore alla testa, visto che cadendo ho battuto anche quest'ultima, vengo inviato al pronto soccorso. mi vengono eseguiti solamente raggi zona lombosacrale ma senza evidenziare nulla. Io comunque continuo ad avere dolori e adavere minzioni prolungate e molto piu rare. Non ho subito fatto caso a questo, anche perche comunque urinavo lo stesso e attribuivo il tutto ai mio rilassanti che assumevo per diminuire la contrattura muscolare e antidolorifici. Mi hanno fatto anche eseguire un ciclo di tens non con evidenti risultati. Poi trascorsi due mesi chiudo l'infortunio per intervento in anestesia generale di ragadi anali. Anche qui un'altro campanello di alarme a cui non ho fatto caso. Pensando fosse causa dell'anestesia, non ho avuto stimolo ad urinare. dopo 15 ore mi viene posizionato il catetere vescicale e tolto alcune ore dopo. Da allora sempre difficolta nella minzione fino alla ritenzione cronica d'urina nel giugno 2006. Alcuni medici riferiscono che può essere causato dalla caduta visto che le minzioni hanno cominciato ad essere piu rare e prolungate e non ci sono state malattie a carico del sistema neurologco, tipo ictus ed ecc, ma che è diffcile stabilire con esatezza il tutto. Altri danno colpa anche all,anestesia dell'intervento alle ragadi. comunque a distanza di anni continuo ad avere dolori in zona lombosacrale e limitaziona nel movimento anche nelle semplici attività quotidiane. E' stata fatta anche una risonza magnetica che riferisce multiple protrusioni alle vertebre sia lombari che sacrali con evidente riduzione dello spazio intervertebrale. Nella zona sacrale anche della calcificazione vertebrale più evidente. Altre informazioni utili a capire il tutto non ho. Ringrazio ancora per un ulteriore risposta a questo mio quesito.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 08/03/2010.
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