La stessa struttura ospedaliera o clinica privata nel quale è avvennuta la morte verra
salve,
ho un dubbio che spero potete risolvermi!
In un decesso di un paziente in ospedale o clinica privata , nel quale viene richiesta l autopsia da parte o dei familiari o del medico necroscopico o medico legale, la stessa struttura ospedaliera o clinica privata nel quale è avvennuta la morte verra a conoscenza della richiesta dell autopsia o nn ne verra a conoscenza???
cio in riferimento ad un mio parente nel quale è stata richiesta
l autopsia ma la struttura ospedaliera nn è stata informata di cio!!!
grazie
aspetto vostre notizie
ho un dubbio che spero potete risolvermi!
In un decesso di un paziente in ospedale o clinica privata , nel quale viene richiesta l autopsia da parte o dei familiari o del medico necroscopico o medico legale, la stessa struttura ospedaliera o clinica privata nel quale è avvennuta la morte verra a conoscenza della richiesta dell autopsia o nn ne verra a conoscenza???
cio in riferimento ad un mio parente nel quale è stata richiesta
l autopsia ma la struttura ospedaliera nn è stata informata di cio!!!
grazie
aspetto vostre notizie
[#1]
Gentile Utente,
non capisco la domanda che pone.
Chi ha chiesto l'autopsia?
Dove si trovava la salma al momento della richiesta di autopsia?
non capisco la domanda che pone.
Chi ha chiesto l'autopsia?
Dove si trovava la salma al momento della richiesta di autopsia?
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#3]
Un'autopsia può essere diagnostica o giudiziaria.
La prima viene chiesta o dai medici del reparto presso cui è deceduto il paziente o dai parenti.
La seconda viene stabilita dal magistrato a seguito di un esposto.
In entrambi i casi, mi pare ovvio che il reparto presso cui è deceduto il paziente resti informato della richiesta, se la salma è ancora situata presso la struttura sanitaria.
Se la salma è già stata trasferita altrove, non è detto che la struttura sanitaria ne sia informata; a meno che non si tratti di un'autopsia giudiziaria; in tal caso i medici contro i quali è stato fatto l'esposto sono avvisati mediante un avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica.
La prima viene chiesta o dai medici del reparto presso cui è deceduto il paziente o dai parenti.
La seconda viene stabilita dal magistrato a seguito di un esposto.
In entrambi i casi, mi pare ovvio che il reparto presso cui è deceduto il paziente resti informato della richiesta, se la salma è ancora situata presso la struttura sanitaria.
Se la salma è già stata trasferita altrove, non è detto che la struttura sanitaria ne sia informata; a meno che non si tratti di un'autopsia giudiziaria; in tal caso i medici contro i quali è stato fatto l'esposto sono avvisati mediante un avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica.
[#4]
Ex utente
ok..grazie della risposta...anche se la situazione è un po piu complicata...un altra domanda......
siccome la salma doveva essere cremata..è normale che il medico necroscopico abbia tolto il pacemaker nella camera mortuale della clinica????se fosse stata richiesta un autopsia il pacemaker veniva ugualmente rimosso?o in quel caso si aspettava e si eseguiva prima l autopsia???
grazie
siccome la salma doveva essere cremata..è normale che il medico necroscopico abbia tolto il pacemaker nella camera mortuale della clinica????se fosse stata richiesta un autopsia il pacemaker veniva ugualmente rimosso?o in quel caso si aspettava e si eseguiva prima l autopsia???
grazie
[#5]
In ogni caso la salma non va alterata prima delle 24 ore dal decesso.
Dipende dal tipo di autopsia, se giudiziaria o se diagnostica.
Nel caso di autopsia giudiziaria, la salma resta a disposizione dell'Autorità e solo il perito d'ufficio nominato dal magistrato è autorizzato ad intervenire.
Bisogna solo vedere, però, quando è stata richiesta l'autopsia, se giudiziaria, e quando la salma è stata messa sotto la disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Nel caso di autopsia diagnostica, non vi sono problemi, sempre rimanendo il fatto che la salma non va alterata se non sono trascorse le 24 ore dal decesso.
Dipende dal tipo di autopsia, se giudiziaria o se diagnostica.
Nel caso di autopsia giudiziaria, la salma resta a disposizione dell'Autorità e solo il perito d'ufficio nominato dal magistrato è autorizzato ad intervenire.
Bisogna solo vedere, però, quando è stata richiesta l'autopsia, se giudiziaria, e quando la salma è stata messa sotto la disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Nel caso di autopsia diagnostica, non vi sono problemi, sempre rimanendo il fatto che la salma non va alterata se non sono trascorse le 24 ore dal decesso.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.7k visite dal 11/12/2009.
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