Richiesta aggravamento
Gentilissimi Medici
mio papà, 84 anni, diabetico, cardiopatico, vasculopatico a causa di una patologia oncologica avanzata e metastatizzata da mesi accusa astenia sempre più ingravescente. Vive solo e poco più di un mese fa avevamo richiesto visita medica legale per aggravamento. La visita è stata eseguita circa 3 settimane fa, è stata concessa la 104,di cui abbiamo un certificato provvisorio rilasciato dalla medicina legale locale in attesa di quello ufficiale, questo per per poter usufruire già da subito dei gg di permesso dal lavoro per accompagnarlo alle varie visite.
Non è stato accolta la domanda di accompagnamento in quanto era ancora, seppur con difficoltà, autosufficiente. Avevamo fatto presente che questa astenia aumentava giorno dopo giorno e data la grave patologia oncologica la situazione sarebbe crollata in breve tempo verso la non autosufficienza.
La risposta è stata che la vatutazione viene fatta sulle condizioni attuali alla visita e qualora si fosse presentata suddetta condizione avremmo dovuto richiedere un ulteriore aggravamento.
A distanza appunto di 3 settimane dalla visita abbiamo lo abbiamo ospitato a casa nostra (mia e di mio marito)su sua esplicita richiesta in quanto si è reso conto di non farcela più a vivere solo. Ora mio papà è autosufficiente nell'alimentarsi, non nel cucinare e neppure apparecchiare il tavolo; deve essere accompagnato, seppur non esca più di casa, in quanto spesso è instabile nella deambulazione e a fatica raggiunge il bagno; gli si deve fare la barba e la doccia mentre riesce ancora lavarsi il viso da solo. Lo si deve aiutare a vestire e svestire in quanto sia per la marcata astenia sia per l'insorgenza di dispnea non riesce neppure più a togliersi il maglione o i pantaloni. Da una settimana è seguito dalle cure palliative a domicilio di cui anche i medici hanno constatato questo veloce declino progressivo per cui ci hanno suggerito di richiedere un ulteriore aggravamento e ci hanno consegnato un certificato da allegare alla richiesta fatta dal MMG.
Alla medicina Legale ci hanno risposto che non possiamo inoltrare domanda finchè non ci giunge la risposta ufficiale della visita eseguita 3 settimane fa e ci andranno un paio di mesi.
Viste le gravi condizioni di mio papà, siamo sicuri che tra due mesi purtroppo sarà già in un altro mondo mentre ora dobbiamo avvalerci di personale per l'assistenza che si somma a tutte le altre spese.
Visto che la lunga attesa è solo una questione burocratica e non una mancanza di presupposti per il rilascio dell'accompagnamento, vi chiedo se c'è qualche sistema per accelerare o per superare questa burocrazia.
Ringrazio per l'attenzione.
mio papà, 84 anni, diabetico, cardiopatico, vasculopatico a causa di una patologia oncologica avanzata e metastatizzata da mesi accusa astenia sempre più ingravescente. Vive solo e poco più di un mese fa avevamo richiesto visita medica legale per aggravamento. La visita è stata eseguita circa 3 settimane fa, è stata concessa la 104,di cui abbiamo un certificato provvisorio rilasciato dalla medicina legale locale in attesa di quello ufficiale, questo per per poter usufruire già da subito dei gg di permesso dal lavoro per accompagnarlo alle varie visite.
Non è stato accolta la domanda di accompagnamento in quanto era ancora, seppur con difficoltà, autosufficiente. Avevamo fatto presente che questa astenia aumentava giorno dopo giorno e data la grave patologia oncologica la situazione sarebbe crollata in breve tempo verso la non autosufficienza.
La risposta è stata che la vatutazione viene fatta sulle condizioni attuali alla visita e qualora si fosse presentata suddetta condizione avremmo dovuto richiedere un ulteriore aggravamento.
A distanza appunto di 3 settimane dalla visita abbiamo lo abbiamo ospitato a casa nostra (mia e di mio marito)su sua esplicita richiesta in quanto si è reso conto di non farcela più a vivere solo. Ora mio papà è autosufficiente nell'alimentarsi, non nel cucinare e neppure apparecchiare il tavolo; deve essere accompagnato, seppur non esca più di casa, in quanto spesso è instabile nella deambulazione e a fatica raggiunge il bagno; gli si deve fare la barba e la doccia mentre riesce ancora lavarsi il viso da solo. Lo si deve aiutare a vestire e svestire in quanto sia per la marcata astenia sia per l'insorgenza di dispnea non riesce neppure più a togliersi il maglione o i pantaloni. Da una settimana è seguito dalle cure palliative a domicilio di cui anche i medici hanno constatato questo veloce declino progressivo per cui ci hanno suggerito di richiedere un ulteriore aggravamento e ci hanno consegnato un certificato da allegare alla richiesta fatta dal MMG.
Alla medicina Legale ci hanno risposto che non possiamo inoltrare domanda finchè non ci giunge la risposta ufficiale della visita eseguita 3 settimane fa e ci andranno un paio di mesi.
Viste le gravi condizioni di mio papà, siamo sicuri che tra due mesi purtroppo sarà già in un altro mondo mentre ora dobbiamo avvalerci di personale per l'assistenza che si somma a tutte le altre spese.
Visto che la lunga attesa è solo una questione burocratica e non una mancanza di presupposti per il rilascio dell'accompagnamento, vi chiedo se c'è qualche sistema per accelerare o per superare questa burocrazia.
Ringrazio per l'attenzione.
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La domanda d'invalidità dovrebbe essere stata fatta ai sensi della legge 80 (urgenza oncologica) pertanto dovrebbe avere già il verbale provvisorio d'invalidità e di L. 104. Provi a telefonare al responsabile medico dell'INPS locale (ove la pratica si dovrebbe trovare) e chieda (considerando l'aggravamento)se è possibile una loro riconvocazione.
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 26/10/2009.
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