Infortunio a causa di collega
Buongiorno vi esponso il mio problema che si articola in 2 parti uno burcratico e uno legale.
Situazione ho subito un infortunio piuttosto serio che mi terrà allettato per un lungo periodo.
Il danno è stato causato da un collega in orario di lavoro nella sede della ditta dove lavoriamo.
il danno è stato conseguenza di un comportamento di questo collega il gesto è stato volontario ma senza l'intenzione di recare danno e il gesto non è correlato al nostro lavoro ma deliberata azione del collega.
problema burocratico:
la ditta ha aperto la procedura di infortunio.
il pronto soccorso ha compilato un reforto di danno conto terzi e non di infortunio.
quindi le 2 cose sono in contrasto che cosa posso fare?
problema giuridico:
il danno mi comporta 2 o 3 operazioni chirurgiche e una conseguente immobilità (2 gambe e 1 braccio) posso fare richiesta di risarcimento danni?
se si come devo muovermi?
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Situazione ho subito un infortunio piuttosto serio che mi terrà allettato per un lungo periodo.
Il danno è stato causato da un collega in orario di lavoro nella sede della ditta dove lavoriamo.
il danno è stato conseguenza di un comportamento di questo collega il gesto è stato volontario ma senza l'intenzione di recare danno e il gesto non è correlato al nostro lavoro ma deliberata azione del collega.
problema burocratico:
la ditta ha aperto la procedura di infortunio.
il pronto soccorso ha compilato un reforto di danno conto terzi e non di infortunio.
quindi le 2 cose sono in contrasto che cosa posso fare?
problema giuridico:
il danno mi comporta 2 o 3 operazioni chirurgiche e una conseguente immobilità (2 gambe e 1 braccio) posso fare richiesta di risarcimento danni?
se si come devo muovermi?
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
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Trattasi di un caso particolare, Le suggerisco in primo luogo di rivolgersi ad un avvocato con tutta la documetazione sanitaria ed amministrativa, successivamente alla stabilizzazione dei postumi dovrà rivolgersi ad un medico-legale per una perizia di parte per il riconoscimento del danno biologico, qualcuno dovrà risarcirla.
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
[#3]
![Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo attivo dal 2007 al 2010 Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo attivo dal 2007 al 2010](https://static.medicitalia.it/public/fototessere/miniature/dottore.webp)
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
assolutamente d'accordo ma le chiedo se lei abbia o meno dichiarato al P S che l'infortunio era avvenuto sul posto di lavoro. Il problema della colpa di terzi c' è ma non esclude che si tratti di infortunio INAIL che resta tale fino a prova contraria.
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Utente
Gentilissimo Funicello
il problema è che il PS non considera l'incidente infortunio in quanto causato da terzi in ambito non lavorativo e quindi per tanto non rientra nella casistica dell'infortunistica l'unica opzione rimasta per essere rimborsati dei danni e delle spese è quella delle vie legali con questo "terzo".
sempre sperando che la lunga assenza non generi problemi lavorativi..
il problema è che il PS non considera l'incidente infortunio in quanto causato da terzi in ambito non lavorativo e quindi per tanto non rientra nella casistica dell'infortunistica l'unica opzione rimasta per essere rimborsati dei danni e delle spese è quella delle vie legali con questo "terzo".
sempre sperando che la lunga assenza non generi problemi lavorativi..
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Utente
Gentilissimo Dott.Funicello,
La ditta ha comunque aperto la pratica di infortunio ma stando a quello che mi è stato riferito dall'inca,cisl e inail che quasi sicuramente l'infortunio verrà respinto.
per cercare di chiarire la contraddizione:
l'azione era volontaria (uno scherzo) ma era fatta senza l'intenzione di fare male ovviamente il terzo non aveva valutato le conseguenze della sua azione.
La ringrazio ancora per il tempo dedicato.
La ditta ha comunque aperto la pratica di infortunio ma stando a quello che mi è stato riferito dall'inca,cisl e inail che quasi sicuramente l'infortunio verrà respinto.
per cercare di chiarire la contraddizione:
l'azione era volontaria (uno scherzo) ma era fatta senza l'intenzione di fare male ovviamente il terzo non aveva valutato le conseguenze della sua azione.
La ringrazio ancora per il tempo dedicato.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 4.5k visite dal 19/10/2009.
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