Il contrasto escludeva la mav, ma era orientato

sono nato 11/11/1963, sono un sottufficiale della Polizia di Stato, con 27 anni di servizio, altri 4 anni e 4 mesi espletati prima di arruolarmi, gli stessi sono ricongiunti, quindi attualmente ho 31 anni contributivi.
Nel di luglio U.S. a causa di un incidente stradale dove ho picchiato la testa,( P.S. ero fuori servizio) in via precauzionale sono stato ricoverato presso il nosocomio di Olbia dove mi son state effettuate due TAC, dalle quali si evince che lo scrivente potrebbe avere una M.A.V. una malformazione congenita delle vene, i sintomi di questa malformazione sono, epilessia perdita di conoscenza, perdita di sensibilità degli arti e mal di testa frequenti, sintomi che non ho mai avuto.
Approfondisco il quadro clinico, e, vado da un neurochirurgo specialista in queste patologie, il quale, vista la mia documentazione, vista la TAC con il contrasto escludeva la MAV, ma era orientato su un angioma cavernoso meno pericoloso della MAV , ma in sostanza i sintomi erano di massima uguali, comunque per essere certi mi richiedeva una R.M. con contrasto.
Di tutto quello sopra narrato è a conoscenza il medico del corpo, il quale ovviamente non mi ha fatto abile al servizio, sino alla chiusura del quadro clinico; lo stesso mi dichiarava che con queste patologie congenite semmai fossero evidenziate sia dalla R.M., sia dal referto dello specialista sarei stato riformato:
La mia domanda è la seguente come potrei essere riformato a vostro parere, 1° Inabilità assoluta e permanente alle mansioni, 2° inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro, 3° inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa, o altro.
Vi chiedo inoltre con quali criteri pensionistici potrei essere collocato in pensione, inoltre se non dovessi accettare di passare nei ruoli civili o ad altro ente a cosa vado incontro?
Si ringrazia anticipatamente tutti quelli ch possono aiutarmi.
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 96
A mio parere potrebbe essere giudicato "inabile assolutamente e permanentemente alle mansioni" ed essere collocato nei ruoli civili come amministrativo, qualora non dovesse accettare penso che possa andare in pensione con gli anni maturati (provi a chiedere all'ufficio persolare della sua amministrazione).

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

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Utente
Utente
La ringrazio è stato molto preciso e cortese, io chiederò di andare in pensione, visto che ho fatto sepre servizio attivo teso ad aiutare il prossimo.
Proverò a chiedere all'Ufficio personale, ma volevo un parere di un esperto in materia come lei, mi auguro solo che la pensione sia dignitosa visto che son sposato e , ho a carico du figli.
La ringrazio cordialmente.
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Dr. Alessandro Vallebona Medico legale, Medico del lavoro 88 2
Concordo con il collega sulla possibilità di non idoneità alle mansioni, anche se dovrà essere valutato molto bene il quadro malformativo, in particolare le dimensioni ed i rischi di rottura sotto stress. Certamente quella prospettata è la via più plausibile vista l'attività professionale che lei svolge. Circa il trattamento pensionistico potrebbe non essere soddisfacente dal momento che ha "soltanto 31 anni di contributi. Però può darsi che in qualità di agente di polizia gli anni contributivi siano valutai differentemente di quanto capita ad esempio al sottoscritto (dipendente del SSN). Spero per lei. Le risposte come già dettole potrà averle dal suo ufficio personale. Saluti

Dr. Alessandro vallebona

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Utente
Utente
la ringrazio del suo interessamento, lei è stato molto gentile, comunque nel computo dei 31 anni contributivi non ho inserito i 5 anni di scivolo, i quali vanno riscattati,e, se non erro dovrebbero servire ai fini pensionistici.
Cordiali saluti