Invalidità per frattura al capitello radiale destro

Di recente mi sono fratturato il capitello radiale destro (braccio prevalente in quanto destrorso) cadendo dalla bicicletta mentre tornavo dal lavoro (infortunio in itinere). Si tratta di una frattura composta e ingranata.
Verso metà agosto, mi hanno rimosso il gesso, prescrivendomi degli esercizi attivi da fare a casa in autonomia.


Dall'ultima visita del fisiatra di 2 giorni fa, questa è il mio attuale stato (dopo aver fatto parecchi esercizi in autonomia): "Buona mobilità della spalla. Minimo deficit nella flessoestensione del gomito. Buona la pronosupinazione. Moderata ipostenia. Dolenzia all' avambraccio. ". Secondo il fisiatra, con qualche seduta di fisioterapia dovrei risolvere quasi completamente la situazione.


Da un punto di vista di invalidità permanente, la frattura al capitello radiale prevede una percentuale di invalidità permanente minima, anche con una buona ripresa funzionale dell'articolazione?
Se non sbaglio, l'INAL attribuisce fino a 4 punti, ma volevo capire se vi era un "livello minimo".
Ai fini INAIL poco importa essendo l'invalidità sotto i 6 punti di franchigia per eventuali risarcimenti, ma ho una polizza personale senza franchigia a tal riguardo e volevo capire se attivarmi aprendo un sinistro.


A disposizione per chiarimenti.


Grazie mille.
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Dr.ssa Annamaria Belmonte Medico legale 14 1
Buongiorno,
credo che ci sia un problema nel riconoscimento a monte dell'infortunio in itinere. Infatti l'infortunio in itinere non può essere ravvisato in caso d’incidente stradale subito dal
lavoratore che si sia spostato con il mezzo privato tra la propria abitazione e il luogo di
prestazione dell’attività lavorativa, ove l’uso di tale mezzo non rappresenti una necessità, in
assenza di soluzioni alternative, ma una libera scelta del lavoratore stesso.
[In senso conforme Cass. civ., 3 novembre 2011, n. 22759 (ord.)]

L’infortunio in itinere in bicicletta viene tutelato dall’INAIL solo quando l’uso del mezzo sia necessitato dalla lunghezza del percorso e dall’assenza di adeguati mezzi pubblici di trasporto, a meno che l’evento non si verifichi su piste ciclabili o su percorsi protetti.
L’impiego del mezzo di trasporto privato, allora, non viene considerato necessitato nel caso in cui, per la brevità della distanza da coprire, si possa effettuare il percorso a piedi senza disagi o quando il tragitto sia adeguatamente coperto da servizio pubblico di trasporto.
Pertanto, qualora l'uso della bicicletta sia stato autorizzato dall'azienda (per le ragioni che ho descritto sopra) e qualora esso sia stato utilizzato nell'ambito delle piste ciclabili cittadine, è probabile che possa essere riconosciuto come infortunio in itinere.

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Utente
Utente
Grazie Dottoressa. L’INAIL lo ha già riconosciuto come infortunio in itinere in quanto avvenuto su pista ciclabile.

In merito al punteggio minimo di invalidità per una frattura al capitello radiale mi sa dire qualcosa? Grazie.