Valutazione medico legale
Buonasera avrei bisogno di un parere per un quesito che ho se gentilmente potreste aiutarmi
Mio marito ha subito un infortunio in itinere, infortunio che è stato chiuso il 8 giugno nonostante mio marito non può ancora tornare a lavorare perché continua a fare fiso e kinetoterapia.
Comunque per Inail è guarito ma è rimasto con una menomazione del 16%
Siamo stati per fare la visita per avere la percentuale per l'assicurazione.
Il medico legale ci ha detto che la percentuale riconosciuta da Inail è inferiore a quella reale che lui ha valutato al 22%.
Lunedi andremo in Camera del lavoro per fare ricorso ad Inail.
Ci ha anche detto che, non c'entra nulla se noi procediamo con il ricorso, possiamo comunque andare avanti con la richiesta all'assicurazione per Danno differenziale soltanto che bisogna aspettare Inail che farà rivalsa ma comunque non ci vorrà tantissimo.
Invece il legale di mio marito ci dice che se abbiamo deciso di fare ricorso non possiamo procedere con la richiesta di danno differenziale perché se viene accolta e la menomazione cresce, cambia tutto, quindi bisogna aspettare la risposta del Inail.
Le mie domande sono:
- chi ha ragione?
Il medico legale o l'avvocato?
Inoltre il medico legale come percentuale invalidità li ha dato 22-23% nella relazione che dobbiamo presentare all'assicurazione.
-Ma è normale che abbia valutato come ha detto che doveva essere per Inail?
Infatti l'avvocato è rimasto al quanto perplesso perché ci ha detto che sì aspettava di più per avere margine di trattativa
-I GG di inabilità sono soltanto quelli del infortunio non anche se sei ancora in malattia?.
Dalla relazione sembra giusta la valutazione in percentuale sia per Inail che per assicurazione?
Riporto sotto la relazione del medico legale e chiedo gentilmente se un altro professionista mi può dare un parere
Mio marito ha subito un infortunio in itinere, infortunio che è stato chiuso il 8 giugno nonostante mio marito non può ancora tornare a lavorare perché continua a fare fiso e kinetoterapia.
Comunque per Inail è guarito ma è rimasto con una menomazione del 16%
Siamo stati per fare la visita per avere la percentuale per l'assicurazione.
Il medico legale ci ha detto che la percentuale riconosciuta da Inail è inferiore a quella reale che lui ha valutato al 22%.
Lunedi andremo in Camera del lavoro per fare ricorso ad Inail.
Ci ha anche detto che, non c'entra nulla se noi procediamo con il ricorso, possiamo comunque andare avanti con la richiesta all'assicurazione per Danno differenziale soltanto che bisogna aspettare Inail che farà rivalsa ma comunque non ci vorrà tantissimo.
Invece il legale di mio marito ci dice che se abbiamo deciso di fare ricorso non possiamo procedere con la richiesta di danno differenziale perché se viene accolta e la menomazione cresce, cambia tutto, quindi bisogna aspettare la risposta del Inail.
Le mie domande sono:
- chi ha ragione?
Il medico legale o l'avvocato?
Inoltre il medico legale come percentuale invalidità li ha dato 22-23% nella relazione che dobbiamo presentare all'assicurazione.
-Ma è normale che abbia valutato come ha detto che doveva essere per Inail?
Infatti l'avvocato è rimasto al quanto perplesso perché ci ha detto che sì aspettava di più per avere margine di trattativa
-I GG di inabilità sono soltanto quelli del infortunio non anche se sei ancora in malattia?.
Dalla relazione sembra giusta la valutazione in percentuale sia per Inail che per assicurazione?
Riporto sotto la relazione del medico legale e chiedo gentilmente se un altro professionista mi può dare un parere
[#1]
Spett.le Utente,
i criteri di valutazione del danno permanente sono differenti fra responsabilità civile ed INAIL, per cui la stessa menomazione può avere, nei due settori, valutazioni differenti.
A mio parere è corretta l'interpretazione dell'avvocato di Suo marito riguardo al ricorso.
Non concordo invece sul "gonfiare" il punteggio per poter trattare con l'Assicurazione.
I giorni di inabilità temporanea assoluta INAIL possono essere di numero inferiore ai giorni di malattia comune INPS, ed ai giorni di inabilità in RC, giusto perché i criteri sono differenti.
Circa l'ultima domanda, può leggere quanto riporto in calce alla firma del consulto.
Distinti Saluti.
i criteri di valutazione del danno permanente sono differenti fra responsabilità civile ed INAIL, per cui la stessa menomazione può avere, nei due settori, valutazioni differenti.
A mio parere è corretta l'interpretazione dell'avvocato di Suo marito riguardo al ricorso.
Non concordo invece sul "gonfiare" il punteggio per poter trattare con l'Assicurazione.
I giorni di inabilità temporanea assoluta INAIL possono essere di numero inferiore ai giorni di malattia comune INPS, ed ai giorni di inabilità in RC, giusto perché i criteri sono differenti.
Circa l'ultima domanda, può leggere quanto riporto in calce alla firma del consulto.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Dottore grazie mille!
Proprio perché la stessa menomazione ha due criteri diversi di valutazione tra Inail e RCA mi chiedo come mai ,il medico legale di parte nostra abbia valutato 22-23% quella che sarà la valutazione da presentare all'assicurazione ( che a questo punto visto che i medici legali delle associazioni valutano sempre molto meno) potrebbe diventare su 15-16% o anche meno
e ha detto che anche per Inail doveva essere 22% ( lui fa' parte della collegiale ed infatti ci ha chiesto se volevamo o meno fare ricorso)
L'avvocato proprio a questo proposito ha detto che si aspettava di più non per gonfiare
Se riesco riporto qui sotto la relazione fatta da lui perché un altro medico legale possa dirmi a occhio se per Inail potrebbe valere più di 16%
Proprio perché la stessa menomazione ha due criteri diversi di valutazione tra Inail e RCA mi chiedo come mai ,il medico legale di parte nostra abbia valutato 22-23% quella che sarà la valutazione da presentare all'assicurazione ( che a questo punto visto che i medici legali delle associazioni valutano sempre molto meno) potrebbe diventare su 15-16% o anche meno
e ha detto che anche per Inail doveva essere 22% ( lui fa' parte della collegiale ed infatti ci ha chiesto se volevamo o meno fare ricorso)
L'avvocato proprio a questo proposito ha detto che si aspettava di più non per gonfiare
Se riesco riporto qui sotto la relazione fatta da lui perché un altro medico legale possa dirmi a occhio se per Inail potrebbe valere più di 16%
[#3]
Utente
Tuttora l'interessato, in una anamnesi riferita negativa per patologie di natura traumatica, continua a lamentare grave limitazione funzionale della spalla destra con importante deficit di forza; toracalgia sinistra, artralgia all'emibacino di sinistra con Ipomobilità dell'anca. Dal punto di vista obiettivo, in un soggetto in buone condizioni generall e senza apparenti deficit neuropsichici, si riscontra a carico dell'arto superiore destro, in destrimane, atteggiamento in adduzione al tronco, asse conservato, trofismo ridotto con deficit di circonferenza maggiore di 1 cm al braccio e all'avanbraccio in arto dominante e mobilità completa del polso e della mano; la spalla è apparentemente centrata con ipotrofia della muscolatura del cingolo e mobile sia attivamente che passivamente fino a 90 in anteropulsione e a 60 in abduzione con extrarotazione appena accennata e retropulsione con mano all'anca; Il gomito è limitato in flessione per qualche grado per dolore rispetto al controlaterale; abbastanza valide la presa e la pinza, ma nettamente ipovalide le prove di mobilità controresistenza per la muscolatura del cingolo. Gli emitoraci sono simmetrici, normomobili e normoespansibili con dolore alla pressione digitale sull'arco anteriore della 7a ed Ba costa, senza deficit respiratori. Gil emibacini sono simmetrici con dolore alla digitopressione in corrispondenza della lleo pubica di sinistra; la mobilità dell'anca è completa ma dolorosa soprattutto nella abduzione e nella extrarotazione. La deambulazione rientra nel fisiologico, mentre l'accosciamento determina dolore a livello dell'emibacino e dell'anca di sinistra. Pertanto le conclusioni medico-legali dell'evento traumatico...nell'incidente ..Gennaio 2024 sono le seguenti: DIAGNOSI: frattura pluriframmentaria scomposta testa e collo omero destro, frattura 7a costa sinistra e frattura composta delle brache ileo ed ischio pubica sinistra. PROGNOSI: inabilità temporanea totale: gg. 7 (sette) Invalidità temporanea parziale al 75%: gg. 30 (trenta) invalidità temporanea parziale al 50%: gg. 70 (settanta) Invalidità temporanea parziale al 25%: gg. 40 (quaranta) Inabilità lavorativa INAIL: gg. 143 (centoquarantatré) Residua gravissima limitazione funzionale della spalla destra con deficit flessorio del gomito e con ipotrofia ed ipoergia dell'arto anche nella presa e nella pinza; residua toracalgia post-fratturativa a sinistra e residua artralgia enibacino sinistro ed anca sinistra con lieve deficit motorio. Tall postumi incidono sulla integrità psico-fisica della persona (cosiddetto danno blologico) nella misura del 22-23% (ventidue-ventitré percento), con riduzione della capacit lavorativa specifica di operalo termoidraulico superiore ad 1\3 della totale e con riduzione della capacità reddituale da dimostrarsi in reale. Le suddette menomazioni incidono altresi negativamente in maniera importante sul rapporti dinamico-relazionali personali e sulle attività del tempo libero.
[#4]
Gentile Signora,
in Medicina Legale non si procede "ad occhio".
Distinti Saluti.
in Medicina Legale non si procede "ad occhio".
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 539 visite dal 25/07/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.