Assegno ordinario di invalidità

Buongiorno,

Sono quarantanovenne e disabile con IC al 75%, affetto da cecità monoculare e depressione maggiore ricorrente, disturbo di personalità misto schizoide/borderline/ossessivo compulsivo, affetto da crisi d'ansia e aspetti fobici.

Ho il terrore di guidare, difatti non ho un mezzo proprio; questa è la mia principale limitazione e nella relazione della mia psichiatra è classificata come "fobia".
Forse, pensavo, questo aspetto andrebbe approfondito?

Ho recentemente avuto un peggioramento della mia depressione e ad oggi assumo al giorno 40 mg di Paroxetina, 25 mg di Largactil e 200 mg di Quetiapina.

Lavoro come impiegato e vorrei capire se sussistono gli estremi per accedere all'assegno ordinario di invalidità per le mie patologie. So infatti che l'Invalidità ordinaria è ben diversa da quella civile e fa riferimento all'attività lavorativa che il soggetto svolge al momento della domanda.

Contributivamente sono in regola con la normativa che prevede tre anni di contributi nel quinquennio precedente alla domanda e il mio reddito annuale lordo è di 20000 Euro, quindi dovrebbe essere compatibile con l'assegno.


Chiedo cortesemente un parere.


Grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.8k 232 26
Spett.le Utente,

il beneficio economico dell'assegno ordinario di invalidità (ex L.222/84, art.1) richiede, oltre ai requisiti contributivi, che il lavoratore assicurato sia riconosciuto "invalido" con il seguente profilo: "riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle sue attitudini a meno di un terzo", per infermità sia fisiche che psichiche.
E' questo il punto principale del Suo caso: la definizione delle mansioni impiegatizie, che Lei svolge attualmente, e di quelle alternative che le Sue attitudini Le consentirebbero eventualmente di svolgere (anche definite "skill").
Una volta effettuato tale inquadramento, la valutazione finale si effettua stimando il grado di menomazione che tali infermità comportano sul totale della Sua capacità lavorativa, che deve essere ridotta a meno di un terzo della originale.
Un banale esempio teorico: se nel Suo profilo lavorativo è previsto il disbrigo di 100 pratiche alla settimana, per essere considerato "invalido" con le infermità da cui è affetto non dovrebbe riuscire a concludere più di 32 pratiche settimanali.

I presupposti sanitari per presentare l'istanza, a mio parere, ci sono; poi per ottenere il riconoscimento del beneficio Le suggerirei di presentare due certificazioni specialistiche, rilasciate da strutture pubbliche: una Oculistica, documentante il deficit visivo, ed una Psichiatrica più dettagliata, comprovante le infermità di carattere psichico da cui è affetto e le terapie in corso.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità.
[#3]
Utente
Utente
Ho ancora una domanda dottore, mi perdoni.
Quali sarebbe secondo lei l'aspetto da approfondire meglio nella relazione psichiatrica per la domanda?

il disturbo depressivo,
il disturbo borderline/ossessivo compulsivo
i tratti fobici (guida in primis).

La ringrazio.
[#4]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.8k 232 26
Spett.le Utente,

a mio parere dovrebbero essere approfonditi tutti e tre gli aspetti, mettendo in evidenza quelle che sono le limitazioni conseguenti nei confronti della Sua mansione.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#5]
Utente
Utente
Grazie