Art 21 legge 104 cardiopatia

Buonasera, mi è stata riconosciuta invalidità al 46% per una cardiopatia che ha insufficienza nyha classe 2.

Visto che rischio in futuro di essere trasferita a lavoro, mi chiedevo se fosse possibile far valere questo certificato.

L'art 21 della legge 104 si riferisce alla scelta della sede e alla precedenza nei trasferimenti per chi ha una invalidità grave oppure una minorazione tra quelle contenute nelle prime tre categorie della tabella A della legge 648/50.

Ho letto queste categorie, ma, quanto alle cardiopatie, indica generiche affezioni e non patologie specifiche, quindi non riesco a capire se ci rientro.

Per la qualità della mia vita sarebbe molto importante non allontanarmi troppo da casa.

Esiste una tabella di corrispondenza per capire a che corrispondono queste minorazioni?
oppure, a chi posso rivolgermi per vedere riconosciuto questo eventuale diritto?

Grazie mille, cordiali saluti.
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

Le malattie della TABELLA A annessa alla Legge 10 agosto 1950 N 648 sono:
PRIMA CATEGORIA
1. La perdita dei quattro arti, fino al limite della perdita totale delle due mani e dei due piedi
insieme.
2. La perdita dei tre arti, e quella totale delle due mani e di un piede insieme.
3. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi, che abbiano prodotto cecità bilaterale, assoluta e permanente.
4. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi con tale riduzione della acutezza visiva da permettere appena il conteggio delle dita alla distanza della visione ordinaria da vicino.
5. Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che ne abbiano prodotto cecità assoluta e
permanente, con l'acutezza visiva dell'altro ridotto tra 1/50 e 1/25 della normale. Vedansi
avvertenze alle tabelle A e B - c).
6. La perdita di ambo gli arti superiori, fino al limite della perdita totale delle due mani.
7. Tutte le alterazioni delle facoltà mentali (schizofrenia e sindromi schizofreniche, demenza
paralitica, demenze traumatiche, demenza epilettica, distimie gravi, ecc.), che rendano l'individuo
incapace a qualsiasi attività.
8. Le lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) con conseguenze gravi e
permanenti di grado tale da portare, o isolatamente o nel loro complesso, profondi ed irreparabili perturbamenti alle funzioni più necessarie alla vita organica e sociale.
9. La perdita di ambo gli arti inferiori (disarticolazione o amputazione delle cosce).
10. La perdita di due arti, superiore ed inferiore dello stesso lato (disarticolazione o amputazione del braccio e della coscia).
11. La perdita di un arto inferiore e di uno superiore non dello stesso lato (disarticolazione o
amputazione del braccio e della coscia).
12. La perdita totale di una mano e di due piedi.
13. La perdita totale di una mano e di un piede.
14. La perdita totale di tutte le dita delle due mani, ovvero la perdita totale dei due pollici e di altre sette o sei dita.
15. La perdita totale di un pollice e di altre otto dita delle mani.
16. La perdita totale delle cinque dita di una mano e delle prime due dell'altra mano.
17. La perdita totale di ambo i piedi.
18. Le cachessie ed il marasma dimostratisi ribelli a cura.
19. Le alterazioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare e tutte le altre infermità e le lesioni organiche e funzionali permanenti e gravi al punto da determinare una assoluta incapacità a proficuo lavoro.
20. Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari, e tutti gli altri esiti di lesioni gravi della faccia stessa e della bocca tali da determinare un grave ostacolo alla masticazione e alla
deglutizione e da costringere a speciale alimentazione con conseguente notevole deperimento
organico.
21. L'anchilosi temporo-mascellare permanente e completa.
22. Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del tronco, quando per sede e volume, o grado di evoluzione, determinano assoluta incapacità lavorativa o imminente pericolo di vita.
23. L'ano preternaturale.
24. La perdita totale anatomica di sei dita delle mani, compresi anche i pollici e gli indici, o la
perdita totale anatomica di otto dita delle mani, compreso o non uno dei pollici.
25. La disarticolazione di un'anca e l'anchilosi completa della stessa, se unita a grave alterazione
funzionale del ginocchio corrispondente.
26. L'amputazione di una coscia o gamba con moncone residuo tale da non permettere in modo
assoluto e permanente l'applicazione dell'apparecchio protesico.
27. Sordità bilaterale organica assoluta e permanente, quando si accompagni alla perdita o disturbi gravi e permanenti della favella.
SECONDA CATEGORIA
1. Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi, tali da ridurre l'acutezza visiva
binoculare fra 1/50 ed 1/25 della normale.
2. La sordità bilaterale organica assoluta e permanente (Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - d).
3. Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e tutti gli altri esiti di lesioni gravi della
faccia stessa e della bocca tali da ostacolare la masticazione, la deglutizione o la favella, oppure da apportare notevoli deformità, nonostante la protesi.
4. L'anchilosi temporo-mascellare incompleta, ma grave e permanente con notevole ostacolo alla
masticazione.
5. Le lesioni gravi e permanenti dell'apparecchio respiratorio, o di altri apparecchi e sistemi
organici, determinate dall'azione di gas o di vapori comunque nocivi.
6. Tutte le altre lesioni od affezioni organiche della laringe, della trachea e dei polmoni, che
arrechino grave e permanente dissesto alla funzione respiratoria.
7. Le gravi malattie del cuore con sintomi palesi di scompenso, e le gravi e permanenti affezioni del pericardio, quando per la loro gravità non siano da ascriversi al numero 19 della prima categoria.
8. Le affezioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare accertate clinicamente, o
radiologicamente o batteriologicamente, o con tutti i convenienti mezzi scientifici, che per la loro
gravità non siano tali da doversi ascrivere alla prima categoria (Vedansi avvertenze alle tabelle A e B - e).
9. Le lesioni od affezioni del tubo gastroenterico e delle glandole annesse con grave e permanente deperimento della costituzione.
10. Le lesioni ed affezioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale), che abbiano
prodotto afasia od altre conseguenze gravi e permanenti, ma non tali da raggiungere il grado
specificato ai nn. 7 e 8 della prima categoria.
11. L'immobilità del capo in completa flessione od estensione da causa inamovibile, oppure la
rigidità totale e permanente, o l'incurvamento notevole permanente della colonna vertebrale.
12. Le paralisi permanenti, sia di origine centrale, che periferiche, interessanti i muscoli o gruppi
muscolari, che presiedono a funzioni essenziali della vita, e che per i caratteri e la durata, si
giudicano inguaribili.
13. Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi deltronco e del collo, quando per la loro gravità non
debbano ascriversi al n. 22 della prima categoria.
14. Le lesioni ed affezioni gravi e permanenti degli organi emopoietici.
15. Le lesioni ed affezioni gravi e permanenti dell'apparecchio genito-urinario.
16. La evirazione (perdita completa del pene e dei testicoli).
17. La incontinenza delle feci grave e permanente, da lesione organica, la fistola rettovescicale, la
fistola uretrale posteriore e le fistole epatica, pancreatica, splenica, gastrica ed intestinale ribelli ad ogni cura.
18. L'artrite cronica che, per la molteplicità e l'importanza delle articolazioni colpite, abbia
menomato gravemente la funzione di due o più arti.
19. La perdita del braccio o avambraccio destro sopra il terzo inferiore. (Vedansi avvertenze alle
tabelle A e B b).
20. La perdita totale delle cinque dita della mano destra e di due delle ultime quattro dita della mano sinistra. (Vedansi avvertenze alle tabelle A e B b).
21. La perdita di una coscia a qualunque altezza.
22. L'anchilosi completa dell'anca o quella in flessione del ginocchio.
23. L'amputazione medio-tarsica, o la sotto-astragalica, dei due piedi.
TERZA CATEGORIA.
1. Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che abbiano prodotta cecità assoluta e
permanente con l'acutezza visiva dell'altro ridotta da meno di 1/25 a 1/12 della normale.
2. Le vertigini labirintiche gravi e permanenti. (Vedansi avvertenze alle tabelle A e B d).
3. La perdita della lingua o le lesioni gravi e permanenti di essa, tali da ostacolare notevolmente la favella e la deglutizione.
4. La perdita o i disturbi gravi e permanenti della favella.
5. La perdita del braccio o dell'avambraccio sinistro (disarticolazione od amputazione sopra il terzo inferiore dell'uno o dell'altro).
6. La perdita totale della mano destra, o la perdita totale delle dita di essa.
7. La perdita totale di cinque dita, fra le due mani, compresi ambo i pollici.
8. La perdita totale delle cinque dita della mano sinistra, insieme con quella di due delle ultime
quattro dita della mano destra.
9. La perdita totale del pollice e dell'indice delle due mani.
10. La perdita totale di un pollice insieme con quella di un indice e di altre quattro dita fra le due
mani con integrità dell'altro pollice.
11. La perdita totale di ambo gli indici e di altre cinque dita fra le due mani, che non siano i pollici.
12. La perdita di una gamba sopra il terzo inferiore.
13. La perdita totale o quasi del pene.
14. La perdita di ambo i testicoli.
15. L'anchilosi totale della spalla destra in posizione viziata e non parallela all'asse del corpo.

Mi spiace deludere le Sue aspettative, ma l'infermità che Le è stata diagnosticata non rientra nelle prime tre categorie della tabella A sopra riportata, né può essere considerata "invalidità grave", fortunatamente per Lei.

Distinti Saluti.


P.S. Ma è la stessa persona che ha inviato un consulto il 17-12-2023?

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie per la sua pronta risposta. Avevo letto queste patologie della tabella. Mi sembrava ci fosse una corrispondenza con la numero 7 seconda categoria, perché ho dei sintomi di affaticamento.

No, non sono io la persona che ha fatto una richiesta simile nel 2023.

Grazie, saluti.
[#3]
Utente
Utente
Mi scusi, sì ho ricontrollato. Ho inviato una richiesta a dicembre, ma non aveva ad oggetto l'invalidità. Le posso chiedere perché mi ha posto questa domanda?
La ringrazio
[#4]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

Tabella A , 2a Cat., voce 7: "gravi malattie del cuore con sintomi palesi di scompenso"-

Classe II NYHA: Scompenso cardiaco lieve. L’attività fisica moderata (come salire due rampe di scale o salire alcuni gradini portando una cesta di biancheria) provoca dispnea o affaticamento.

Sono due condizioni cliniche differenti-



*Le ho posto la domanda perché la condizione patologica descritta in data 17-12-2023, che risulta nel Suo profilo, mi sembra ben differente da quella riportata nel Suo quesito più recente.

Disitnit Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

[#5]
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio per i chiarimenti.
Sinceramente non noto differenze in quanto la condizione descritta in quel consulto è la stessa che ha portato a questo certificato di invalidità.
Cmq ho successivamente fatto nuove visite ed accertamenti, quindi elementi in più.

Grazie, buona serata
[#6]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

La differenza è fra:
scompenso cardiaco lieve - gravi malattie del cuore con sintomi PALESI di scompenso;

ed è una differenza ben evidente.

Ma si sa, come "l'occhio del padrone ingrassa il cavallo", in questo caso aggrava l'invalidità.

per quanto mi riguarda, Le ho risposto a sufficienza, se poi non vuol capire, padronissima.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]