Consulto generale
è possibile trovare un medico che studi la mia situazione, tutto quello che mi è successo, tramite le mie cartelle cliniche che ne sono in possesso, e che mi scriva (una volta accertato che ci sia stato un errore di un'altro medico....)due righe dove appunto mi certifica dell'errore dell'ospedale o del medico che sia, grazie
[#2]
Utente
questo è a grandi linee la situazione, secondo lei faccio bene a rivolgermi ad un medico legale? il mio avv. mi dice che per avere certezza di un errore serve uno scritto di un medico
la mia ragazza ha partorito con cesareo il 28/06/08, il 13/07/08 ha avuto la varicella, è stata portata il giorno 23/07/08 ore 6.30 al pronto soccorso per gonfiore e dolori alla gamba, alle ore 11 han fatto un ecodoppler, trombosi alla gamba sx, il 25/07/08 tac con mezzo di contrasto, embolia polmonare e alla gamba dx, trattata con infusione continua di eparina fino a lunedi 28/07/08, oggi 01/08/08 è ancora ricoverata con dolori alla gamba sx e si è gonfiata ulteriormente, è tutto normale? è il caso di farla trasferire in un centro specializzato? adesso è ad Adria (ROVIGO), GRAZIE
Risponde dal 2006 il medico
Dr. Bianchi
Specializzato in:
Biochimica clinica
Allergologia e immunologia
Esercita a:
STRADELLA (PV)
Il parto rilascia fosfolipidi placentari che aumentano la coagulabilita' del sangue, poi accentuata da stati infettivi. In soggetti magari predisposti geneticamente o costretti alla stazione eretta, a lunghe immobilita 'ecc., si verifica l'evento tormbotico. L'embolia polmonare e' secondaria alla trombosi periferica della gamba.
Si interviene con scoagulazione endovena con eparina e intanto si avvia una terapia anticoagulante orale che deve portare l' INR a un target di 2,5- 3. SOlo quando l' INR e' buono si sospende l'eparina e si mantiene la terapia orale. La terapia va mantenuta almeno sei mesi, poi si sospende e si rivaluta.
Se in pochi gg. c'e' stata veramente recidiva (verranno fatte le opportune indagini, ecodoppler in primis) e' possibile che la trombofilia sia maggiore del previsto o che la terapia standard si sia rivelata insufficiente in relazione allo stato della paziente. Non e' tanto questione di essere dotati di farmaci e strumenti particolari quanto di stare vigili, non tutti i pazienti reagiscono allo stesso modo e la coagulazione passa spesso da situazioni "latenti e tendenziali" a "eventi acuti" nel giro di poche ore.
Quindi la pz. va controllata spesso e rimessa sotto eparina ev al primo sospetto.
Replica dell'
Utente 76327
Dr. Bianchi la ringrazio, dopo circa 1 anno dall'accaduto la gamba sx è ancora più gonfia della dx, cmq da esami si è accertato che il soggetto non era geneticamente predisposto, quindi a questo punto mi sorge spontanea una domanda: secondo lei, c'è qualche responsabilità rilevante del reparto maternità in quanto ha dimesso una paziente dopo un parto cesareo senza prescrivere nulla?
il fatto chiaro di aver contratto la varicella all'interno dell'ospedale stesso,(pediatria-maternità assieme) può essere oggetto di responsabilità?
come scritto nel post sopra, con orari e date, secondo lei si poteva agire più rapidamente ed evitare quindi l'embolia?
Grazie mille
la mia ragazza ha partorito con cesareo il 28/06/08, il 13/07/08 ha avuto la varicella, è stata portata il giorno 23/07/08 ore 6.30 al pronto soccorso per gonfiore e dolori alla gamba, alle ore 11 han fatto un ecodoppler, trombosi alla gamba sx, il 25/07/08 tac con mezzo di contrasto, embolia polmonare e alla gamba dx, trattata con infusione continua di eparina fino a lunedi 28/07/08, oggi 01/08/08 è ancora ricoverata con dolori alla gamba sx e si è gonfiata ulteriormente, è tutto normale? è il caso di farla trasferire in un centro specializzato? adesso è ad Adria (ROVIGO), GRAZIE
Risponde dal 2006 il medico
Dr. Bianchi
Specializzato in:
Biochimica clinica
Allergologia e immunologia
Esercita a:
STRADELLA (PV)
Il parto rilascia fosfolipidi placentari che aumentano la coagulabilita' del sangue, poi accentuata da stati infettivi. In soggetti magari predisposti geneticamente o costretti alla stazione eretta, a lunghe immobilita 'ecc., si verifica l'evento tormbotico. L'embolia polmonare e' secondaria alla trombosi periferica della gamba.
Si interviene con scoagulazione endovena con eparina e intanto si avvia una terapia anticoagulante orale che deve portare l' INR a un target di 2,5- 3. SOlo quando l' INR e' buono si sospende l'eparina e si mantiene la terapia orale. La terapia va mantenuta almeno sei mesi, poi si sospende e si rivaluta.
Se in pochi gg. c'e' stata veramente recidiva (verranno fatte le opportune indagini, ecodoppler in primis) e' possibile che la trombofilia sia maggiore del previsto o che la terapia standard si sia rivelata insufficiente in relazione allo stato della paziente. Non e' tanto questione di essere dotati di farmaci e strumenti particolari quanto di stare vigili, non tutti i pazienti reagiscono allo stesso modo e la coagulazione passa spesso da situazioni "latenti e tendenziali" a "eventi acuti" nel giro di poche ore.
Quindi la pz. va controllata spesso e rimessa sotto eparina ev al primo sospetto.
Replica dell'
Utente 76327
Dr. Bianchi la ringrazio, dopo circa 1 anno dall'accaduto la gamba sx è ancora più gonfia della dx, cmq da esami si è accertato che il soggetto non era geneticamente predisposto, quindi a questo punto mi sorge spontanea una domanda: secondo lei, c'è qualche responsabilità rilevante del reparto maternità in quanto ha dimesso una paziente dopo un parto cesareo senza prescrivere nulla?
il fatto chiaro di aver contratto la varicella all'interno dell'ospedale stesso,(pediatria-maternità assieme) può essere oggetto di responsabilità?
come scritto nel post sopra, con orari e date, secondo lei si poteva agire più rapidamente ed evitare quindi l'embolia?
Grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 28/08/2009.
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