Febbricola e linfonodi reattivi
Buongiorno Dottori,
Sono una ragazza di 22 anni e da 20 giorni presento febbricola che va dal 37 al 37.5, che mi porta solo tanta stanchezza e debolezza; appena faccio un minimo sforzo mi gira la testa, sento vampate di calore e ho bisogno di sedermi. Pertanto, ho effettuato delle analisi del sangue: emocromo, ves, proteina c reattiva, alanina aminotrasferasi e gammaglutamiltrasferasi tutto nella norma. Cytomegalovirus igm ed ebv vca igm negativi (le igg, invece, erano positive perché le ho avute in passato). Elettroforesi delle sieroproteine tutto nella norma ad eccezione delle beta che risultano essere 8,5 con valori di riferimento 10,00-15,00. Il medico di base mi ha poi prescritto un’ecografia tiroidea da cui è risultato: tiroide in sede di dimensioni nei limiti della norma (diametro alla base lobo destro millimetri 11,73; lobo sinistro millimetri 10,35; istmo millimetri 2,49). Ecostruttura parenchimale omogenea. Non evidenza di alterazioni focali apprezzabili dalla metodica. Trachea in asse. Linfonodo di tipo reattivo della regione antero laterale sinistra del collo di 14, 61 mm di diametro e dell’angolo mandibolare di sinistra di 14,08 mm. Presenza di due linfonodi di tipo reattivo della loggia paratiroidea di sinistra di 8, 83 e 7,91 mm di diametro. Non significative linfoadenomegalie della regione latero cervicale bilateralmente. Ghiandole salivari sottomandibolari e parotidi regolari per dimensioni, morfologia ed ecostruttura.
Non presento nè mal di gola, nè mal di denti. Non ho alcun dolore o fastidio se non stanchezza e debolezza con conseguente mal di testa.
Non si riesce a capire come mai questa febbretta ancora non vada via e il motivo dei linfonodi ingrossati a sinistra. Il medico di base mi ha liquidata dicendomi che potrebbe essere dovuto al caldo.
Vorrei risolvere la situazione perché questa debolezza è davvero fastidiosa e ne sta risentendo anche il mio studio. Cosa ne pensate? Nel frattempo ho prenotato una visita da un otorinolaringoiatra, non sapevamo a chi rivolgerci e intanto abbiamo preso questo appuntamento.
Sono una ragazza di 22 anni e da 20 giorni presento febbricola che va dal 37 al 37.5, che mi porta solo tanta stanchezza e debolezza; appena faccio un minimo sforzo mi gira la testa, sento vampate di calore e ho bisogno di sedermi. Pertanto, ho effettuato delle analisi del sangue: emocromo, ves, proteina c reattiva, alanina aminotrasferasi e gammaglutamiltrasferasi tutto nella norma. Cytomegalovirus igm ed ebv vca igm negativi (le igg, invece, erano positive perché le ho avute in passato). Elettroforesi delle sieroproteine tutto nella norma ad eccezione delle beta che risultano essere 8,5 con valori di riferimento 10,00-15,00. Il medico di base mi ha poi prescritto un’ecografia tiroidea da cui è risultato: tiroide in sede di dimensioni nei limiti della norma (diametro alla base lobo destro millimetri 11,73; lobo sinistro millimetri 10,35; istmo millimetri 2,49). Ecostruttura parenchimale omogenea. Non evidenza di alterazioni focali apprezzabili dalla metodica. Trachea in asse. Linfonodo di tipo reattivo della regione antero laterale sinistra del collo di 14, 61 mm di diametro e dell’angolo mandibolare di sinistra di 14,08 mm. Presenza di due linfonodi di tipo reattivo della loggia paratiroidea di sinistra di 8, 83 e 7,91 mm di diametro. Non significative linfoadenomegalie della regione latero cervicale bilateralmente. Ghiandole salivari sottomandibolari e parotidi regolari per dimensioni, morfologia ed ecostruttura.
Non presento nè mal di gola, nè mal di denti. Non ho alcun dolore o fastidio se non stanchezza e debolezza con conseguente mal di testa.
Non si riesce a capire come mai questa febbretta ancora non vada via e il motivo dei linfonodi ingrossati a sinistra. Il medico di base mi ha liquidata dicendomi che potrebbe essere dovuto al caldo.
Vorrei risolvere la situazione perché questa debolezza è davvero fastidiosa e ne sta risentendo anche il mio studio. Cosa ne pensate? Nel frattempo ho prenotato una visita da un otorinolaringoiatra, non sapevamo a chi rivolgerci e intanto abbiamo preso questo appuntamento.
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Medico internista, Reumatologo
Gentilissima, l'astenia è uno dei sintomi di più difficile inquadramento con cui il clinico si possa confrontare, essendo la diagnosi differenziale molto ampia e complessa. Sicuramente non è saggio esprimersi senza avere la possibilità di visitare il paziente. Tuttavia, per restare in tema con gli accertamenti già effettuati, potrebbe essere utile dosare gli ormoni tiroidei se non l'avesse ancora fatto. L'ecografia ci dà importanti informazioni morfologiche ma non dice nulla sul corretto funzionamento della ghiandola.
Cordiali saluti
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 10/07/2019.
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