Dormire il giorno e stare svegli la notte
Salve, apro questo consulto per porre delle domande per quanto riguarda gli effetti collaterali che si possono avere stando svegli di notte e dormendo di giorno.
Io sono una persona che ha sempre avuto l'abitudine di fare gli orari notturni, perché le giornate in questo modo mi sembravano più lunghe (anche se in realtà non è vero) e anche perché mi pareva più rilassante e in certi casi riesco a concentrarmi meglio del giorno.
E' già da tempo che vado a dormire alle 6 del mattino (il Sabato anche alle 7) e mi sveglio o alle 13:30 o alle 14:10, solitamente.
Quindi a questo punto vi chiedo:
1) Quali sono gli effetti collaterali a cui posso andare in contro a lungo andare? Tipo, malattie di vario tipo, anche morte precoce perché una persona mi ha detto che "se stai sveglio di notte invecchi prima, anche la pelle non ne giova". Dicono tutti quanti che fa male, ma io non ci credo, perché alla fine dormo quelle 7-8 ore come tutti quanti e durante il giorno non ho alcun sintomo particolare, a parte il fatto di avere un pochino di sonnolenza, ma poca, come tutti alla fine.
2) E' vero che stando svegli di notte e mangiando qualcosa di notte fa ingrassare? Io per esempio prima delle 6 del mattino mi viene fame e ho sempre voglia di mangiarmi qualcosa. Delle volte mi mangio il pane, altre volte ho mangiato anche la mozzarella e altre volte ancora 2 bicchieri di latte con biscotti. Poi dopo 30 minuti vado a dormire, mi risveglio, ma il peso rimane sempre lo stesso, anzi, delle volte diminuisce pure. Quindi, è vero che mangiare di notte fa ingrassare, tipo mangiando prima di 30 minuti perché il metabolismo si abbassa visto che è a riposo e dormo, quindi non può bruciare tutto, oppure no? Anche a me questo pare strano, perché ho sempre pensato che l'aumento di peso sia dovuto al fatto di assumere più calorie del nostro fabbisogno calorico giornaliero, e che il metabolismo lavori anche se si è a riposo, che lavori sufficientemente da bruciare quelle calorie che ho assunto in quell'arco di tempo. Poi può darsi che sia giovane e che ancora non subisca tale effetto collaterale perché ho un metabolismo efficiente.
Ad ogni modo, visto che credo che manterrò questo stile di vita, è importante che riceva una risposta esauriente per quanto riguarda questi quesiti. Se andrò in contro a questi 2 effetti collaterali sopraccitati (quindi malattie di vario tipo o aumento di peso), allora cercherò di modificare la mia abitudine sonno-veglia in modo da poterne giovare in futuro.
Grazie per le vostre delucidazioni.
Io sono una persona che ha sempre avuto l'abitudine di fare gli orari notturni, perché le giornate in questo modo mi sembravano più lunghe (anche se in realtà non è vero) e anche perché mi pareva più rilassante e in certi casi riesco a concentrarmi meglio del giorno.
E' già da tempo che vado a dormire alle 6 del mattino (il Sabato anche alle 7) e mi sveglio o alle 13:30 o alle 14:10, solitamente.
Quindi a questo punto vi chiedo:
1) Quali sono gli effetti collaterali a cui posso andare in contro a lungo andare? Tipo, malattie di vario tipo, anche morte precoce perché una persona mi ha detto che "se stai sveglio di notte invecchi prima, anche la pelle non ne giova". Dicono tutti quanti che fa male, ma io non ci credo, perché alla fine dormo quelle 7-8 ore come tutti quanti e durante il giorno non ho alcun sintomo particolare, a parte il fatto di avere un pochino di sonnolenza, ma poca, come tutti alla fine.
2) E' vero che stando svegli di notte e mangiando qualcosa di notte fa ingrassare? Io per esempio prima delle 6 del mattino mi viene fame e ho sempre voglia di mangiarmi qualcosa. Delle volte mi mangio il pane, altre volte ho mangiato anche la mozzarella e altre volte ancora 2 bicchieri di latte con biscotti. Poi dopo 30 minuti vado a dormire, mi risveglio, ma il peso rimane sempre lo stesso, anzi, delle volte diminuisce pure. Quindi, è vero che mangiare di notte fa ingrassare, tipo mangiando prima di 30 minuti perché il metabolismo si abbassa visto che è a riposo e dormo, quindi non può bruciare tutto, oppure no? Anche a me questo pare strano, perché ho sempre pensato che l'aumento di peso sia dovuto al fatto di assumere più calorie del nostro fabbisogno calorico giornaliero, e che il metabolismo lavori anche se si è a riposo, che lavori sufficientemente da bruciare quelle calorie che ho assunto in quell'arco di tempo. Poi può darsi che sia giovane e che ancora non subisca tale effetto collaterale perché ho un metabolismo efficiente.
Ad ogni modo, visto che credo che manterrò questo stile di vita, è importante che riceva una risposta esauriente per quanto riguarda questi quesiti. Se andrò in contro a questi 2 effetti collaterali sopraccitati (quindi malattie di vario tipo o aumento di peso), allora cercherò di modificare la mia abitudine sonno-veglia in modo da poterne giovare in futuro.
Grazie per le vostre delucidazioni.
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Leggendo il tuo post qualche cultore della religione buddista potrebbe immaginare che nella tua precedente vita tu sia stato un felino, magari uno splendido leone predatore nella savana africana... ma i bioritmi degli uomini sono molto diversi da quelli dei leopardi e ciascuno deve cercare di rispettare quelli della propria specie pena la maggior incidenza di alcune malattie. Questo è confermato dalla nutrita letteratura scientifica che è possibile reperire anche online. Ciò detto però c'è da osservare che la maggior parte di questi studi tratta di casistiche di soggetti turnisti che modificano continuamente nel corso della settimana il loro ciclo veglia sonno e non di chi lo ha modificato stabilmente. Inoltre si tende a non considerare il ruolo nefasto delle abitudini voluttuarie che questi soggetti tendono ad aumentare nel corso dei turni notturni (fumo di sigaretta, assunzione di caffè ed altri stimolanti, assunzione di cibo in modo irregolare). Con questo non voglio certo sminuire i rischi di un tale comportamento (vedi per esempio l'importanza della melatonina e del suo ritmo circadiano) bensì sottolineare come l'adattamento a una variazione costante del bioritmo possa essere meglio tollerata dall'organismo piuttosto di cambiamenti continui. Per concludere ritengo perciò che questa tua "abitudine" possa ugualmente coniugarsi con una vita normale ricca di attività salutari (attività sportiva regolare, corretta alimentazione, astensione dal fumo, controlli periodici presso un medico di fiducia, etc.) Saluti cordiali.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#2]
Utente
Nel mio caso non ho modificato continuamente il mio ritmo del sonno-veglia, diciamo che per 6 mesi ho preso l'abitudine di andare a dormire a mezzanotte-l'una, mentre per altri 6 mesi alle 5-6 del mattino. Non ho mai fumato e bevuto. Ora sono in vacanza, già da 10 giorni, in un hotel di 4 stelle in cui comunque devo avere un ritmo sonno-veglia più normale, perché mi devo svegliare alle 9 del mattino per fare colazione, quindi vado a dormire a mezzanotte-l'una. Il problema è che mi pare di essere più stanco, affaticato e forse meno concentrato rispetto a quando andavo a dormire alle 5-6 del mattino. Pare strano, ma è così, è come se il mio organismo si fosse abituato a vedere di più "la luce della notte" piuttosto che quella del giorno. Come posso fare per tornare a sentirmi proprio attivo, concentrato e senza stanchezza già dalla mattina? Devo per forza assumere dei caffè continuamente, ogni mattina, poiché gli effetti saranno sempre temporanei, oppure può darsi che continuando ad andare a dormire a mezzanotte o l'una pure quando torno in vacanza il mio organismo acquisirà un vigore ancor migliore di quello che avevo quando andavo a dormire alle 5 o alle 6 del mattino?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 21.2k visite dal 10/05/2016.
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