Sindrome di kawasaki in giovane ragazza
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Medico Chirurgo
Salve,
Le rispondo "brevemente" come da Ella richiesto.
La S. di Kawasaki è una infiammazione dei vasi (una vasculite generalizzata) determinata da un attacco da parte del nostro "sistema di difesa" contro strutture normalmente riconosciute come proprie e dunque, normalmente, non oggetto di attacco immunitario.
Le cause sono molteplici ma un ruolo fondamentale lo giocano le infezioni determinate da alcuni specifici microrganismi (per esempio lo Streptococco) in presenza di una predisposizione genetica.
La malattia è tipica dell'infanzia, non è contagiosa, ha un quadro clinico ben definito, oggi è curabile anche nelle forme più aggressive con nuovi presidi farmacologici tra cui gli antiaggreganti, che restano i principali e insostituibili, specialmente la "banale" aspirina.
Si riesce pertanto a evitare quasi sempre le complicanze coronariche e cardiologiche che la sindrome non trattata comporterebbe.
La sua amica non era contagiosa in fase acuta e a maggior ragione non lo è adesso: le posso garantire che le frequentazioni anche intime non metteranno in pericolo la Sua salute.
Spero di averLa rassicurata.
Cordiali saluti.
Le rispondo "brevemente" come da Ella richiesto.
La S. di Kawasaki è una infiammazione dei vasi (una vasculite generalizzata) determinata da un attacco da parte del nostro "sistema di difesa" contro strutture normalmente riconosciute come proprie e dunque, normalmente, non oggetto di attacco immunitario.
Le cause sono molteplici ma un ruolo fondamentale lo giocano le infezioni determinate da alcuni specifici microrganismi (per esempio lo Streptococco) in presenza di una predisposizione genetica.
La malattia è tipica dell'infanzia, non è contagiosa, ha un quadro clinico ben definito, oggi è curabile anche nelle forme più aggressive con nuovi presidi farmacologici tra cui gli antiaggreganti, che restano i principali e insostituibili, specialmente la "banale" aspirina.
Si riesce pertanto a evitare quasi sempre le complicanze coronariche e cardiologiche che la sindrome non trattata comporterebbe.
La sua amica non era contagiosa in fase acuta e a maggior ragione non lo è adesso: le posso garantire che le frequentazioni anche intime non metteranno in pericolo la Sua salute.
Spero di averLa rassicurata.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 23/06/2015.
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