Diagnosi a vista d'occhio

salve, mi permetto di intitolare così il mio consulto (anche se meglio sarebbe stato: valutazione a vista d'occhio) perchè vi vorrei porre una domanda in linea teorica di massima.
se una persona, un ragazzo, ventenne presentasse, all'arrivo in studio:
-dolori muscolari
-astenia
-vertigini
-bruciori di stomaco
-intestino irritabile
-mal di testa
-dolore oculare che accompagnano la vertigine
-acufeni
-emoroidi
-tonsillite
-sinusite cronica
-affanno
-ansia (mai avuta prima)
-tendenza ad ammalarsi spesso
-dolori cervicali
che tutti i problemi sono sorti a galla dopo poche settimane dalla rimozione di protesi dentaria (apparecchio fisso per denti)

riteniamo anche che il ragazzo abbia le analisi del sangue (base) e che leggendole non sia riscontrabile alcun che di sospetto; analisi che dichiarano un buono stato di salute.

tale ragazzo inoltre possiede due lavori, spesso e impegnato la notte ed e in continuo adattamento d'orario.

e che a causa di tutto ciò si trovasse impossiilitato a svolgere le normali funzioni lavorative e sociali abitudinarie, cosa si potrebbe a linea generale di massima sospettare?

Ringrazio anticipatamente per ogni risposta.
Buona Giornata.


[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
se un ragazzo di 20 anni si presentasse nel mio studio, lo farei accomodare sulla poltrona Frau della mia scrivania e ne raccoglierei l'anamnesi completa, familiare, fisiologica, remota e la ricchissima anamnesi prossima:
-dolori muscolari
-astenia
-vertigini
-bruciori di stomaco
-intestino irritabile
-mal di testa
-dolore oculare che accompagnano la vertigine
-acufeni
-emoroidi
-tonsillite
-sinusite cronica
-affanno
-ansia (mai avuta prima)
-tendenza ad ammalarsi spesso
-dolori cervicali

Provvederei quindi a invitarlo a salire sul lettino e effettuerei una accuratissima visita, come si suol dire "da capo a piedi" servendomi di tutti i mezzi della semeiotica fisica e strumentale.

Lo inviterei a ritornare a sedersi sulla poltrona della scrivania e gli comunicherei i risultati della visita.
Quindi prenderei visione delle indagini ematochimiche e strumentali da lui eseguite e, ove necessario, gli consiglierei di integrarle.

Se poi fossi in grado di formulare una diagnosi già "a vista d'occhio" gli direi che forse è in una condizione di stress iperacuto e lo inviterei se possibile a rallentare i suoi ritmi di lavoro, e a trovare il tempo per rilassarsi almeno un paio di ore al giorno.

Lo inviterei a darmi notizie sull'andamento della sua sintomatologia.

Infine lo saluterei con cordialità.

Tutto questo nella realtà: non via web.
Uscendo dallo studio troverebbe l'unico ostacolo: la mia Segretaria....
:-)

Cordiali saluti.


[#2]
Utente
Utente
mi scusi se chiedo un altra cosa, (si vede che lei ha pazienza) e non voglio di certo abusare.
se il medico curante di base non svolgesse più le sue mansioni, mi spiego, se oltre alle analisi periodiche (che a volte lo vedo come un segretario dell'assicurazione che alza la cornetta per avvisarmi che le analisi sono da rifare) e non prescrivesse neppure più per sua posizione personale, preferenza, anche solo ricetta bianche per il cosniglio di un medicinale da banco per il problema presentato, a quale categoria, reparto specialistico dovrei rivolgermi? dico bene : medicina Interna? oppure è medicina Generale? non capisco esattamente chi può essere un valido specialista che analizzi con curiosità e professionalità un problema nel suo complesso a 360°, uno di quelli di cui fare affidamento e riferimento ogni qualvolta capiti una situazione difficile da gestire a livello domestico elementare...per i bambini un tempo c'era il pediatra...ma per gli adulti? :)
Grazie mille ancora.
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