Tantissimi sintomi, come procedere?
Egregi dottori, ho 22 anni, da circa un mese e mezzo avverto senso di stanchezza e costanti dolori articolari, con scricchiolio delle ossa al movimento. Da due mesi inoltre ho dolore, nello specifico al ginocchio sinistro, a me il ginocchio parrebbe anche leggermente gonfio, ma non ho potuto approfondire la questione perché, appunto, sono apparsi poi tutta una serie di sintomi. Il dolore alle ossa in varie occasioni appare simile ad un bruciore, anche perché è spesso affiancato ad una sensazione generalizzata di freddo\caldo come se avessi la febbre e di bruciore. Costanti sono i disturbi a livello gastro-intestinale: sensazione di difficoltà a digerire, lingua bianca, presenza di aria a livello intestinale, e alternanza di diarrea e stitichezza, (molto più spesso diarrea) con feci molli e di colore marroncino molto chiaro, quasi giallo ocra. Avverto anche una sensazione di disagio a livello urogenitale, con leggero bruciore all'inizio della minzione.
Un mese fa ho avvertito linfonodi doloranti, piccoli, non molto gonfi,sotto l'ascella sinistra; svaniti sono tornati poi a distanza di venti giorni anche a destra e nella zona delle costole, sempre sotto l'ascella. In pochi giorni hanno smesso di essere doloranti e sembrano spariti, a parte una “pallina” che avverto ancora a livello dell'ascella sinistra. Io percepisco anche un gonfiore leggero sulla clavicola sinistra, non so se reale, ma non l'ho sottoposto all'attenzione del mio medico, in quanto mi sono rivolta a lui già molte volte ed è certo che io sia in perfetta salute.Ho notato la presenza di poche piccolissime macchie isolate, (ognuna appare singolarmente non in gruppi)colore rosso acceso, sotto pelle, si sono presentate in diversi punti del corpo, e in pochi giorni vengono assorbite e svaniscono. Frequente è anche una sorta di difficoltà a respirare, con colpi di tosse. Ho fatto esami del sangue: tutti i valori dell'emocromo sono regolari, (potrò trascriverli in seguito se necessario), solo il valore dei linfociti è un po' inferiore alla norma:
LINFOCITI:1,20 * (1,5-5)
V.E.S. :2
PCR:3,36
FATTORE REUMATOIDE:9,94
MUCOPROTEINE:74,8
Tutto nella norma nell'esame delle urine.
Urinocoltura: Negativa.
Non essendo stato riscontrato nessun campanello d'allarme ho fatto una visita da un gastroenterologo, il quale mi ha semplicemente consigliato di assumere fermenti lattici e di seguire una dieta per regolarizzare l'intestino, escludendo la possibilità di un'intolleranza alimentare.
Ho quindi fatto una visita psichiatrica con diagnosi: disturbo di somatizzazione dell'ansia.Sto iniziando una cura da questo punto di vista, ma ci sono dati concreti che credo possano avere una base strettamente organica e non solo psicosomatica, e vorrei non sottovalutare il problema puntando solo sulla spiegazione psicologica. Che tipo di problema potrei avere? Da che specialista dovrei recarmi? Sarebbe il caso di tornare da un gastroenterologo? Non so come agire.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Un mese fa ho avvertito linfonodi doloranti, piccoli, non molto gonfi,sotto l'ascella sinistra; svaniti sono tornati poi a distanza di venti giorni anche a destra e nella zona delle costole, sempre sotto l'ascella. In pochi giorni hanno smesso di essere doloranti e sembrano spariti, a parte una “pallina” che avverto ancora a livello dell'ascella sinistra. Io percepisco anche un gonfiore leggero sulla clavicola sinistra, non so se reale, ma non l'ho sottoposto all'attenzione del mio medico, in quanto mi sono rivolta a lui già molte volte ed è certo che io sia in perfetta salute.Ho notato la presenza di poche piccolissime macchie isolate, (ognuna appare singolarmente non in gruppi)colore rosso acceso, sotto pelle, si sono presentate in diversi punti del corpo, e in pochi giorni vengono assorbite e svaniscono. Frequente è anche una sorta di difficoltà a respirare, con colpi di tosse. Ho fatto esami del sangue: tutti i valori dell'emocromo sono regolari, (potrò trascriverli in seguito se necessario), solo il valore dei linfociti è un po' inferiore alla norma:
LINFOCITI:1,20 * (1,5-5)
V.E.S. :2
PCR:3,36
FATTORE REUMATOIDE:9,94
MUCOPROTEINE:74,8
Tutto nella norma nell'esame delle urine.
Urinocoltura: Negativa.
Non essendo stato riscontrato nessun campanello d'allarme ho fatto una visita da un gastroenterologo, il quale mi ha semplicemente consigliato di assumere fermenti lattici e di seguire una dieta per regolarizzare l'intestino, escludendo la possibilità di un'intolleranza alimentare.
Ho quindi fatto una visita psichiatrica con diagnosi: disturbo di somatizzazione dell'ansia.Sto iniziando una cura da questo punto di vista, ma ci sono dati concreti che credo possano avere una base strettamente organica e non solo psicosomatica, e vorrei non sottovalutare il problema puntando solo sulla spiegazione psicologica. Che tipo di problema potrei avere? Da che specialista dovrei recarmi? Sarebbe il caso di tornare da un gastroenterologo? Non so come agire.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la risposta
il gastroenterologo alla domanda: "potrebbe trattarsi di un'intolleranza alimentare?" ha risposto con sicurezza: "no", non so sinceramente per quale motivo; puntando sulla spiegazione psicosomatica e indicandomi una dieta e dei fermenti lattici da assumere per regolarizzare l'intestino. Io non sono molto soddisfatta di questa spiegazione soprattutto considerando elementi oggettivi quali consistenza delle feci quasi sempre molle e colorazione più chiara del solito (marrone molto chiaro che tende al giallo ocra) da più di un mese, colorazione bianca della lingua da moltissimo tempo, e spesso al risveglio in bocca ho un liquido giallognolo che non ha un sapore particolare, insieme alla saliva.
Come potrei procedere per valutare se si tratti di celiachia? Sarebbe il caso di recarmi nuovamente da un gastroenterologo?
Sono abbastanza confusa in questo marasma di sintomi e non so realmente da quale specialista sia il caso di recarmi.
Avendo avuto per molti anni una candidosi a livello vaginale, curata da circa un anno, non potrebbe essere rimasta a livello intestinale?
il gastroenterologo alla domanda: "potrebbe trattarsi di un'intolleranza alimentare?" ha risposto con sicurezza: "no", non so sinceramente per quale motivo; puntando sulla spiegazione psicosomatica e indicandomi una dieta e dei fermenti lattici da assumere per regolarizzare l'intestino. Io non sono molto soddisfatta di questa spiegazione soprattutto considerando elementi oggettivi quali consistenza delle feci quasi sempre molle e colorazione più chiara del solito (marrone molto chiaro che tende al giallo ocra) da più di un mese, colorazione bianca della lingua da moltissimo tempo, e spesso al risveglio in bocca ho un liquido giallognolo che non ha un sapore particolare, insieme alla saliva.
Come potrei procedere per valutare se si tratti di celiachia? Sarebbe il caso di recarmi nuovamente da un gastroenterologo?
Sono abbastanza confusa in questo marasma di sintomi e non so realmente da quale specialista sia il caso di recarmi.
Avendo avuto per molti anni una candidosi a livello vaginale, curata da circa un anno, non potrebbe essere rimasta a livello intestinale?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 13/09/2014.
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