Parestesie e deficit al movimento emirima buccale ...
Spettabile Medicitalia,
prima di tutto vorrei ringraziare infinitamente chi potrà rispondere.
Scrivo per mio marito: 38 anni a giugno, fumatore dall'età di 15 anni, 1.90 cm per 120 kg.
Suo padre è deceduto l’anno scorso all’età di 64 anni per arresto cardiaco. Nel 1993 aveva avuto un infarto. Pochi anni dopo si è ammalato di diabete (faceva l’insulina tutte le volte prima di mangiare) e dal 2012 soffriva di piede diabetico.
Lunedì 7 aprile si sveglia alle 6 circa per andare a lavoro e quando entra in auto nota una specie di intorpidimento-formicolio alla parte destra del viso: dopo pochi minuti si spaventa perché il formicolio non passa (ancora sempre assonnato, credeva di avere dormito nella stessa posizione per troppe ore e che l’intorpidimento dipendesse da quello) anzi va a peggiorare: non chiude bene l’occhio destro (molto lentamente) e la bocca dal lato destro ha dei movimenti rallentati e distorti (“come quando il dentista fa l’anestesia alla gengiva per curarti un dente”).
A questo punto decide di recarsi al Pronto Soccorso. Il medico di turno, dopo avere sentito la storia clinica del paziente e il racconto delle malattie di suo padre, decide di fare le analisi del sangue (tutto nella norma), misurare la pressione (80/140, frequenza cardiaca 65, SPO2 98) ed eseguire una tac cranio-encefalo per scongiurare problemi neurologici. Gli viene fatta una flebo di pochi minuti con la seguente terapia (riporto i dati scritti sul foglio del PS): 2g solumedrol e 1 fl zantac.
Di seguito riscrivo il rapporto della visita eseguita dal medico di turno:
<<Parestesie e deficit al movimento emirima buccale dx insorto da questa mattina. Familiarità per malattia cardiovascolare. Iperteso. Non in terapia. Vigile ed orientato, equilibrio e coordinazione integri, sensibilità conservata, salvo che per emivolto dx, riflessi normalmente evocabili, tono muscolare normale, mobilità attiva e passiva conservata, pupille isocicliche, isocoriche, normo reagenti, nistagmo assente. Rumore respiratorio normale, rumori patologici aggiunti assenti. Azione cardiaca ritmica e normofrequente, toni ritmici e normofonici, pause libere. Cute calda e asciutta. Addome piano, trattabile. Defici del VII dx per il sollevamento dell’emirima buccale.>>
Il medico di turno gli ha detto che è un virus (senza riferire il nome o almeno il tipo), che la guarigione è lenta e gli ha prescritto Deltacortene Prednisone 25 mg, 1 compressa al giorno e Brivirac Brivudina 125 mg, 1 compressa al giorno: tutto per una settimana.
La settimana è finita ma non ci sono miglioramenti. Non sapendo bene di cosa si tratta, a quale specialista si potrebbe rivolgere mio marito? Mi sto preoccupando. L’occhio destro non ha sensibilità quindi non sbatte la palpebra e ogni tanto gli lacrima, credo come protezione sennò si seccherebbe.
Attendo vostri consigli e suggerimenti.
Grazie.
Cordiali saluti.
prima di tutto vorrei ringraziare infinitamente chi potrà rispondere.
Scrivo per mio marito: 38 anni a giugno, fumatore dall'età di 15 anni, 1.90 cm per 120 kg.
Suo padre è deceduto l’anno scorso all’età di 64 anni per arresto cardiaco. Nel 1993 aveva avuto un infarto. Pochi anni dopo si è ammalato di diabete (faceva l’insulina tutte le volte prima di mangiare) e dal 2012 soffriva di piede diabetico.
Lunedì 7 aprile si sveglia alle 6 circa per andare a lavoro e quando entra in auto nota una specie di intorpidimento-formicolio alla parte destra del viso: dopo pochi minuti si spaventa perché il formicolio non passa (ancora sempre assonnato, credeva di avere dormito nella stessa posizione per troppe ore e che l’intorpidimento dipendesse da quello) anzi va a peggiorare: non chiude bene l’occhio destro (molto lentamente) e la bocca dal lato destro ha dei movimenti rallentati e distorti (“come quando il dentista fa l’anestesia alla gengiva per curarti un dente”).
A questo punto decide di recarsi al Pronto Soccorso. Il medico di turno, dopo avere sentito la storia clinica del paziente e il racconto delle malattie di suo padre, decide di fare le analisi del sangue (tutto nella norma), misurare la pressione (80/140, frequenza cardiaca 65, SPO2 98) ed eseguire una tac cranio-encefalo per scongiurare problemi neurologici. Gli viene fatta una flebo di pochi minuti con la seguente terapia (riporto i dati scritti sul foglio del PS): 2g solumedrol e 1 fl zantac.
Di seguito riscrivo il rapporto della visita eseguita dal medico di turno:
<<Parestesie e deficit al movimento emirima buccale dx insorto da questa mattina. Familiarità per malattia cardiovascolare. Iperteso. Non in terapia. Vigile ed orientato, equilibrio e coordinazione integri, sensibilità conservata, salvo che per emivolto dx, riflessi normalmente evocabili, tono muscolare normale, mobilità attiva e passiva conservata, pupille isocicliche, isocoriche, normo reagenti, nistagmo assente. Rumore respiratorio normale, rumori patologici aggiunti assenti. Azione cardiaca ritmica e normofrequente, toni ritmici e normofonici, pause libere. Cute calda e asciutta. Addome piano, trattabile. Defici del VII dx per il sollevamento dell’emirima buccale.>>
Il medico di turno gli ha detto che è un virus (senza riferire il nome o almeno il tipo), che la guarigione è lenta e gli ha prescritto Deltacortene Prednisone 25 mg, 1 compressa al giorno e Brivirac Brivudina 125 mg, 1 compressa al giorno: tutto per una settimana.
La settimana è finita ma non ci sono miglioramenti. Non sapendo bene di cosa si tratta, a quale specialista si potrebbe rivolgere mio marito? Mi sto preoccupando. L’occhio destro non ha sensibilità quindi non sbatte la palpebra e ogni tanto gli lacrima, credo come protezione sennò si seccherebbe.
Attendo vostri consigli e suggerimenti.
Grazie.
Cordiali saluti.
[#1]
Concordo assolutamente con la diagnosi di paresi periferica del facciale.
Terapia troppo breve seppur bene la associazione tra corticosteroide ed antivirale.
Oltre al fatto che ritengo utile nel proseguire il corticosteroide a metà dosaggio (mezza cpr di deltacortene) per ulteriori due settimane associando un gastroprotettore...penso di poter dire nessuna sorpresa se nessun miglioramento a soli 7-10 gg circa dall'esordio del disturbo.
Qualora dovesse persistere l'attuale status a quattro settimane saà allora indicato:
-un secondo parere neurologico,
-una RM encefalo con sequenze angiografiche,
-una elettromioneurografia trigemino-facciale con blink reflex alla ricerca di segni di reinnervazione in atto.
Cordialmente.
Terapia troppo breve seppur bene la associazione tra corticosteroide ed antivirale.
Oltre al fatto che ritengo utile nel proseguire il corticosteroide a metà dosaggio (mezza cpr di deltacortene) per ulteriori due settimane associando un gastroprotettore...penso di poter dire nessuna sorpresa se nessun miglioramento a soli 7-10 gg circa dall'esordio del disturbo.
Qualora dovesse persistere l'attuale status a quattro settimane saà allora indicato:
-un secondo parere neurologico,
-una RM encefalo con sequenze angiografiche,
-una elettromioneurografia trigemino-facciale con blink reflex alla ricerca di segni di reinnervazione in atto.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#3]
Ritengo di si: possa. Consideri come questo sia però un consulto a distanza e come tale manca pertanto della parte essenziale ovverosia della valutazione clinica e pertanto non possa essere il sostitutivo di una vera visita medica. D'altro canto stando le cose come mi dice non vedo ostative a prolungare come scritto il corticosteroide (comportamento che inoltre rispecchia le "linee guida").
mi tenga aggiornato,
cordialmente.
mi tenga aggiornato,
cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 15/04/2014.
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