Colesterolo alto e sivastin
Gentile dottore,
scrivo per mio padre. Da ormai parecchi mesi prende Sivastin in compresse per il colesterolo alto e questo ora è nella norma, ma il nostro medico gli ha consigliato secondo me delle cose fuori dal mondo. Invece di consigliargli una dieta adeguata e cercare di fargli assumere meno medicinali possili gli ha detto di prendere Sivastin a vita e di mangiare quello che vuole nelle quantità che vuole, che tanto ci pensa la medicina. Oltretutto gli ha messo una paura esagerata riguardo la dieta, dicendogli che avrebbe dovuto eliminare ogni cosa che c'entrasse con latte, pane e carne rossa e che se l'avesse fatta non avrebbe più avuto energia per lavorare. Mio padre è un patito di formaggi e insaccati, ma anche di dolci e vino, fa di tutto per evitare di riguardarsi un po', ogni giorno è abituato a mangiare grandi quantità di formaggio, affettati e pane dopo ogni pasto, senza nemmeno provare almeno a sostituirli col secondo, includendoli nel pasto vero e proprio. Non voglio passare per bacchettratrice, però quando leggo le controindicazioni di Sivastin non posso fare a meno di avere paura: mio padre ha quasi sessant'anni, gli è stato diagnosticato un fegato molto grasso (con altro consiglio di dieta stretta, che ha fatto per soli due mesi passando da 98 kg a meno di 90), ha molti problemi muscolari (crampi, dolori, difficoltà a camminare per molto, stanchezza, anche da prima di prendere Sivastin) e soffre di colite. Ha un'ernia iatale e una inguinale e fatica ad addormentarsi. Non posso fare a meno di ritrovare alcuni di questi sintomi nel foglietto illustrativo e, anche se li aveva da prima, di sicuro una medicina che li porta non gli fa bene a vita. E contro ogni mio tentativo ho il fatto che il medico di famiglia gli ha dato quei consigli assurdi. La cosa che mi fa intristire è che mio padre è fissato col fatto che una persona magra sembri per forza malata, quando ha perso dei chili era diventato tristissimo (pur non essendo ancora peso forma, visto che è alto 1,80 o poco più), cercava di mangiare il più possibile e ogni tanto se ne usciva con frasi del tipo "io non capisco, mi abbuffo più che posso e non mi riesce reingrassare!".
Premesso che sto cercando in ogni modo di convincerlo a provare qualche mese a dieta senza Sivastin per vedere se il colesterolo rimane comunque basso, Sivastin per un periodo prolungato ed in un soggetto del genere potrebbe portare a delle complicanze preoccupanti col tempo? La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti.
scrivo per mio padre. Da ormai parecchi mesi prende Sivastin in compresse per il colesterolo alto e questo ora è nella norma, ma il nostro medico gli ha consigliato secondo me delle cose fuori dal mondo. Invece di consigliargli una dieta adeguata e cercare di fargli assumere meno medicinali possili gli ha detto di prendere Sivastin a vita e di mangiare quello che vuole nelle quantità che vuole, che tanto ci pensa la medicina. Oltretutto gli ha messo una paura esagerata riguardo la dieta, dicendogli che avrebbe dovuto eliminare ogni cosa che c'entrasse con latte, pane e carne rossa e che se l'avesse fatta non avrebbe più avuto energia per lavorare. Mio padre è un patito di formaggi e insaccati, ma anche di dolci e vino, fa di tutto per evitare di riguardarsi un po', ogni giorno è abituato a mangiare grandi quantità di formaggio, affettati e pane dopo ogni pasto, senza nemmeno provare almeno a sostituirli col secondo, includendoli nel pasto vero e proprio. Non voglio passare per bacchettratrice, però quando leggo le controindicazioni di Sivastin non posso fare a meno di avere paura: mio padre ha quasi sessant'anni, gli è stato diagnosticato un fegato molto grasso (con altro consiglio di dieta stretta, che ha fatto per soli due mesi passando da 98 kg a meno di 90), ha molti problemi muscolari (crampi, dolori, difficoltà a camminare per molto, stanchezza, anche da prima di prendere Sivastin) e soffre di colite. Ha un'ernia iatale e una inguinale e fatica ad addormentarsi. Non posso fare a meno di ritrovare alcuni di questi sintomi nel foglietto illustrativo e, anche se li aveva da prima, di sicuro una medicina che li porta non gli fa bene a vita. E contro ogni mio tentativo ho il fatto che il medico di famiglia gli ha dato quei consigli assurdi. La cosa che mi fa intristire è che mio padre è fissato col fatto che una persona magra sembri per forza malata, quando ha perso dei chili era diventato tristissimo (pur non essendo ancora peso forma, visto che è alto 1,80 o poco più), cercava di mangiare il più possibile e ogni tanto se ne usciva con frasi del tipo "io non capisco, mi abbuffo più che posso e non mi riesce reingrassare!".
Premesso che sto cercando in ogni modo di convincerlo a provare qualche mese a dieta senza Sivastin per vedere se il colesterolo rimane comunque basso, Sivastin per un periodo prolungato ed in un soggetto del genere potrebbe portare a delle complicanze preoccupanti col tempo? La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti.
[#1]
<<prendere Sivastin a vita e di mangiare quello che vuole nelle quantità che vuole, che tanto ci pensa la medicina>>,
opinione assolutamente non condivisibile.
Malgrado l’ottimo profilo di sicurezza la terapia con statine può determinare una grave tossicità muscolare, oltre che determinare epatotossicità.
Cordiali Saluti
opinione assolutamente non condivisibile.
Malgrado l’ottimo profilo di sicurezza la terapia con statine può determinare una grave tossicità muscolare, oltre che determinare epatotossicità.
Cordiali Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Gentile dottor Quatraro, la ringrazio per la celere risposta. Come immaginavo, in qualche modo dovrò convincerlo a riguardarsi (oltretutto non capirò mai chi si riempie di medicine quando c'è la possibilità di fare altrimenti con qualche piccolo sacrificio). Oltretutto ad ogni possibile sintomo negativo che gli espongo lui sembra inventarsi di aver fatto le analisi apposite per ogni cosa e che lui "è immune" ai danni muscolari che dà questa medicina, su evidente complicità del medico che ha candidamente ammesso di usarla anche lui per avere la possibilità di abbuffarsi quanto vuole. Non so chi prende maggiormente in giro tra i due.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 02/02/2013.
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