Nausea, brontolii di stomaco e brividi di freddo

Gentili Dottori,
vi scrivo per chiedervi un consulto per la mia ragazza. Soffre, in modo abbastanza sistematico, di nausee e brontolii di stomaco talvolta associati a vomito. Tali fenomeni sono presenti molto spesso, talvolta con "causa psicologica" (giornata molto impegnativa, discussioni in famiglia, con gli amici o con me ecc. ecc.) talvolta invece senza una motivazione precisa.
Un altro aspetto importante è che lamenta continuamente freddo molto forte, anche in condizioni climatiche "normali" (dentro casa, sotto le coperte con i termosifoni o il condizionatore acceso), spesso abbinate a brividi di freddo. Questa situazione è molto frequente e generalmente dura una decina di minuti, terminati i quali riesce ad abituarsi alla situazione climatica. Credo che anche in questo caso vi possa talvolta essere una concausa psicologica, ma non riesco a credere che possa essere l'unica spiegazione.
Un altro sintomo che mi ha preoccupato molto sono stati alcuni episodi di svenimento (3 negli ultimi 6 mesi) non dovuti ad alcuna condizione psicologica particolare. Si tratti di episodi molto ridotti nel tempo (qualche decina di secondi) e, dopo averla fatta riprendre e averle fatto bere dell'acqua e zucchero, si è ripresa in modo rapido.
Soffre inoltre di tachicardia (da tempo, a suo dire), "gastrite cronica" (non so come se diagnosticata in passato in modo strumentale o semplicemente "auto-diagnosticata") e in passato ha avuto problemi alimentari. Tuttora non segue un regime alimentare particolarmente regolare e completo.
Mi scuso per aver condensato tante informazioni in un unico consulto, ma non sappiamo come comportarci di fronte a questi sintomi così diversi tra loro.
Cosa ci consigliate di fare? Quali analisi e/o visite specialistiche potrebbero essere utili in questa situazione?
Vi ringrazio infinitamente
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
I sintomi descritti sono scarni ed aspecifici per esprimere, senza una visita diretta, una valida ipotesi diagnostica.

E' certamente possibile che tali fenomeni possano essere collegati ad un particolare habitus psicologico,
naturalmente andrebbero escluse possibili cause organiche come malassorbimenti, situazioni anemico/ipotensive, etc.,
e cause funzionali come il colon irritabile, ad esempio.

Pertanto sarà utile approcciare il problema con una visita dal curante di fiducia e stabilire con lui un opportuno percorso diagnostico.

Cordiali Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
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