Terapia per ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia

Gentili Medici,

come è noto dai miei precedenti quesiti , soffro di una forma di ipertrigliceridemia ed ipercolesterolemia.

Il colesterolo elevato che attualmente ho ( circa 340 ) dipende da un fattore ereditario , complice anche una alimentazione non sempre impeccabile : lavorando in ufficio , spesso ci si trova " obbligati " a mangiare durante il pranzo il classico toast o un panino.

Per quanto concerne i trigliceridi ( valore circa 320 ) credo che il fattore sia prettamente alimentare.

Mi sono recato da un noto Professore internista della mia città il quale mi ha prescritto la terapia sottoindicata :

- due compresse di eskim 1000 dopo pranzo
- una compressa di provisacor dopo cena

Devo dire che i valori sono tornati nella norma dopo soli 20 giorni ( colesterolo = 180 ; trigliceridi = 150 ; con un eccellente colesterolo HDL pari a 70 ).

Tuttavia si sono alzate in modo preponderante le transaminasi e il GammaGT.

Sono tornato dal medico il quale mi ha confermato l'eskim 1000 e, mi ha prescritto sempre il provisacor , a sere alterne ( e non tutte le sere come precedentemente indicato ) .

Ad esami del sangue eseguiti , il colesterolo è tornato " a far capolino " ( valore = 250 ) ; i trigliceridi sono aumentati ma non troppo ( 178 ) .
Sempre alterate sono risultati le transaminasi e il GammaGt.

Ho informato il mio medico di base il quale mi ha consigliato di non assumere più il provisacor e nessuna statina in generale confermandomi l'eskim 1000.

Sono stato lasciato "praticamente solo" sia dal Professore che dal mio medico di base i quali si sono limitati a dirmi " lei è fatto così e cerchi di mangiare meno grassi possibile..." .

Ho deciso allora di arrangiarmi secondo le mie ( modeste ) conoscenze nel campo della medicina.

Sto adesso assumendo :

- due compresse di eskim 1000 a pranzo ( farmaco che reputo efficace per la riduzione dei trigliceridi e scevro da effetti collaterali ) ;

- una compressa alla sera di Ezimega.

Pensate che la terapia suindicata possa essere sufficiente " per limitare i danni " ?

Grazie tante.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 528
Gentile utente,
considerata la posta in gioco,
ovvero i rischi, tra cui quello cardiovascolare, legati all'iperlipemia,
non le consiglio l'autogestione "per disperazione",
ma la ricerca di uno specialista competente che, responsabilmente, la possa seguire nel tempo.

Cordialità

www.enterologia.it
www.transnasale.it