Difficolta' digestive
Gentile Dottore,
a seguito di problemi gastrointestinali non risolti e di diagnosi di gastrite atrofica, metaplasia intestinale, esofagite da reflusso il tutto curato con inibitori della pompa e procinetici, mi sono sottoposta nel 2009 a visita internistica con questi risultati premettendo che ho una storia interrotta da 16 anni di alcolismo e bulimia che ho riportato nella visita.
SINDROME METABOLICA X(SOVRAPPESO ANDROIDE STEATO-FIBROSI EPATICA CON NASH, E ASH IPERTENSIONE ARTERIOSA, IPERLIPEMIA ENDOGENA) CON FIBROSI RETRO PERITONEALE SECONDARIA A TENUE DISMICROBICO, INFEZIONE GASTRICA DA HP, CON AEROGASTRIA E AEROCOLIE BLOCCATE, IPOGAMMAGLOBULINEMIA, ATOPIA
Questo era invece il risultato dell'eco addome contestuale a suddetta diagnosi:
FEGATO DI VOLUME NORMALE, AD ECOSTRUTTURA OMOGENEA, SENZA IMMAGINI DI PATOLOGIA A FOCOLAIO O ADDENSAMENTI. nON DILATAZIONE DEL SISTEMA BILIARE, COLECISTI NORMALMENTE DISTESA, ALITIASICA, NON LINFOADENOPATIE PROFONDE, PANCREAS E MILZA NORMALI PER VOLUME ED ECOSTRUTTURA, AORTA ADDOMINALE DI CALIBRO NORMALE, PUR SE CON ISPESSIMENTO INTIMALE, NON RACCOLTE O VERSAMENTI ENDOADDOMINALI.
Ieri ho effettuato altra visita altro internista per proseguimento sintomi gastrointestinali ed il medico dopo aver visionato esami precedenti ed attuali (compresa altra eco addome ed altra gastroscopia) ha riscontrato i soliti problemi gastrici ed un fegato
"normale" se non fosse per
Alfa-FETOPROTEINA 21,1 (FINO A 15)
che ovviamente dovro' controllare.
L'internista si e' chiesto come fosse stata fatta la precedente diagnosi di fibrosi retro peritoneale e questo visionando tutta la documentazione clinica anche precedente.
ORA IO VORREI GIRARE A LEI LA STESSA DOMANDA ED AGGIUNGERE :
PUO' LA SOLA ALFAFETOPROTEINA (CONSIDERANDO IL MIO PASSATO) ESSERE UN INDICE DIAGNOSTICO IN APPARENTE CONTRASTO CON L'OPINIONE, DICIAMO FAVOREVOLE, CON IL MEDICO CHE MI HA VISITATO IERI?
E LA PRIMA E LA SECONDA DIAGNOSI,NEL CONTESTO, SONO O NO IN CONTRAPPOSIZIONE? E L'ALFAFETO ALTA DI QUALE ALTRA EVENTUALE PATOLOGIA PUO' ESSERE FORIERA OLTRE QUELLA CHE OVVIAMENTE TEMO DI PIU?
Non so se sono stata chiara ma oltre ad essere preoccupata sono anche perplessa perche' non capisco ed ho paura che il secondo medico abbia, per cosi' dire, preso tempo, in attesa del controllo del marcatore.
La ringrazio per una eventuale risposta e la saluto
a seguito di problemi gastrointestinali non risolti e di diagnosi di gastrite atrofica, metaplasia intestinale, esofagite da reflusso il tutto curato con inibitori della pompa e procinetici, mi sono sottoposta nel 2009 a visita internistica con questi risultati premettendo che ho una storia interrotta da 16 anni di alcolismo e bulimia che ho riportato nella visita.
SINDROME METABOLICA X(SOVRAPPESO ANDROIDE STEATO-FIBROSI EPATICA CON NASH, E ASH IPERTENSIONE ARTERIOSA, IPERLIPEMIA ENDOGENA) CON FIBROSI RETRO PERITONEALE SECONDARIA A TENUE DISMICROBICO, INFEZIONE GASTRICA DA HP, CON AEROGASTRIA E AEROCOLIE BLOCCATE, IPOGAMMAGLOBULINEMIA, ATOPIA
Questo era invece il risultato dell'eco addome contestuale a suddetta diagnosi:
FEGATO DI VOLUME NORMALE, AD ECOSTRUTTURA OMOGENEA, SENZA IMMAGINI DI PATOLOGIA A FOCOLAIO O ADDENSAMENTI. nON DILATAZIONE DEL SISTEMA BILIARE, COLECISTI NORMALMENTE DISTESA, ALITIASICA, NON LINFOADENOPATIE PROFONDE, PANCREAS E MILZA NORMALI PER VOLUME ED ECOSTRUTTURA, AORTA ADDOMINALE DI CALIBRO NORMALE, PUR SE CON ISPESSIMENTO INTIMALE, NON RACCOLTE O VERSAMENTI ENDOADDOMINALI.
Ieri ho effettuato altra visita altro internista per proseguimento sintomi gastrointestinali ed il medico dopo aver visionato esami precedenti ed attuali (compresa altra eco addome ed altra gastroscopia) ha riscontrato i soliti problemi gastrici ed un fegato
"normale" se non fosse per
Alfa-FETOPROTEINA 21,1 (FINO A 15)
che ovviamente dovro' controllare.
L'internista si e' chiesto come fosse stata fatta la precedente diagnosi di fibrosi retro peritoneale e questo visionando tutta la documentazione clinica anche precedente.
ORA IO VORREI GIRARE A LEI LA STESSA DOMANDA ED AGGIUNGERE :
PUO' LA SOLA ALFAFETOPROTEINA (CONSIDERANDO IL MIO PASSATO) ESSERE UN INDICE DIAGNOSTICO IN APPARENTE CONTRASTO CON L'OPINIONE, DICIAMO FAVOREVOLE, CON IL MEDICO CHE MI HA VISITATO IERI?
E LA PRIMA E LA SECONDA DIAGNOSI,NEL CONTESTO, SONO O NO IN CONTRAPPOSIZIONE? E L'ALFAFETO ALTA DI QUALE ALTRA EVENTUALE PATOLOGIA PUO' ESSERE FORIERA OLTRE QUELLA CHE OVVIAMENTE TEMO DI PIU?
Non so se sono stata chiara ma oltre ad essere preoccupata sono anche perplessa perche' non capisco ed ho paura che il secondo medico abbia, per cosi' dire, preso tempo, in attesa del controllo del marcatore.
La ringrazio per una eventuale risposta e la saluto
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L'aumento della alfafetoproteina non permette di fare diagnosi: indica soltanto che Lei, con la storia clinica che ha riferito, deve effettuare dei controlli periodici (ematochimici ed ecografici) soprattutto mirati allo studio di fegato, ovaie e , più in generale, degli organi addominali. Il secondo specialista che ha interpellato credo che, correttamente, abbia voluto verificare il dato emerso e valutarne l'eventuale andamento.Stia tranquilla e segua quanto Le viene proposto dallo specialista che ha interpellato.
Dr.ssa Provvidenza Fodale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 22/11/2011.
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