Colica biliare anche senza colecisti?
Gentili medici, sono stato operato di colecistectomia in laparoscopia sei anni fa a causa di ricorrenti coliche biliari.
L'altro giorno, dopo il risveglio mattutino, mi è insorto lo stesso dolore che avevo quando mi venivano le coliche biliari prima dell'intervento. Sono andato in ospedale e dalle analisi appare tutto nella norma ad eccezione di AST (43) e glicemia (113) che risultano di pochissimo superiori alla norma. La bilirubina è normale.
La radiografia al torace e addome non rileva nulla di patologico. Dalla visita chirurgica (palpazione) dell'addome risulta tutto negativo.
Occorreva fare una angiografia con risonanza magnetica per vedere se ci sono calcoli nel coledoco ma non c'era disponibilità di posti nei reparti e mi toccava andare in qualche ospedale nei paesi limitrofi. Ho rifiutato quindi il ricovero ripromettendomi di completare fuori gli esami.
Negli anni successivi all'operazione ho fatto alcune ecografie addominali a causa di alcuni fastidi/dolori al fianco destro in corrispondenza dell'ultima costola. Queste ecografie hanno sempre evidenziavano presenza di sabbia all'interno del coledoco.
C'è una certa familiarità nella produzione di calcoli alla colecisti in quanto mia madre e mio fratello furono a loro volta operati di colecistectomia.
Potrebbe essere ora che vi siano formati dei calcoli veri e propri?
Quali sono le tecniche per eventualmente asportarli?
E' possibile eventualmente seguire una terapia per scioglierli?
Grazie per le risposte
L'altro giorno, dopo il risveglio mattutino, mi è insorto lo stesso dolore che avevo quando mi venivano le coliche biliari prima dell'intervento. Sono andato in ospedale e dalle analisi appare tutto nella norma ad eccezione di AST (43) e glicemia (113) che risultano di pochissimo superiori alla norma. La bilirubina è normale.
La radiografia al torace e addome non rileva nulla di patologico. Dalla visita chirurgica (palpazione) dell'addome risulta tutto negativo.
Occorreva fare una angiografia con risonanza magnetica per vedere se ci sono calcoli nel coledoco ma non c'era disponibilità di posti nei reparti e mi toccava andare in qualche ospedale nei paesi limitrofi. Ho rifiutato quindi il ricovero ripromettendomi di completare fuori gli esami.
Negli anni successivi all'operazione ho fatto alcune ecografie addominali a causa di alcuni fastidi/dolori al fianco destro in corrispondenza dell'ultima costola. Queste ecografie hanno sempre evidenziavano presenza di sabbia all'interno del coledoco.
C'è una certa familiarità nella produzione di calcoli alla colecisti in quanto mia madre e mio fratello furono a loro volta operati di colecistectomia.
Potrebbe essere ora che vi siano formati dei calcoli veri e propri?
Quali sono le tecniche per eventualmente asportarli?
E' possibile eventualmente seguire una terapia per scioglierli?
Grazie per le risposte
[#1]
Gentile utente
Sarebbe interessante innanzitutto sapere se nel corso della colecistectomia laparoscopica sia stata eseguita anche la colangiografia intraoperatoria.
La presenza di dolore in assenza di alterazioni di alcuni specifici indici (bilirubina, fosfatasi alcalina, gamma-gt) rende poco probabile la presenza di calcoli in coledoco. Il modo migliore comunque per accertarne la presenza resta comunque la colangio-risonanza magnetica, come giustamente le è stato consigliato.
A negatività degli esami, risonanza compresa, indagherei altre possibili cause di dolore in quella sede, magari con l'aiuto di un gastroenterologo.
Qualora vi fosse la presenza di calcoli nel coledoco l'esame di scelta sarebbe la sfinterotomia endoscopica, che viene eseguita sempre dal gastroenterologo.
La saluto cordialmente
Sarebbe interessante innanzitutto sapere se nel corso della colecistectomia laparoscopica sia stata eseguita anche la colangiografia intraoperatoria.
La presenza di dolore in assenza di alterazioni di alcuni specifici indici (bilirubina, fosfatasi alcalina, gamma-gt) rende poco probabile la presenza di calcoli in coledoco. Il modo migliore comunque per accertarne la presenza resta comunque la colangio-risonanza magnetica, come giustamente le è stato consigliato.
A negatività degli esami, risonanza compresa, indagherei altre possibili cause di dolore in quella sede, magari con l'aiuto di un gastroenterologo.
Qualora vi fosse la presenza di calcoli nel coledoco l'esame di scelta sarebbe la sfinterotomia endoscopica, che viene eseguita sempre dal gastroenterologo.
La saluto cordialmente
Boris Franzato
Chirurgia generale e Videochirurgia
Castelfranco Veneto -Treviso-
[#2]
Utente
Sinceramente non saprei dire se è stata eseguita una colangiografia intraoperatoria. Se questo richiede comunque una risonanza magnetica credo proprio di no perchè non sono stato spostato dalla sala operatoria.
Potrei eventualmente fare una ecografia al posto della colangiografia per indagare sulla presenza di calcoli?
Grazie.
Potrei eventualmente fare una ecografia al posto della colangiografia per indagare sulla presenza di calcoli?
Grazie.
[#3]
Mi sono sicuramente spiegato male: la colangiografia è un esame contrastografico che si fa in sala operatoria e serve appunto per vedere se durante l'intervento chirurgico vi siano calcoli nella via biliare principale.
Al difuori della sala operatoria, e quindi del contesto dell'intervento chirurgico, l'esame di scelta per la sua affidabilità e capacità di fare diagnosi è la colangio-risonanza magnetica. L'ecografia ha una capacità di fare diagnosi della presenza di calcoli nel coledoco molto inferiore, per cui non risulta essere l'esame, per così dire, migliore.
Al difuori della sala operatoria, e quindi del contesto dell'intervento chirurgico, l'esame di scelta per la sua affidabilità e capacità di fare diagnosi è la colangio-risonanza magnetica. L'ecografia ha una capacità di fare diagnosi della presenza di calcoli nel coledoco molto inferiore, per cui non risulta essere l'esame, per così dire, migliore.
[#5]
Utente
Gentile dottore, il medico curante mi ha sconsigliato di fare una colangio-RM per via del contrasto che viene iniettato. A suo dire un eventuale "impedimento" (ostruzione?) potrebbe crearmi problemi. Ho chiesto però informazioni presso la clinica dove fanno la risonanza e mi hanno detto che il mezzo di contrasto non viene usato. A chi credere? Possono eventualmente decidere di utilizzare il contrasto? C'è veramente da temere in caso di ostruzioni delle vie biliari o altro?
Sempre il medico curante mi ha consigliato invece una semplice risonanza all'addome superiore. Ho prenotato ma se ne parlerà a novembre purtroppo. Cosa potrei fare nel frattempo? Un ecografia è proprio da scartare vista l'attesa di molti mesi?
Un cordiale saluto.
Sempre il medico curante mi ha consigliato invece una semplice risonanza all'addome superiore. Ho prenotato ma se ne parlerà a novembre purtroppo. Cosa potrei fare nel frattempo? Un ecografia è proprio da scartare vista l'attesa di molti mesi?
Un cordiale saluto.
[#6]
Nel corso della risonanza magnetica non viene utilizzato mezzo di contrasto. Una semplice risonanza magnetica dell'addome non prevede lo studio specifico delle vie biliari (si chiama infatti colangio-RM), per cui sarebbe inutile al fine dello studio delle vie biliari. Un eventuale ostruzione non comporterebbe problemi di sorta per lei, dal momento che l'esame viene eseguito appositamente per questo.
Una ecografia non sarebbe inutile ma se l'esame risultasse negativo non scioglierebbe i dubbi circa la eventuale presenza di calcoli nella via biliare.
In ogni caso se gli esami del sangue volti a evidenziare la eventuale presenza di ostruzioni nella via biliare (bilirubina, gamma-GT, fosfatasi alcalina, transaminasi) risultassero negativi, la risonanza magnetica potrebbe non essere eseguita. Viceversa, vi fossero alterazioni in questi esami la colangio risonanza è l'esame specifico da eseguire per dirimere ogni dubbio.
Una ecografia non sarebbe inutile ma se l'esame risultasse negativo non scioglierebbe i dubbi circa la eventuale presenza di calcoli nella via biliare.
In ogni caso se gli esami del sangue volti a evidenziare la eventuale presenza di ostruzioni nella via biliare (bilirubina, gamma-GT, fosfatasi alcalina, transaminasi) risultassero negativi, la risonanza magnetica potrebbe non essere eseguita. Viceversa, vi fossero alterazioni in questi esami la colangio risonanza è l'esame specifico da eseguire per dirimere ogni dubbio.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 120.8k visite dal 10/03/2011.
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