Una ripresa della polmonite
gentili dottori. scrivo per porre alla vostra attenzione il caso di mia sorella di 19 anni e per avere un consiglio.
descrivo brevemente la situazione:
tutto ha inizio i primi giorni di febbraio.presentava una febbricola che raggiungeva al massimo 37.5 e una modesta tosse. dopo 3 giorni abbiamo consultato il medico curante che, dopo averla visitata, ha consigliato un Rx torace che ha evidenziato una polmonite confermando il suo sospetto. è stata trattata con rocefin e azitromicina per 7 giorni. già dal giorno successivo all'inizio della terapia la febbre era assente. terminata la terapia l'esame di controllo ha mostrato la completa guarigione con assenza di segni e sintomi. l'apiressia è durata per 15 giorni. poi si è ripresentata la febbricola (senza tosse) quasi costantemente(durante la giornata si alternano casualmente periodi con temperatura superiore a 37 e di solito mai superiore a 37.5 a periodi di temperatura normale). alla fine di febbraio persistendo questa situazione e avendo raggiunto febbre fino a 37.7 siamo andati nuovamente dal curante.dopo averla visitata, nonostante l'obiettività polmonare sia risultata negativa ha pensato a una ripresa della polmonite e ha prescritto azitromicina per 6 giorni. nonostante la terapia la situazione non è cambiata. a questo punto, dopo aver escluso la polmonite, abbiamo fatto una serie di esami (15/03) per escludere altre cause (emocromo, ves, pcr, funzionalità epatica e renale, b2 microglobulina,anticorpi anticitomegalovirus e antitoxoplasma, sierodiagnosi di widal-wright, esame delle urine ed elettroforesi proteica). tutti questi esami sono risultati nella norma.
il medico ci ha detto che non c'è nulla da preoccuparsi e che non sono necessari altri accertamenti. dopo oltre un mese dagli esami ematici la situazione è la stessa. ad esempio oggi presenta 37.1 al risveglio fino a 37.3 (ore 17) senza mai scendere sotto 37. e questo praticamente tutti i giorni.
mia madre si preoccupa!!! che consiglio ci date??? se è necessario approfondire qualcosa..o lasciar perdere come ha detto il medico curante..vi ringrazio per l'attenzione...cordiali saluti e buon lavoro
descrivo brevemente la situazione:
tutto ha inizio i primi giorni di febbraio.presentava una febbricola che raggiungeva al massimo 37.5 e una modesta tosse. dopo 3 giorni abbiamo consultato il medico curante che, dopo averla visitata, ha consigliato un Rx torace che ha evidenziato una polmonite confermando il suo sospetto. è stata trattata con rocefin e azitromicina per 7 giorni. già dal giorno successivo all'inizio della terapia la febbre era assente. terminata la terapia l'esame di controllo ha mostrato la completa guarigione con assenza di segni e sintomi. l'apiressia è durata per 15 giorni. poi si è ripresentata la febbricola (senza tosse) quasi costantemente(durante la giornata si alternano casualmente periodi con temperatura superiore a 37 e di solito mai superiore a 37.5 a periodi di temperatura normale). alla fine di febbraio persistendo questa situazione e avendo raggiunto febbre fino a 37.7 siamo andati nuovamente dal curante.dopo averla visitata, nonostante l'obiettività polmonare sia risultata negativa ha pensato a una ripresa della polmonite e ha prescritto azitromicina per 6 giorni. nonostante la terapia la situazione non è cambiata. a questo punto, dopo aver escluso la polmonite, abbiamo fatto una serie di esami (15/03) per escludere altre cause (emocromo, ves, pcr, funzionalità epatica e renale, b2 microglobulina,anticorpi anticitomegalovirus e antitoxoplasma, sierodiagnosi di widal-wright, esame delle urine ed elettroforesi proteica). tutti questi esami sono risultati nella norma.
il medico ci ha detto che non c'è nulla da preoccuparsi e che non sono necessari altri accertamenti. dopo oltre un mese dagli esami ematici la situazione è la stessa. ad esempio oggi presenta 37.1 al risveglio fino a 37.3 (ore 17) senza mai scendere sotto 37. e questo praticamente tutti i giorni.
mia madre si preoccupa!!! che consiglio ci date??? se è necessario approfondire qualcosa..o lasciar perdere come ha detto il medico curante..vi ringrazio per l'attenzione...cordiali saluti e buon lavoro
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Da quanto descrive non si può non concordare con il suo curante per i provvedimenti intrapresi.
Si affidi con più fiducia a lui.
Si affidi con più fiducia a lui.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 30/04/2010.
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