Ipertensione soprattutto notturna
gentili dottori, vorrei esporre il caso di mia nonna di 69 anni. non soffre di altre patologie e non assume altri farmaci a parte l'acido alendronico per l'osteoporosi. ha da numerosi anni una tendenza alla pressione alta con valori stabili tra i 140 e 160 senza superarli solitamente e senza avere una sintomatologia. ma negli ultimi giorni la situazione sta cambiando. sta manifestando picchi molto elevati con una elevazione della pressione soprattutto serale e notturna, paradossalmente di giorno è più bassa.tutto ha inizio qualche notte fa quando ha accusato una sintomatologia caratterizzata da intensa cefalea, senso di oppressione, di costrizione alla gola, formicolio alle labbra e calore. il che ci ha indotto a rivolgerci subito al pronto soccorso dove sono stati riscontrati valori pressori superiori a 200/100. è stata praticata terapia antipertensiva e la situazione è rientrata. il giorno dopo il medico di famiglia ha prescritto ebrantil, mezza compressa due volte a giorno ma i risultati non sono ottimali, durante la giornata ha dei picchi di pressione oltre i 170/100. stiamo rapidamente eseguendo una serie di esami ematici (routine,funzionalità renale,epatica,tiroide di cui non dispongo ancora degli esiti), eco renale che non ha mostrato anomalie di rilievo.deve eseguire a breve visita cardiologica. devo rilevare che con l'ebrantil la pressione è leggermente più bassa ma i picchi notturni con la succitata sintomatologia, non severi come la prima notte, permangono con insonnia. il tutto in pochi giorni, prima d'ora non aveva mai accusato una cosa simile. secondo la vostra esperienza quale sarebbe la linea più giusta da seguire in base al quadro che ho cercato di descrivere al meglio. vi ringrazio. buon lavoro
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Gentile utente buona sera, la nonna, ipertesa da tempo, anche se non con valori elevatissimi e senza apparenti disturbi correlati con tale ipertensione, mi sembra di capire che non facesse terapia, quindi quello che è successo quella notte non è che la evoluzione di una condizione ipertensiva fuori controllo.
Ora, che dopo la crisi, la pressione si mantiene su valori più alti che in passato, ha iniziato una terapia, mentre stà completando tutti gli accertamenti, ma per raggiungere un equilibrio sarà necessario qualche aggiustamento di questa terapia
In attesa della visita cardiologica, che è molto importante e spero farete presto, riferite subito al medico di famiglia che la pressione , seppur migliorata, si mantiene alta, in modo che possa rivedere la terapia ottenendo valori pressori più bassi e che non la espongano al rischio di problemi cardiovascolari.
Un saluto
Ora, che dopo la crisi, la pressione si mantiene su valori più alti che in passato, ha iniziato una terapia, mentre stà completando tutti gli accertamenti, ma per raggiungere un equilibrio sarà necessario qualche aggiustamento di questa terapia
In attesa della visita cardiologica, che è molto importante e spero farete presto, riferite subito al medico di famiglia che la pressione , seppur migliorata, si mantiene alta, in modo che possa rivedere la terapia ottenendo valori pressori più bassi e che non la espongano al rischio di problemi cardiovascolari.
Un saluto
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Dottoressa Anna Maria Martin
[#2]
Utente
Grazie mille dott.sa Martin per la risposta.
Confermo che prima d'ora non è stata mai trattata per l'ipertensione.
Gli esami che ha effettuato sono glicemia,colesterolo,trigliceridi,ast,alt,gammaGT,alp,azotemia,creatininemia,uricoemia,sodiemia,potassiemia,potassiuria,sodiuria,fosforemia,tsh,ft3,ft4,calcemia,ves1,pcr,emocromo,sideremia,ferritina,transferrina,ldh,urinocoltura: sono pressochè tutti nella norma.
Ha effettuato la visita cardiologica che ha evidenziato dei problemi: cardiopatia ipetensiava con rigurgito mitralico e tricuspidalico di grado lieve e ipertrofia ventricolare sinistra lieve.il cardiologo ha prescritto: zantipres 30 e zantipride una compressa a giorni alterni e lercadip tutte le sere.a breve eseguirà holter pressorio. Che ne pensa a proposito?
Secondo lei sarebbe opportuno valutare se il rialzo della pressione possa essere dovuto a ormoni(ad es. renina, adrenalina o altri) ?
Grazie tante per i chiarimenti. cordiali saluti
Confermo che prima d'ora non è stata mai trattata per l'ipertensione.
Gli esami che ha effettuato sono glicemia,colesterolo,trigliceridi,ast,alt,gammaGT,alp,azotemia,creatininemia,uricoemia,sodiemia,potassiemia,potassiuria,sodiuria,fosforemia,tsh,ft3,ft4,calcemia,ves1,pcr,emocromo,sideremia,ferritina,transferrina,ldh,urinocoltura: sono pressochè tutti nella norma.
Ha effettuato la visita cardiologica che ha evidenziato dei problemi: cardiopatia ipetensiava con rigurgito mitralico e tricuspidalico di grado lieve e ipertrofia ventricolare sinistra lieve.il cardiologo ha prescritto: zantipres 30 e zantipride una compressa a giorni alterni e lercadip tutte le sere.a breve eseguirà holter pressorio. Che ne pensa a proposito?
Secondo lei sarebbe opportuno valutare se il rialzo della pressione possa essere dovuto a ormoni(ad es. renina, adrenalina o altri) ?
Grazie tante per i chiarimenti. cordiali saluti
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Gentile utente io penso che quello che la nonna stà facendo, va benissimo, continuate così, la pressione deve mantenersi su valori controllati per non affaticare il cuore che ha già risentito dei valori fuori controllo (ipertrofia del ventricolo sn).
Gli esami sono tutti nella norma, quindi non c'e motivo di pensare ad una ipertensione nefrovascolare, ed infatti nessuno ne ha parlato. La nonna è ipertesa e basta come molte persone intorno a quella età, potrebbe anche essere probabile che nella sua famiglia ci sia una ereditarietà in tal senso.
Un saluto
Gli esami sono tutti nella norma, quindi non c'e motivo di pensare ad una ipertensione nefrovascolare, ed infatti nessuno ne ha parlato. La nonna è ipertesa e basta come molte persone intorno a quella età, potrebbe anche essere probabile che nella sua famiglia ci sia una ereditarietà in tal senso.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 25.6k visite dal 25/02/2010.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.