Dolore braccio e linfonodi
Buonasera dottore sono una ragazza di 36 anni un tre settimane fa ho notato dolore zona scapola e al tatto ho notato una pallina mobile.
Sono andata dal dottore la quale m ha fatto fare un eco.
Dall’ eco risulta linfonodi Benigni.
anche sotto l ascella e parte laterale zona scapola.
A oggi noto che il linfonodo si è sgonfiato parecchio però leggermente l ho sento ancora.
Posso stare tranquilla?
Quanto tempo c mette a scomparire?
Ogni tanto ho dei piccoli dolori al braccio mano e spalla.
Può essere correlato?
Perché nn riesco a capire da dove m parte questo linfonodo ho molta ansia.
questo m è successo dopo 14 giorni dalla terza dose del vaccino.
Potrebbe anche essere questo?
Ma è possibile che i linfonodi si siano ingrossati nella parte opposta dove ho fatto la puntura?
Grazie
Sono andata dal dottore la quale m ha fatto fare un eco.
Dall’ eco risulta linfonodi Benigni.
anche sotto l ascella e parte laterale zona scapola.
A oggi noto che il linfonodo si è sgonfiato parecchio però leggermente l ho sento ancora.
Posso stare tranquilla?
Quanto tempo c mette a scomparire?
Ogni tanto ho dei piccoli dolori al braccio mano e spalla.
Può essere correlato?
Perché nn riesco a capire da dove m parte questo linfonodo ho molta ansia.
questo m è successo dopo 14 giorni dalla terza dose del vaccino.
Potrebbe anche essere questo?
Ma è possibile che i linfonodi si siano ingrossati nella parte opposta dove ho fatto la puntura?
Grazie
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CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA:
Gentile utente,
è probabile che la sua linfoadenopatia sia dovuta alla vaccinazione anti-Covid,anche se senza conoscere la sua storia clinica,non vi è certezza!È stato provato che alcune vaccinazioni intramuscolari anti-Covid, potrebbero indurre reattività dei linfonodi ascellari omolaterali, senza che questo desti tuttavia preoccupazione! Si tratta di una ''reattività'' del suo organismo all'azione vaccinica,essendo i linfonodi (produttori di linfociti) tra i primi organi a fronteggiare gli spikes della particella virale...e tale reattività può manifestarsi,anche con l'aumento di volume di linfonodi a distanza dalla sede di inoculazione (sebbene più raramente rispetto a quelli in sede omolaterale)! Che la cosa sia probabilmente senza preoccupazione,lo dimostra l'esame ecografico dei LN stessi, che nel suo caso, si è rivelato negativo! Quanto ai piccoli dolori del braccio e spalla di cui riferisce,dubito siano da ascriversi ai linfonodi ingrossati,ma hanno certamente altra origine!Cordialmente!
Gentile utente,
è probabile che la sua linfoadenopatia sia dovuta alla vaccinazione anti-Covid,anche se senza conoscere la sua storia clinica,non vi è certezza!È stato provato che alcune vaccinazioni intramuscolari anti-Covid, potrebbero indurre reattività dei linfonodi ascellari omolaterali, senza che questo desti tuttavia preoccupazione! Si tratta di una ''reattività'' del suo organismo all'azione vaccinica,essendo i linfonodi (produttori di linfociti) tra i primi organi a fronteggiare gli spikes della particella virale...e tale reattività può manifestarsi,anche con l'aumento di volume di linfonodi a distanza dalla sede di inoculazione (sebbene più raramente rispetto a quelli in sede omolaterale)! Che la cosa sia probabilmente senza preoccupazione,lo dimostra l'esame ecografico dei LN stessi, che nel suo caso, si è rivelato negativo! Quanto ai piccoli dolori del braccio e spalla di cui riferisce,dubito siano da ascriversi ai linfonodi ingrossati,ma hanno certamente altra origine!Cordialmente!
dr. Giuseppe De Sanctis, Pescara
Specialista in Medicina Generale
Esperto in Omeopatia-Neuralterapia
Formazione in Nutrizione Clinica e Sportiva
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Buongiorno,
a volte occorrono settimane e persino mesi , prima che rientrino...senza che la cosa desti preoccupazione. Le consiglio tuttavia di monitorare la situazione, preferibilmente con l'aiuto del medico curante, senza stuzzicarli troppo però con la pressione locale,al fine di evitare di infiammarli.
a volte occorrono settimane e persino mesi , prima che rientrino...senza che la cosa desti preoccupazione. Le consiglio tuttavia di monitorare la situazione, preferibilmente con l'aiuto del medico curante, senza stuzzicarli troppo però con la pressione locale,al fine di evitare di infiammarli.
dr. Giuseppe De Sanctis, Pescara
Specialista in Medicina Generale
Esperto in Omeopatia-Neuralterapia
Formazione in Nutrizione Clinica e Sportiva
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.8k visite dal 24/03/2022.
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