Lonfonodi inguinali ingrossati
Buonasera, a inizio dicembre ho riscontrato un linfonodo inguinale ingrossati per lato, avvertivo dolore leggero ma sentivo una sorta di infiammazione che si irradiava sulle gambe.
Ero molto stanca, avevo spesso mal di testa e mi bruciavano molto glio occhi tanto da preferire di tenerli chiusi.
Ho fatto una visita ginecologica, utero tutto ok e il pap test risultava negativo a parte travce di spore da candida.
La ginecologa però mi ha consigliato di smettere la pillola (che prendo quasi senza interruzioni da una ventina d’anni).
Ora, primi di febbraio la mia situazione è questa: i noduli, soprattutto il destro sono ancora gonfi ma mi sento meno infiammata, non ho mal di testa, gli occhi non bruciano più, dovrebbe venirmi il ciclo senza pillola ma ancora nulla, mi duole il seno e a volte ho fitte al basso ventre...
Mi preoccupa il linfonodo destro e il seno sinistro... cosa potrebbe essere.
Domani farò una eco addome completa
Ero molto stanca, avevo spesso mal di testa e mi bruciavano molto glio occhi tanto da preferire di tenerli chiusi.
Ho fatto una visita ginecologica, utero tutto ok e il pap test risultava negativo a parte travce di spore da candida.
La ginecologa però mi ha consigliato di smettere la pillola (che prendo quasi senza interruzioni da una ventina d’anni).
Ora, primi di febbraio la mia situazione è questa: i noduli, soprattutto il destro sono ancora gonfi ma mi sento meno infiammata, non ho mal di testa, gli occhi non bruciano più, dovrebbe venirmi il ciclo senza pillola ma ancora nulla, mi duole il seno e a volte ho fitte al basso ventre...
Mi preoccupa il linfonodo destro e il seno sinistro... cosa potrebbe essere.
Domani farò una eco addome completa
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Gentile signora,
generalmente la presenza di linfonodi ingrossati e dolenti è indice della presenza di una situazione infettivo/infiammatoria nella zona drenata dal sistema linfatico che affluisce ai linfonodi stessi.
Nello specifico i linfonodi inguinali potrebbero essere correlati con problematiche relative agli arti inferiori o all'apparato genitale.
Nel suo caso, visto che non riferisce nulla di rilevante a carico delle gambe parrebbe più probabile pensare alla seconda ipotesi.
Tenga comunque conto che i linfonodi possono rimanere gonfi, e anche, talvolta dolenti, dopo molto tempo dalla risoluzione dell'evento acuto che li ha alterati.
La negatività del pap test è già molto rassicurante, ma forse il quadro potrebbe essere completato con una batteria di tamponi locali (uretrale,vulvare,vaginale,cervicale..) per una più approfondita valutazione della flora batterica locale.
Per quanto concerne il ritardo nel ciclo potrebbe essere correlato con la sospensione della pillolae la conseguente difficoltà delle sue ovaie, che sono state messe a riposo per molti anni, nel riprendere la loro normale funzionalità. Non ultima tale difficoltà potrbbe essere peggioratà, non me ne voglia, dall'età.
Spesso quando ci sono tali difficoltà nello sblocco del ciclo si possono presentare dolori a carico del seno, frequentemente con intensità diversa da un lato rispetto all'altro, come anche dolori pelvici testimoni dello "sforzo" che le ovaie stanno effettuando.
Naturalmente, come sempre, si tratta di considerazioni a distanza, che, se la situazione persistesse, andrebbero valutate con una nuova visita di persona presso un medico di sua fiducia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
generalmente la presenza di linfonodi ingrossati e dolenti è indice della presenza di una situazione infettivo/infiammatoria nella zona drenata dal sistema linfatico che affluisce ai linfonodi stessi.
Nello specifico i linfonodi inguinali potrebbero essere correlati con problematiche relative agli arti inferiori o all'apparato genitale.
Nel suo caso, visto che non riferisce nulla di rilevante a carico delle gambe parrebbe più probabile pensare alla seconda ipotesi.
Tenga comunque conto che i linfonodi possono rimanere gonfi, e anche, talvolta dolenti, dopo molto tempo dalla risoluzione dell'evento acuto che li ha alterati.
La negatività del pap test è già molto rassicurante, ma forse il quadro potrebbe essere completato con una batteria di tamponi locali (uretrale,vulvare,vaginale,cervicale..) per una più approfondita valutazione della flora batterica locale.
Per quanto concerne il ritardo nel ciclo potrebbe essere correlato con la sospensione della pillolae la conseguente difficoltà delle sue ovaie, che sono state messe a riposo per molti anni, nel riprendere la loro normale funzionalità. Non ultima tale difficoltà potrbbe essere peggioratà, non me ne voglia, dall'età.
Spesso quando ci sono tali difficoltà nello sblocco del ciclo si possono presentare dolori a carico del seno, frequentemente con intensità diversa da un lato rispetto all'altro, come anche dolori pelvici testimoni dello "sforzo" che le ovaie stanno effettuando.
Naturalmente, come sempre, si tratta di considerazioni a distanza, che, se la situazione persistesse, andrebbero valutate con una nuova visita di persona presso un medico di sua fiducia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 05/02/2021.
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