Numerosi problemi di salute ma nessuna soluzione

Spett.li medici, sono a chiedere qui un consiglio o un riscontro, per il mio problema, che consiste in numerosi acciacchi fisici ai quali i medici da me consultati non hanno mai saputo porre rimedio ma rimandato ad altri specialisti. Ora, stufa di sperperare tempo e denaro senza trovare beneficio e totalmente demoralizzata, chiedo un aiuto da persone che potrebbero trovare una soluzione ai miei problemi. Da sempre ho una salute cagionevole, all’età di 2 mesi ho iniziato ad avere febbri alte causate da frequentissime tonsilliti. A sei anni il pediatra ha richiesto una tonsillectomia, poi rimandata per problemi familiari. Finché a 17 anni, arrivata a fare 2 tonsilliti al mese, finalmente sono stata operata. Un’operazione abbastanza scioccante dato che nel mentre mi sono svegliata per alcuni minuti ma non mi è stato possibile farlo vedere ai chirurghi non riuscendo a muovere nessuna parte del corpo. L’anestesia, hanno detto, mi ha provocato reazioni di sensibilizzazione e dall’anno successivo ho iniziato a soffrire di molte allergie, soprattutto ai metalli, come nichel e cobalto. Sempre da piccola ho avuto numerosi problemi di dolori agli arti, soprattutto alle gambe. Mai indagati, perché sembrava fossero provocati dalle frequenti febbri alte dovute alle tonsilliti. A 19 anni sono stata ricoverata per una dermatite atopica che aveva reso il 70% del mio corpo prima pustole pruriginose e poi carne viva e piaghe. Una dermatite atopica, hanno detto, curata a cortisone e flebo anti prurito. Sono sempre stata molto stanca, mi stancavo dopo poco ma sono sempre stata vivace e vispa. Da bambina ho fatto tutte le malattie infettive tranne il morbillo per la quale sono stata vaccinata finendo con la varicella a 17 anni. Nel 2000 una successiva “botta di vita”. Ho iniziato ad avere attacchi di panico uniti a una leggera forma depressiva, causati probabilmente da un sentimento di dovere troppo forte, manie di perfezionismo e paura di perdere il controllo. Tengo a precisare che fin da piccola ho avuto alcune manie compulsive, tipo ripetere la stessa sequenza di gesti prima di fare qualcosa. Quando mi hanno portato dagli psicologi del consultorio,persone veramente poco competenti che mi hanno rovinato l’infanzia e alla fine liquidato dandomi delle pastiglie in mano (all’epoca avevo 12 anni) dicendo che dovevo prenderle per non diventare schizofrenica, le ho peggiorate, mentre da quando ho smesso di andarci tutto è migliorato, pur avendo ancora oggi piccole manie di perfezionismo, quasi tutte legate alla pulizia (quando faccio il letto tiro il lenzuolo perché non ci sia nemmeno una piega, risciacquo i piatti dopo averli tolti dalla lavastoviglie perché mi infastidisce l’idea che possa esser rimasto del detersivo, stessa cosa dopo aver lavato il pavimento o i mobili, li ripasso con acqua per togliere i residui di detersivo…., quando mi faccio la doccia devo lavarmi almeno due volte col doccia schiuma e risciacquare molto bene altrimenti non mi sento pulita….) che però mi consentono di fare una vita abbastanza normale. Tornando alla depressione, sono stata curata con Frontal 0,25 x 3 al gg e Remeron 30 (metà alla sera) per 6 mesi, e Sulamid il primo mese (sospeso perché mi provocava fuoriuscita di latte dalla ghiandola mammaria) perché gli attacchi di panico mi prendevano la gola, chiudendomela, quindi non riuscivo nemmeno ad ingoiare. Terminati i 6 mesi di trattamento stavo bene. Non si sono più ripresentati i sintomi per cui ho smesso la terapia. Ho comunque continuato a tenere con me e a prendere ogni tanto qualche goccia di Ansiolin, per sentirmi più tranquilla. A parte alcuni episodi di stanchezza, influenze di stagione e allergie da contatto, sono stata bene fino al 2006 quando nei primi 3 mesi, ho avuto dapprima una bronchite mal curata, divenendo poi broncopolmonite, curata con due cicli di antibiotico e cortisone. Nel luglio dello stesso anno, dopo essermi alzata, sentendo la gola gonfia ho schiarito con un colpo di tosse, trovandomi a sputare un cospicuo accumulo di sangue. Dopo essere stata in pronto soccorso sono stata mandata ad effettuare numerosi accertamenti, prima con una visita in otorinolaringoiatria, risultata negativa, anche se la gola era gonfia, poi con una gastroscopia, risultata anch’essa negativa. Infine sono stata mandata in radiologia per una radiografia polmonare. Da questa sono risultate due macchie scure in entrambe i polmoni, è stato chiesto un consulto ad un pneumologo che mi ha fatto eseguire una TAC dalla quale è scaturito che tali macchie erano delle vene rotte e non comportavano rischi. Mi è stato fatto un successivo ciclo cortisone-antibiotico di 2 settimane per la presenza di catarro nei bronchi. Successivamente un paio di mesi più tardi una broncoscopia con lavaggio bronchiale, risultata negativa. Mi hanno inoltre fatto una ecografia al collo trovandomi i linfonodi gonfi, ma in maniera reattiva e un nodulo alla tiroide. Lo stesso non mi è stato controllato tramite ago aspirato perché secondo il medico se fosse stato maligno era sconsigliabile spargere cellule maligne, ma tramite la funzionalità tiroidea, risultata negativa. Fino ad agosto 2007 sono stata magnificamente bene. Poi ho iniziato tutto d’un tratto a soffrire di una stanchezza acuta. Tanto da portarmi tra ottobre e novembre a faticare anche a scendere dal letto. C’è da dire che da aprile ad agosto ho “tirato” particolarmente, dormendo poco più di 3 o 4 ore a notte, lavorando in piedi (in negozio) per circa 10 ore al giorno, andando in palestra 3 volte a settimana due o tre ore alla volta ed uscendo ogni sera con gli amici fino a tardi. Pensando che la mia fosse pigrizia più che un reale problema fisico, e un momento di elevato stress, non mi sono preoccupata fino al momento in cui ho iniziato a provare dolore in alcune parti del corpo, come gambe e braccia a livello delle giunture e schiena a livello cervicale. Tanto appunto da non sentirmi più in grado di stare alzata. Ho fatto tutto il mese di ottobre e metà novembre a letto, dopo aver consultato vari medici senza aver risolto alcunché. Fino a quando si è prospettato il fantasma di una malattia chiamata fibromialgia. Intanto ho perso il lavoro in negozio. Ho trovato un lavoro come rappresentante fatto a fatica da fine novembre fino a fine gennaio 2008 , tra antibiotici ed antidolorifici dati da medici che non sapevano come aiutarmi. A metà febbraio ho scoperto di essere incinta. Ovviamente una gravidanza non cercata ma presa molto bene dal mio compagno e molto meno bene da me. E’ stata una gravidanza alquanto sofferta ma nella quale la mia stanchezza e i miei problemi fisici si sono affievoliti. A parte il conflitto emotivo e un po’ di fatica, oltre ai numerosi disturbi gastrici (vomitavo dopo ogni pasto, non riuscivo a digerire e terminavo sempre con un bicchierone di acqua tiepida e bicarbonato per sentirmi meglio), sono stata bene. Ho partorito una bella bambina ad ottobre con parto naturale in anestesia peridurale e da lì i miei problemi sono ritornati e peggiorati. Quindici giorni dopo il parto sono stata ricoverata con febbre alta, dolori e perdite di sangue di cattivo odore che duravano dal giorno del parto, per una presunta infezione, normale mi hanno detto. Sono stata una settimana in ginecologia, con due flebo di fisiologica al giorno, antibiotici che mi hanno causato una reazione allergica, aerosol di Clenil per una sinusite. Mi hanno mandato in radiologia per controllare un nodulo al seno che invece era un linfonodo ingrossato, e mi hanno mandato a casa dicendomi che probabilmente si trattava di una normale infezione post parto ma gli esami erano buoni. Ho passato i primi tre mesi dopo la gravidanza quasi sempre a letto, stanca. I dolori alle giunture sono aumentati, li tengo a bada con Tachidol. Continuo ad avere problemi di stomaco, mi hanno detto che ho il reflusso gastrico e forse un’ernia iatale, ma sarà da verificare, comunque dopo ogni pasto, dopo aver più volte sentito un bruciore forte e una sensazione di svenimento, oltre alla continua pesantezza alla bocca dello stomaco, prendo una bustina di Geffer, e sto un po’ meglio. Mi hanno aiutato anche a ridurre leggermente la stitichezza. Ho sempre catarro, soprattutto il mattino, e mi sveglio ogni giorno con la sensazione di qualcosa in gola. Da qualche tempo ho anche spesso mal di testa e dolori cervicali, linfonodi del collo gonfi, la vista mi si stanca subito. Dormo poco, e non perché la bambina non dorme, anzi, perché io non ho sonno, e quando dormo, dormo male, mi sveglio stanca, frastornata e dolorante. La sera ho spesso qualche linea di febbre. Ho dolori al basso ventre, i punti dati dopo il parto erano stretti e hanno suturato anche parte delle grandi labbra, provocandomi ora fastidio, prurito e dolore, Ho crosticine tutt’attorno le grandi labbra e l’ano, sopra la vescica se premo provo dolore e quando cerco di fare gli esercizi post parto per il perineo non riesco, mi sembra di avere “qualcosa” che provoca crampi e dolore. Impossibili i rapporti sessuali, alcune volte fastidio ad urinare. Ma la visita post parto è a fine aprile… Sono particolarmente giù della mia, tanto che il mio medico mi ha mandato dallo psichiatra. Motivo per il quale mi sono ulteriormente demoralizzata, dato che sembra si dia più importanza al fattore psicologico che fisico,che i miei dolori alle gambe, o alle braccia, che mi fanno piangere e che non mi permettono di avere una vita normale, di alzare un peso in più o di fare le scale senza provare fatica e dolore, siano meno importanti. Non sono più in grado di fare niente, e il mio compagno per non farmi stancare si sovraccarica di lavoro.
Da sola mi sono accorta che i miei esami del sangue sono, da un paio d’anni, sempre con alcuni valori non nella norma, e sono sempre gli stessi, come i leucociti leggermente inferiori, eritrociti, C4 ed altri che ora non ho sottomano. Quando l’ho fatto presente al medico mi ha detto che può accadere. Si è parlato nuovamente di fibromialgia, e sono nuovamente al punto di partenza dato che non riesco a trovare un valido aiuto ed un riscontro in merito a questa malattia che ognuno dei medici consultati ha una sua teoria. Mi chiedo e chiedo a voi medici ora, se tutto questo può essere causato da questa malattia, o se c’è qualcosa di più profondo. Tendo a precisare che sono leggermente ipocondriaca e tendo a preoccuparmi al minimo sintomo, fatto sta’ che ora questi sintomi non sono più ampliati dalla mia mente ma stanno diventando un vero e proprio handicap per una vita normale per me e per la mia famiglia. Se qualcuno può aiutarmi in qualche modo ne sarei grata.
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79
Cara Signora,
leggendo attentamente la sua storia clinica emergono numerosi spunti di riflessione clinica e terapeutica impossibili da trattare in questo contesto.
Mi permetto di suggerirle un link dove potrà trovare degli approfondimenti interessanti e chiarificatori sulla sindrome da stanchezza cronica e rimandi sulla fibromialgia.
http://www.cfsitalia.it/

Cordialmente.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

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Utente
Utente
La ringrazio molto per lo spunto.
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