Linfonodo sottomandibolare ingrossato

Egregi dottori, da circa 11 giorni vivo nell'ansia a causa di un linfonodo sottomandibolare improvvisamente ingrossato (a occhio direi che il diametro si aggira intorno ai 2 cm).
Inizialmente era dolente, dopo circa 6 giorni il dolore si è andato ad affievolire.
Non ho avuto febbre, né mal di gola o altri sintomi influenzali, a parte ipersensibilità della pelle e cefalea nelle ore serali.

Il mio medico di base mi ha prescritto una terapia antibiotica (Neoduplamox) e antinfiammatoria (Fortilase).


Il punto è che il dolore al linfonodo è passato (mi dà giusto qualche fitta ogni tanto), ma le dimensioni sono rimaste le stesse, dopo 5 giorni di antibiotico.
Al tatto risulta un po' duro, vagamente rotondeggiante e... non capisco se è mobile oppure no, in quanto se provo a spingerlo di lato sembrerebbe non muoversi, se lo spingo in dentro invece sì.

Un sintomo che non mi sta lasciando tregua da circa 15 giorni, è uno strano mal di testa mattutino.
"Strano" perché, sebbene io soffra di mal di testa da diversi anni (sia quando cambia tempo, sia a causa di irrigidimento dei muscoli trapezi), non mi era mai capitato di sperimentarlo per 15 mattine consecutive.

Secondo Voi, egregi dottori, potrebbe questa cefalea essere causata dall'ansia che sto provando in questi giorni (o essere un problema a sé)?

Inoltre, un linfonodo reattivo per cause infettive/infiammatorie, potrebbe presentare comunque, al tatto, le caratteristiche da me descritte e rimanere gonfio anche dopo la terapia antibiotica?

Sono molto preoccupata, non riesco a pensare ad altro.


Vi ringrazio molto
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile ragazza,
a distanza e' impossibile valutare correttamente la natura di un linfonodo, non mi e' possibile quindi darle un' opinione precisa in tal senso.
Tenga comunque conto che I linfonodi infiammati tendono a rimanere gonfi anche per svariate settimane dopo una terapia antibiotica.
Pertanto il persistere dell' ingrossamento non e' indice di un fallimento o una inadeguatezza del farmaco.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
Utente
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Grazie della gentile risposta, dr. Biondani.
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