Pallina sul collo
Gentili Dottori,
premetto che sono una 24enne in "cura" presso una psicoterapeuta cognitivo comportamentale per la gestione della mia ipocondria, per cui spero mi perdonerete per il linguaggio poco tecnico e sicuramente impreciso.
Ho deciso di chiedere questo consulto poichè il periodo non è dei migliori per disturbare un medico circa la mia preoccupazione: ormai un mese fa ho avuto una ricaduta di influenza - non coronavirus!.
Parlo di ricaduta poichè ero stata davvero molto male in dicembre, ho avuto una bronchite ed una tonsillite che mi sono perdurate dal periodo di Natale sino a metà gennaio (parlo degli strascichi), ma senza febbre.
Ho avuto tosse molto forte, mal di gola, stanchezza e dolore alle ossa.
Dopo la cura sono stata complessivamente male a tratti, complice uno stile di vita abbastanza stressante e colpi di freddo ripetuti poichè, dopo il lavoro, vado in piscina ed esco tardi, quando fa freddo (questo ovviamente prima della quarantena).
A metà febbraio, dopo un weekend fuori con le amiche nel quale ho preso parecchio freddo, ho avuto la ricaduta di influenza insieme ad un dolore all'orecchio destro dovuto, presumibilmente, ad una infezione dopo che avevo fatto il buco (il fastidio era localizzato al buco ed è aumentato quando ho cambiato l'orecchino della farmacia).
Il medico mi ha prescritto aerosol antibiotico e dopo una settimana sono stata bene.
A fine cura, in modo del tutto casuale, mi sono toccata il collo e ho sentito una piccola pallina: non ho dolore al tatto, la sento di consistenza non dura, a tratti mobile, localizzata a metà del collo, nè avanti nè verso la nuca, ma esattamente al centro.
Non ho dolori di sorta, tranne dolori cervicali (soffro di inversione della lordosi cervicale) che ho molto spesso indipendentemente da malattie.
Mio padre, che è chirurgo dentista, mi ha palpato questa pallina e sostiene sia un linfonodo derivante da questa influenza, e che probabilmente i linfonodi in quella regione mi si sono sempre gonfiati ma che non me ne sono mai accorta.
Questo avveniva circa a fine febbraio, poi ad oggi la pallina permane.
È il caso che mi preoccupi?
Leggendo su internet - è un vizio della mia ipocondria - leggo drammi di ogni genere, da HIV, a linfomi, a qualsiasi cosa.
Per cui volevo chiedere un consiglio relativamente all'iter diagnostico necessario per comprendere di cosa si tratti e se debba essere iniziato con urgenza.
Per completezza, aggiungo che mio zio, chirurgo vascolare, mi ha anche detto che talora può accadere che i linfonodi possano permanere gonfi per lunghi periodi anche senza alcuna patologia sottostante, come strascico, ma il mio lato ipocondriaco prende spesso il sopravvento.
Spero di essere stata esaustiva e attendo un vostro cordiale riscontro.
premetto che sono una 24enne in "cura" presso una psicoterapeuta cognitivo comportamentale per la gestione della mia ipocondria, per cui spero mi perdonerete per il linguaggio poco tecnico e sicuramente impreciso.
Ho deciso di chiedere questo consulto poichè il periodo non è dei migliori per disturbare un medico circa la mia preoccupazione: ormai un mese fa ho avuto una ricaduta di influenza - non coronavirus!.
Parlo di ricaduta poichè ero stata davvero molto male in dicembre, ho avuto una bronchite ed una tonsillite che mi sono perdurate dal periodo di Natale sino a metà gennaio (parlo degli strascichi), ma senza febbre.
Ho avuto tosse molto forte, mal di gola, stanchezza e dolore alle ossa.
Dopo la cura sono stata complessivamente male a tratti, complice uno stile di vita abbastanza stressante e colpi di freddo ripetuti poichè, dopo il lavoro, vado in piscina ed esco tardi, quando fa freddo (questo ovviamente prima della quarantena).
A metà febbraio, dopo un weekend fuori con le amiche nel quale ho preso parecchio freddo, ho avuto la ricaduta di influenza insieme ad un dolore all'orecchio destro dovuto, presumibilmente, ad una infezione dopo che avevo fatto il buco (il fastidio era localizzato al buco ed è aumentato quando ho cambiato l'orecchino della farmacia).
Il medico mi ha prescritto aerosol antibiotico e dopo una settimana sono stata bene.
A fine cura, in modo del tutto casuale, mi sono toccata il collo e ho sentito una piccola pallina: non ho dolore al tatto, la sento di consistenza non dura, a tratti mobile, localizzata a metà del collo, nè avanti nè verso la nuca, ma esattamente al centro.
Non ho dolori di sorta, tranne dolori cervicali (soffro di inversione della lordosi cervicale) che ho molto spesso indipendentemente da malattie.
Mio padre, che è chirurgo dentista, mi ha palpato questa pallina e sostiene sia un linfonodo derivante da questa influenza, e che probabilmente i linfonodi in quella regione mi si sono sempre gonfiati ma che non me ne sono mai accorta.
Questo avveniva circa a fine febbraio, poi ad oggi la pallina permane.
È il caso che mi preoccupi?
Leggendo su internet - è un vizio della mia ipocondria - leggo drammi di ogni genere, da HIV, a linfomi, a qualsiasi cosa.
Per cui volevo chiedere un consiglio relativamente all'iter diagnostico necessario per comprendere di cosa si tratti e se debba essere iniziato con urgenza.
Per completezza, aggiungo che mio zio, chirurgo vascolare, mi ha anche detto che talora può accadere che i linfonodi possano permanere gonfi per lunghi periodi anche senza alcuna patologia sottostante, come strascico, ma il mio lato ipocondriaco prende spesso il sopravvento.
Spero di essere stata esaustiva e attendo un vostro cordiale riscontro.
[#1]
Gentile ragazza,
in considerazione della storia clinica che lei riporta e dei pareri professionali dei colleghi a lei vicini, che hanno constatato di persona le caratteristiche del piccolo nodulo, direi che sia corretto attenersi ai pareri dei suoi esperti famigliari.
Con tutti I limiti di un consulto a distanza mi permetto di concordare con il papa' e lo zio.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
in considerazione della storia clinica che lei riporta e dei pareri professionali dei colleghi a lei vicini, che hanno constatato di persona le caratteristiche del piccolo nodulo, direi che sia corretto attenersi ai pareri dei suoi esperti famigliari.
Con tutti I limiti di un consulto a distanza mi permetto di concordare con il papa' e lo zio.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.1k visite dal 03/04/2020.
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