Ulcere spontanee ai pollici
Buon giorno, e grazie per il prezioso servizio che fornite.
PROBLEMA:
Da un paio d'anni, forse tre, durante la stagione fredda mi si aprono spontaneamente sui pollici delle profonde fessurazioni dolorose, tali da condizionare la qualità della vita: non riesco ad allacciare da solo bottoni, stringhe, e giro costantemente con i pollici incerottati.
In buona sostanza, con un'ispessimento ed indurimento della pelle nella regione apicale dei pollici, in assenza d'unghia incarnita, si producono dei tagli che partono dal termine dei margini unguali laterali e vanno diritti per alcuni millimetri verso l'apice del dito. Si chiudono difficoltosamente con uso di cerotti e pomate cicratizzanti, e subito se ne aprono altri a rotazione casuale, sempre ed unicamente nelle stesse posizioni, e solo su di essi .
Il mio medico di base non ha saputo identificarne la causa, ed il mio diabetologo ha escluso che esso possa ascriversi al diabete di cui soffro.
ANAMNESI:
Ho 58 anni, sono maschio, bianco, di etnia italiana, misuro 173 cm, peso 84 Kg, sono dislipidico con valori modicamente elevati dei trigliceridi e del colesterolo, assumo una dieta variata, consumo vino moderatamente ai pasti, esercito moderata attività fisica.
-Malattia reumatica all'età di 3 aa con instaurazione di soffio mitralico, curata con tonsillectomia e salicilati. Remissione nell'adolescenza;
-Epatite B a 22aa, sempre monitorata ma non curata, con recente spontanea sieroconversione e negativizzazione dell'HBsAg;
-Esofagite cronica severa ulcerosa dall'tà di c.a. 25 aa, ben controllata;
-Ipertensione arteriosa di tipo essenziale dall'età di 30 aa, ben controllata;
-Diabete mellito di tipo II dall'età di c.a 40 aa, non perfettamente controllato (Emoglobina glicosilata tre 7,2 e 7,6);
-Steatosi epatica NASH)dall'età di circa 43/44 aa, in lenta e costante evoluzione, ora di grado medio-elevato.Recente presenza di pseudo polipi coleterinici adesi alle pareti della fellea;
-Colon irritabile dall'età di circa 55 aa, sempre monitorato ma non curato, con periodi di remissione e recrudescenza con malassorbimento;
-Nefropatia diabetica iniziale (saltuaria positività microalbum.)
TERAPIA IN ATTO:
Amaryl (glimepiride 2 mg.) 1 cp./die
Norvasc 5 (amlodipina) 1 cp. + 1/2 /die
Blopresid 16/12,5 (candesartan cilexetil + idroclorotiazide) 1 cp. + 1/2 /die
Pariet 20 (rabprazolo sodico) 1 cp. /die
Tenormin 50 (atenololo) 1 cp. /die
Metformina 1000 2 cp. + 1/2 /die
QUESITO:
Desidererei un'opinione medica sulle cause possibili e sui rimedi adottabili, ma soprattutto un'indicazione sullo specialista a cui rivolgermi per una valutazione approfondita.
Grazie per la cortesia
PROBLEMA:
Da un paio d'anni, forse tre, durante la stagione fredda mi si aprono spontaneamente sui pollici delle profonde fessurazioni dolorose, tali da condizionare la qualità della vita: non riesco ad allacciare da solo bottoni, stringhe, e giro costantemente con i pollici incerottati.
In buona sostanza, con un'ispessimento ed indurimento della pelle nella regione apicale dei pollici, in assenza d'unghia incarnita, si producono dei tagli che partono dal termine dei margini unguali laterali e vanno diritti per alcuni millimetri verso l'apice del dito. Si chiudono difficoltosamente con uso di cerotti e pomate cicratizzanti, e subito se ne aprono altri a rotazione casuale, sempre ed unicamente nelle stesse posizioni, e solo su di essi .
Il mio medico di base non ha saputo identificarne la causa, ed il mio diabetologo ha escluso che esso possa ascriversi al diabete di cui soffro.
ANAMNESI:
Ho 58 anni, sono maschio, bianco, di etnia italiana, misuro 173 cm, peso 84 Kg, sono dislipidico con valori modicamente elevati dei trigliceridi e del colesterolo, assumo una dieta variata, consumo vino moderatamente ai pasti, esercito moderata attività fisica.
-Malattia reumatica all'età di 3 aa con instaurazione di soffio mitralico, curata con tonsillectomia e salicilati. Remissione nell'adolescenza;
-Epatite B a 22aa, sempre monitorata ma non curata, con recente spontanea sieroconversione e negativizzazione dell'HBsAg;
-Esofagite cronica severa ulcerosa dall'tà di c.a. 25 aa, ben controllata;
-Ipertensione arteriosa di tipo essenziale dall'età di 30 aa, ben controllata;
-Diabete mellito di tipo II dall'età di c.a 40 aa, non perfettamente controllato (Emoglobina glicosilata tre 7,2 e 7,6);
-Steatosi epatica NASH)dall'età di circa 43/44 aa, in lenta e costante evoluzione, ora di grado medio-elevato.Recente presenza di pseudo polipi coleterinici adesi alle pareti della fellea;
-Colon irritabile dall'età di circa 55 aa, sempre monitorato ma non curato, con periodi di remissione e recrudescenza con malassorbimento;
-Nefropatia diabetica iniziale (saltuaria positività microalbum.)
TERAPIA IN ATTO:
Amaryl (glimepiride 2 mg.) 1 cp./die
Norvasc 5 (amlodipina) 1 cp. + 1/2 /die
Blopresid 16/12,5 (candesartan cilexetil + idroclorotiazide) 1 cp. + 1/2 /die
Pariet 20 (rabprazolo sodico) 1 cp. /die
Tenormin 50 (atenololo) 1 cp. /die
Metformina 1000 2 cp. + 1/2 /die
QUESITO:
Desidererei un'opinione medica sulle cause possibili e sui rimedi adottabili, ma soprattutto un'indicazione sullo specialista a cui rivolgermi per una valutazione approfondita.
Grazie per la cortesia
[#1]
Gentile Utente,
considerato il grado di limitazione e di sofferenza che queste lesioni le comportano sarebbe indicata una visita dermatologica.
A monte del suo problema possono esserci numerose cause (reazioni da contatto, metalli pesanti, squilibri vitaminici, stress,...) che lo specialista avrà la cura di esaminare.
Cordiali saluti.
considerato il grado di limitazione e di sofferenza che queste lesioni le comportano sarebbe indicata una visita dermatologica.
A monte del suo problema possono esserci numerose cause (reazioni da contatto, metalli pesanti, squilibri vitaminici, stress,...) che lo specialista avrà la cura di esaminare.
Cordiali saluti.
Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com
[#2]
Utente
Grazie per la Sua risposta e per la celerità. Anch'io avevo pensato ad un dermatologo, ma non ero certo che questa competenza specialistica fosse quella elettiva nel mio caso, dato che sicuramente il problema non è insito nella pelle, come dice anche il mio medico di base, che è incerto sulle cause e quindi temporeggia aspettando ulteriori sviluppi. Mah, è vero che gliel'ho detto da poco, ma il problema per me è ormai annoso. Non posso più aspettare, quindi seguirò il Suo consiglio. Se è di Suo interesse, Le farò sapere gli sviluppi. Buona giornata.
L.B.
L.B.
[#3]
Concordo ampiamente sul fatto che la pelle possa rappresentare il punto in cui si manifesta un disturbo di competenza internistica; ciò non toglie che il dermatologo può fare il percorso diagnostico a ritroso.
Sarò lieto di conoscere l'evoluzione.
Cordialmente.
Sarò lieto di conoscere l'evoluzione.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.4k visite dal 18/03/2009.
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