Lieve dolore ai reni, lati dell'addome gonfi
Cari dottori, mi chiamo Alessandro e ho 27 anni.
Da circa 5-6 giorni ho un lieve dolore, si potrebbe definire un fastidio, sulla schiena poco più giù dei reni e da circa due giorni sento entrambi i lati dell'addome stranamente gonfi, specialmente sul lato sinistro.
Il dolore non aumenta quando effettuo movimenti come una torsione del busto, il che mi porta a escludere che si tratti di dolori muscolari. Il fastidio è continuo, ma sembra che in posizione supina si attenui.
E' come avere un mal di schiena dovuto alla fatica e alla posizione scomoda ma proviene dall'interno ed è come se sentissi "qualcosa" che preme all'interno e che cerca di uscire.
Vado di corpo nella norma, e anche per quanto riguarda le urine sembra tutto a posto. Non ho altri sintomi, se non fosse che ogni tanto sento lievi sensazioni di dolore all'interno del petto, ma credo sia tutta suggestione dovuta anche al fatto che sono un fumatore.
Dimenticavo, ho sofferto degli stessi sintomi all'incirca un mese fa per 2-3 giorni ma essendo influenzato non ci avevo fatto molto caso, scambiandoli per normali dolori influenzali.
Lunedì andrò dal mio medico ma fino a quel momento non mi sento tranquillo, sto effettuando ricerche su ricerche su internet.
So che a distanza non è possibile fare diagnosi, ma vorrei sapere se ci sono patologie gravi che hanno questi sintomi. I calcoli renali non dovrebbero procurare un dolore molto intenso? Così come altre patologie a carico del rene?
Grazie
Distinti saluti
Da circa 5-6 giorni ho un lieve dolore, si potrebbe definire un fastidio, sulla schiena poco più giù dei reni e da circa due giorni sento entrambi i lati dell'addome stranamente gonfi, specialmente sul lato sinistro.
Il dolore non aumenta quando effettuo movimenti come una torsione del busto, il che mi porta a escludere che si tratti di dolori muscolari. Il fastidio è continuo, ma sembra che in posizione supina si attenui.
E' come avere un mal di schiena dovuto alla fatica e alla posizione scomoda ma proviene dall'interno ed è come se sentissi "qualcosa" che preme all'interno e che cerca di uscire.
Vado di corpo nella norma, e anche per quanto riguarda le urine sembra tutto a posto. Non ho altri sintomi, se non fosse che ogni tanto sento lievi sensazioni di dolore all'interno del petto, ma credo sia tutta suggestione dovuta anche al fatto che sono un fumatore.
Dimenticavo, ho sofferto degli stessi sintomi all'incirca un mese fa per 2-3 giorni ma essendo influenzato non ci avevo fatto molto caso, scambiandoli per normali dolori influenzali.
Lunedì andrò dal mio medico ma fino a quel momento non mi sento tranquillo, sto effettuando ricerche su ricerche su internet.
So che a distanza non è possibile fare diagnosi, ma vorrei sapere se ci sono patologie gravi che hanno questi sintomi. I calcoli renali non dovrebbero procurare un dolore molto intenso? Così come altre patologie a carico del rene?
Grazie
Distinti saluti
[#1]
Salve, leggendo anche la sua precedente richiesta mi sembrerebbe un dolore all'altezza dei reni (non AI reni) che sembra avere un'origine muscolotensiva.
Lei non ha la scoliosi o altre deformità del rachide?
Lei non ha la scoliosi o altre deformità del rachide?
Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com
[#2]
Ex utente
Grazie Dr. Ventre per la sua risposta.
Non soffro di scoliosi nè di alcuna deformità del rachide.
Negli ultimi anni però conduco una vita molto più sedentaria, sia a causa del lavoro, sia a causa dello studio, quindi passo molto tempo seduto. Fino ai 21-22 anni invece svolgevo attività fisica regolare. Questo però, se ha influito sul tono della mia ormai scarna muscolatura, non ha influito invece sul mio peso che si mantiene stabile sui 60 kg.
A dicembre avevo deciso di iscrivermi in palestra, a gennaio però ho dovuto interrompere a causa dell'influenza e ora a causa di questi fastidi.
Vorrei aggiungere che sono sempre stato un soggetto piuttosto ansioso, e che negli ultimi mesi tale stato emotivo è peggiorato a causa di una relazione finita, e senza dilungarmi troppo tutto ciò è sfociato in depressione da cui faccio fatica a riprendermi.
Da bambino inoltre soffrivo di ernia inguinale, poi con gli anni tale disturbo non si è più presentato. Le due cose possono essere correlate nonostante siano passati tanti anni?
Un'origine muscolotensiva del disturbo potrebbe giustificare anche il gonfiore sul lato addominale, soprattutto il sinistro?
Scusatemi se non riesco a spiegarmi bene, ma non ho molta dimestichezza con la terminologia medica.
Grazie
Distinti saluti.
Non soffro di scoliosi nè di alcuna deformità del rachide.
Negli ultimi anni però conduco una vita molto più sedentaria, sia a causa del lavoro, sia a causa dello studio, quindi passo molto tempo seduto. Fino ai 21-22 anni invece svolgevo attività fisica regolare. Questo però, se ha influito sul tono della mia ormai scarna muscolatura, non ha influito invece sul mio peso che si mantiene stabile sui 60 kg.
A dicembre avevo deciso di iscrivermi in palestra, a gennaio però ho dovuto interrompere a causa dell'influenza e ora a causa di questi fastidi.
Vorrei aggiungere che sono sempre stato un soggetto piuttosto ansioso, e che negli ultimi mesi tale stato emotivo è peggiorato a causa di una relazione finita, e senza dilungarmi troppo tutto ciò è sfociato in depressione da cui faccio fatica a riprendermi.
Da bambino inoltre soffrivo di ernia inguinale, poi con gli anni tale disturbo non si è più presentato. Le due cose possono essere correlate nonostante siano passati tanti anni?
Un'origine muscolotensiva del disturbo potrebbe giustificare anche il gonfiore sul lato addominale, soprattutto il sinistro?
Scusatemi se non riesco a spiegarmi bene, ma non ho molta dimestichezza con la terminologia medica.
Grazie
Distinti saluti.
[#3]
allora...
sospettavo una componente quanto meno ansiosa ma attendevo che fosse lei a comunicarlo liberamente.
E' semplice attribuire alle sindromi ansioso-depressive ogni malanno, soprattutto doloroso, con il termine di "somatizzazione ansiosa".
Direi che se fa un Rx alla colonna vertebrale per confermare il fisiologico decorso delle vertebre allora potremmo (meglio di me il suo medico di base) concentrarci sugli aspetti della sindrome ansioso-depressiva.
sospettavo una componente quanto meno ansiosa ma attendevo che fosse lei a comunicarlo liberamente.
E' semplice attribuire alle sindromi ansioso-depressive ogni malanno, soprattutto doloroso, con il termine di "somatizzazione ansiosa".
Direi che se fa un Rx alla colonna vertebrale per confermare il fisiologico decorso delle vertebre allora potremmo (meglio di me il suo medico di base) concentrarci sugli aspetti della sindrome ansioso-depressiva.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 35.9k visite dal 06/02/2009.
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