Esami fuori dai valori di riferimento e difficoltà ad alzarsi dal letto

Buongiorno, sono sono una moglie e mamma giovanissima.
Vi scrivo in merito a mio marito,un ragazzo di 20 anni.
Venerdì scorso lui ha effettuato degli esami tra cui emocromo e proteina C.
Le riporto di seguito i valori, con gli asterischi, come nell'esito, indicanti i valori fuori da quelli di riferimento:

Globuli bianchi 7,7 x10^9/L
Globuli rossi *6,00 x10^12/L
Emoglobina *116 g/L
Rbc volume medio *61,7 fL
Ematocrito *0,37 L/L
Hb globulare media *19,3 pg
Conc. Hb glob.media 314 g/L
indice distrib. Rbc *17,2 per cento
Piastrine 254 x10^9/L

P- proteina C reattiva *0,86 mg/dL

Oggi dovevamo andare dal medico di base per portarle gli esiti ma come ogni mattina è stato impossibile svegliarlo poiché si mette seduto sul letto ma poco dopo ritorna sul cucino. Quando gli ho fatto presente di alzarsi perché la dottoressa avrebbe chiuso l'ambulatorio poco dopo, lui mi ha letteralmente mandata a quel paese (cosa che poi quando si sveglierà completamente nemmeno ricorderà ) Alle 13:00 è ancora a letto e non c'è verso di farlo alzare dal letto ormai non più per andare dalla dottoressa ma quantomeno per iniziare la giornata.
Abbiamo un bambino di tre mesi fortemente voluto che però ha bisogno anche del papà eppure così lui si perde ogni progresso di suo figlio dal momento che al pomeriggio lui è sempre occupato per lavoro e la mattina la passa a letto.
La situazione sta diventando insostenibile perché nostro figlio sente sempre me che dico a mio marito di alzarsi e per questo ci litigo, ma non voglio dargli l'idea che io sia il capo, vorrei che capisse che io e suo papà siamo alla pari.
Ammetto però di essere abbastanza preoccupata sia per i valori fuori dalla norma che per il fatto che sia ogni mattina a letto fino a dopo l'ora di pranzo e oltretutto che sia così complicato e a volte impossibile svegliarlo.
Secondo Lei questo problema del letto è i valori possono essere correlati? Come potrei comportarmi con mio marito dal momento che ogni volta rimanda l'appuntamento con il medico di base?
La ringrazio in anticipo per la risposta che darà
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
I valori farebbero pensare ad una microcitemia (cosa che dovrebbe essere già nota dagli esami che si fanno prima di concepire un figlio).
In ogni caso l'anemia è modesta e non giustifica il non alzarsi dal letto!
Sembrerebbe più un problema psicologico.
Di più, a distanza e senza visita, non si può dire!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
Si lui in effetti è anemico fin da bambino quindi quando abbiamo concepito sapevamo del "problema" ma avevo paura che stavolta ci fosse qualcosa di più grave e lui non volendo andare dalla dottoressa mi faceva tenere il dubbio. In ogni caso io non sono anemica ma può essere che anche mio figlio lo sia? Eventualmente potrei prevenire in qualche modo, ad esempio con l'alimentazione tra qualche mese? Sono dubbi che ho da poco e ogni volta mi dimentico di chiedere al pediatra e al mio medico di base. Se cortesemente può risolvere il mio dubbio,la ringrazio
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
La microcitemia è genetica e se viene trasmessa non si può ore venire con l'alimentazione.
Può, sentendo il pediatra, fare un emocromo a suo figlio.
Per suo marito, iniziate un cammino psicologico.
[#4]
Utente
Utente
Mio figlio ha fatto lo screening neonatale che è ormai obbligatorio, eventualmente può risultare anche da lì oppure serve proprio qualcosa di specifico?
Questa forma di cui parla Lei è pericolosa o mortale per un neonato ? E un'ultima domanda, nel caso di mio figlio, se si riscontrasse lo stesso problema di mio marito con qualche farmaco può guarire oppure avrà sempre questa malattia (se così si può chiamare)?
Mi scusi se le faccio ancora domande ma è per sapere con quale urgenza muovermi
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
1) lo screening è sufficiente
2) non parlo di nessuna forma particolare
3) una malattia genetica non si cura con i farmaci.
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Utente
Utente
Ci hanno detto che entro una ventina di giorni in caso di positivitá dello screening ci avrebbero chiamati. Lui lo screening lo ha fatto al secondo giorno di vita se non sbaglio e adesso ha tre mesi. Noi in tutgo questo tempo non abbiamo ricevuto alcuna telefonata , quindi vuol dire che lui non ha questa malattia, giusto?