Proteine totali 85.0 valori di riferimento 60.0 - 80.0

Come consigliato dal dott. Moschini ho eseguito i seguenti esami:
Linfociti T ( CD3) 56.8 - valori di riferimento 72.0 - 92.0
Anticorpi IgG anti - EBV (VCA) 451.0 valori di riferimento < 20 anticorpi non rilevabili > 20 presenza di anticorpi
Anticorpi IgM anti - EBV (VCA) 41.1 valori di riferimento: < 20 anticorpi non rilevabili
> = 20 - < 40 dubbio o debole reattività
> 40 presenza di anticorpi, infezione recente o in atto
proteine totali 85.0 valori di riferimento 60.0 - 80.0
rapporto albumina/globuline 1.11 valori di riferimento 1.30 - 2.00
albumina 52.5 valori di riferimento 55.8 - 66.1
gamma globuline 23.2 valori di riferimento 11.1 - 18.8
immunoglobuline G 17.12 valori di riferimento 8.40 - 16.00
immunoglobuline A 6.67 valori di riferimento 0.80 - 4.50
ves 18 valori di riferimento 2 - 15
test mononucleosi negativo
Di quale patologia si tratta?
saluti
[#1]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Non sono esattamente quelli che avevo richiesto, manca completamente HLA di classe I e II che è il più importante, comunque, analizziamoli,
test mononucleosi negativo, non è assolutamente attendibile.
IgG anti - EBV (VCA) 451.0, ha avuto una infezione da Epstein-Barr,
IgM anti - EBV (VCA) 41.1 il virus è ancora presente,
Mancano: EBNA-IgG, EBNA-IGM, EA-IGM. Anche questi importanti.
proteine totali 85.0, rapporto albumina/globuline 1.11, albumina 52.5, gamma globuline 23.2, immunoglobuline A 6.67, esiste una alterazione delle proteine.
Linfociti T ( CD3) 56.8 – diminuiti, ma mancano gli altri, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25, questi importantissimi per decidere la diagnosi, che necessita di un approfondimento. In studio ho esami strumentali che mi aiutano nel ragionamento diagnostico, così a distanza, non è facile. Cerco di spiegarle cosa sta succedendo, il virus di Epstein-Barr, EBV, come descritto in letteratura internazionale, è molto fetente. Purtroppo molto trascurato e sottovalutato. Ha la possibilità, dopo un primo incontro, nonostante la produzione di anticorpi, di permanere nell’organismo, eludere il sistema immunitario, producendo proteine appropriate, qui cominciare a produrre, nei soggetti HLA predisposti, pasticci, tiroiditi, sindrome da stanchezza cronica, ed altri guai maggiori. Che è sempre bene analizzare. Appena si scopre la sua presenza, vanno eseguiti immediatamente esami specifici per identificarlo, monitorizzarlo, seguire il suo allontanamento dall’organismo, stabilire una terapia appropriata, dopo aver identificato il genoma, somministrarlo opportunamente diluito, insieme ad altri farmaci adeguati alla sintomatologia presentata dalla persona, quindi personalizzati. Tutto questo a scopo preventivo, tralasciare non è assolutamente opportuno.
Mi mandi pure una posta elettronica, per maggiori chiarimenti che ritenga opportuni.
Saluti albero3691@alice.it


[#2]
Utente
Utente
elenco gli altri esami cd4 39.2
cd5 70.2
cd8 29.3
cd19 10.5
cd20 11.9
cd16 18.8
cd56 19.5
cd23 7.5
cd25 20.3
HLA B 27 negativo.
L'alterazione delle proteine è correlata con il virus? A quale terapia devo sottopormi? Grazie saluti
[#3]
Utente
Utente
la patologia è contagiosa? poichè ho due bambini piccoli devo adottare qualche precauzione particolare?
[#4]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
L’HLA B27, serve a poco, solo in caso di spondilite anchilosante ed altre patologie che interessano le articolazioni, poichè riconosce come innesco infettivo la Yersinia, ma qui il caso è diverso, fare gli esami a pezzetti, non mi sembra necessario. Per fortuna, non ci sono alterazioni significative delle altre tipizzazioni linfocitarie, solo lievi aumenti, che indicano un iniziale interessamento del sistema linfocitario. Il virus di Eptein-Barr attacca specificatamente i linfociti, pertanto può determinare un aumento dei medesimi. . Le proteine alterate, sono in relazione alla presenza del virus che sta combinando pastici, bisogna somministrare il genoma opportunamente calcolato e diluito, insieme a farmaci omeopatici che incidano sulla malattia iniziale, la mononucleosi, così a distanza non è facile, la medicina biologica ha bisogno di una attenta analisi della persona, della sua composizione corporea, di montorizzare il virus, o altri virus che possono essere entrati, altri esami che si possono seguire in studio. Può essere contagiosa nella stessa misura dell’influenza. Saluti
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