Sella vuota

Buon giorno.
Mia moglie (di 43 anni di età), nella nottata fra il 12 e il 13 settembre u.s., ha avuto due episodi di probabili crisi epilettiche per le quali le è stata prescritta l'assunzione di "Keppra 500 mg" (1 cps per due volte al dì). Mercoledì, 27 settembre u.s., a completamento del percorso diagnostico, è stata sottoposta a RMN encefalo dalla quale è stato riscontrato "Quadro della sella turcica parzialmente vuota". Cosa vuol dire? Quali sono le cause? Può essere stata causata dagli episodi di sospetta epilessia?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
la sindrome della "sella vuota parziale" nel caso di sua moglie può considerarsi un reperto occasionale nel corso di una RM encefalica eseguita per le "probabili" crisi epilettiche.
Spero che la RM sia stata eseguita prima e dopo somministrazione del mdc.
Sottolineando che non si può giudicare una RM dal solo referto me che la stessa va vista, e questo per me è un limite, va identificato se si tratta di una sella parzialmente vuota primaria, secondaria, e in che percentuale sia parziale.
Se gli esami endocrinologici non mettono in evidenza alterazioni o sofferenza della ipofisi sua moglie non abbisogna di nessuna terapia per questo problema.
Faccia valutare il CD ad un neurochirurgo.
Resto abbastanza interdetto dalla diagnosi di "probabili crisi epilettiche": O sua moglie ha avuto delle crisi epilettiche, che si identificano con un EEG, meglio se con un Holter EEG/24h o ha avuto altro e in altro possono essere compresi anche disturbi vascolari, aritmie ventricolari con sindrome da bassa portata.
Mettere in terapia il Keppra senza certezze diagnostiche è come dare la Tachipirina per una fronte che sembra scottare al tatto senza neppure aver misurato la febbre.
Si rivolga ad un neurologo per un secondo parere più qualificato.
Se vorrà mi faccia sapere.
Un caro saluto,
Dott. Caldarola.
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Attivo dal 2013 al 2023
Ex utente
Grazie tante, dottore.
In realtà, l'aggettivo "probabili" è stato solo da me da me utilizzato in quanto mia moglie e tutt'ora sottoposta ad accertamenti diagnostici. Per il neurologo, l'EEG ha evidenziato le crisi epilettiche. Mia moglie è anche affetta da BAV Mobitz 1, diagnosticatole circa 2 anni fa in occasione di una sospetta TIA di tipo transitorio, le cui cause non sono state rinvenute dagli accertamenti svolti in ambito ospedaliero. In quell'occasione, la RMN encefalica non ha rilevato nessuna anomalia nè, tantomeno, la presenza di sella turcica parzialmente vuota, come, invece, accaduto nella seconda RMN da me segnalata in precedenza. Come è possibile? La sella vuota può essersi formata successivamente alla prima RMN oppure non è stata individuata dall'esame delle immagini? Secondo lei, il BAV ha potuto causare, nel primo caso la TIA e nel secondo caso le crisi epilettiche o è del tutto scollegato? Infine, vorrei sapere cosa si intende per "reperto occasionale"
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il BAV Mobitz 1 di I grado non è responsabile del TIA.
Spero che sua moglie sia stata valutata per una predisposizione alla trombofilia e per tutte le cause che possono portare ad un TIA in un soggetto così giovane.
Se il Neurologo è certo della presenza di un focolaio epilettogeno fa bene a curarla.
Per capire sulla Empty Sella (sella vuota) bisogna paragonare la RM fatta in Ospedale e quella in cui è stata rilevata.
Ciò è possibile solo guardando e paragonando le due indagini e non per via telematica.
Il reperto occasionale è quello che si trova, appunto occasionalmente, per un esame in genere radiologico, eseguito per tutt'altra motivazione.
Nulla di che.
Un Cordiale saluto,
Dott. Caldarola.
[#4]
Attivo dal 2013 al 2023
Ex utente
Grazie ancora, dott. CALDAROLA.
Per quanto attiene alla TIA, sono state eseguite una serie di indagini diagnostiche (ecg, ecocardiodoppler, rmn encefalo, eeg, holter cardiaco), tutte con esito negativo, tranne, appunto il BAV Mobitz I. Nessuna causa della TIA è stata individuata.
Quanto alla "sella vuota", ne è stata riscontrata la presenza solo in occasione della RMN effettuata per l'accertamento delle crisi epilettiche.
Riguardo a queste ultime, è possibile che siano stati episodi isolati e che non si debba necessariamente assumere questo "maledetto" farmaco che dà tante controindicazioni (in particolare stato spossatezza, di sonnolenza, capogiri)?
[#5]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Caro signore,
sulla terapia epilettica non posso esprimermi.
Va considerato tuttavia che in sua moglie, non avendone mai sofferto prima, non può essere esclusa relazione con il TIA e che sarebbe utile, ma è un mio parere,valutare adesso con una RM encefalica con mdc ad alta intensità di campo (3Tesla) se ci siano esiti, completandola con uno studio in angio RM dei vasi del collo e del circolo arterioso intracranico.
Particolarmente utile anche lo studio della perfusione durante l'esame:tutto sarebbe eseguibile in unica seduta.
Ne parli con il Neurologo che è l'unico autorizzato a valutare la necessità della terapia antiepilettica.
Per quanto concerne il TIA è necessario, se non è stato fatto, escludere la presenza di un Forame ovale pervio (PFO), con un Doppler transcranico con Ecocontrasto o con un ecocardiogramma color doppler sempre dopo ecocontrasto durante una vigorosa manovra di Valsalva.
Il tutto il mani di un ecocardiografista esperto.
Spesso il PFO è causa di TIA.
Infine: sua moglie è stata disaggregata per evitare la ripetizione del TIA con Aspirina o Clopidogrel?
Sono tutti consigli e input che deve confrontare con il suo neurologo non virtuale.
Mi faccia sapere se vorrà.
Un cordiale saluto,
Caldarola.
[#6]
Attivo dal 2013 al 2023
Ex utente
Egregio dott. Caldarola, le riporto, qui di seguito, la diagnosi effettuata presso il LICE - Centro Regionale di Chieti, riguardo agli episodi di epilessia avuti da mia moglie:

Controllo neurologico per episodi verosimilmente critici che si sono verificati durante la notte tra il 12 e il 13 settembre us: il marito riferisce che la signora ha iniziato a lamentarsi, successivamente il corpo si è irrigidito e ha serrato la bocca con tremori diffusi. Due ore prima aveva presentato disturbo del sonno per cui il marito aveva cercato di svegliarla ma a fatica. In seguito a questo episodio è stata ricoverata nel reparto di Medicina dell’OC di Chieti ed ha eseguito EEG risultato positivo per anomalie fronto-temporali bilaterali con tendenza alla diffusione.
Ad agosto 2015 aveva presentato un episodio interpretato come TIA e caratterizzato da distesie della mano sn e del piede omolaterale preceduti da tremori diffusi. In considerazione degli eventi successivi, tale episodio potrebbe anche essere il risultato di una crisi focale senza perdita del contatto con l’ambiente. La paziente ha inoltre effettuato Doppler TSA, Holter ECG e ecocardio TE che hanno escluso un rischio cardiovascolare a giustificare un TIA. Riferita familiarità per epilessia (un cugino carnale della linea paterna). RMN encefalo negativa.
Conclusione: verosimili episodi focali con generalizzazione secondaria e predisposizione a episodi critici morfeici.
Si consiglia di seguire un trattamento antiepilettico. Poiché il Keppra non è stato tollerato a causa di sonnolenza eccessiva, nervosismo e tendenza all’umore depresso, se ne consiglia una sostituazione con lamotrigina secondo il seguente schema:
- Amaless 25mg: 1 cp la sera per 7gg; 1 cp la mattina e 1 cp la sera per 7gg; 1 cp la mattina e 2 cp la sera per 7gg; 2 cp la mattina e 2 cp la sera per 7gg; 2 co la mattina e 3 cp la sera per 7gg; 3 cp la mattina e 3 cp la sera per 7gg; 3 cp la mattina e 4 cp la sera per 7gg; quindi passarea a amaless 100mg 1 cp al mattino e 1 cp la sera.
- Fare attenzione ad eventuali rush cutanei. Nel caso contattare immediatamente il medico.
- Sospendere gradualmente Keppra: 500mg la sera per 14gg e poi sospendere.
- Controllo neurologico tra 3-5- mesi previo controllo delle transaminasi e emocromo completo con formula.
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