All'attenzione del dott. caldarola

Gentile dottore, poiché ho avuto 3 episodi di acufene pulsante al risveglio mattutino, risoltisi spontaneamente dopo pochi minuti, e poiché tra 2 settimane dovrò eseguire una RM encefalica con mezzo di contrasto, volevo sapere se essa è in grado di indirizzare verso la diagnosi di fistole durali (temo siano tra le malformazioni più pericolose). Grazie mille!
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Caro signorina,
è l'indagine di elezione per dissipare tale dubbio l'esame che lei si acinge a fare. il "gold standard"
Ovviamente nella richiesta il medico deve specificare il suo dubbio al neuroradiologo.
Un acufene vasomotorio è anche meritevole di un innocuo studio in angio RM del circolo intracranico.
Inoltre delle rocche petrose e dei condotti acustici interni.
L'esame è uno solo quindi non si spaventi.
Se vorrà mi faccia sapere.
Un cordiale saluto.
Caldarola.
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Utente
Utente
Grazie dottore, seguirò tutte le sue indicazioni e le farò senz'altro sapere i risultati! Diciamo che sono un po' preoccupata per l'esito aspecifico della mia RM senza gadolinio, l'ha visionata soltanto un neurochirurgo e mi ha parlato di "semplici solchi perivasali accentuati, spazi perivascolari dilatati" a livello subcorticale... ora mi sono rivolta ad un altro neurochirurgo che mi ha proposto di farla direttamente con mdc. La dicitura del neuroradiologo era "fini strie perivascolari in sede iuxtacorticale retrotrigonale". Non so se ricorda i miei sintomi, ma sono stati davvero tanti, e avevano la parvenza di aura epilettica o di uno squilibrio tra il sistema simpatico e parasimpatico (così definiti da un neurologo). Lei, in base a quella dicitura e ai sintomi, penserebbe più ad una MAV o a spazi perivascolari dilatati...?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Signorina,
perchè mi chiede un parere su una RM che non posso visionare e che è monca perchè priva delle sequenze pesate in T1 dopo mdc?
La sua RM può prestarsi a tante elucubrazioni mentali.
Faccia la RM encefalica prima e dopo mdc paramagnetico e uno studio in angio RM del circolo arterioso e dello scarico venoso con una magnete a 3 T.
Tutto sarà chiaro e finalmente lei avrà una diagnosi definitiva.
Questo è il mio pensiero. Il resto con la risonanza attuale sono supposizioni....
Mi faccia sapere se vorrà.
Cari saluti,
Caldarola.
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Utente
Utente
Sono d'accordo, dottore. Ormai non c'è più tempo per elucubrazioni mentali. Volevo solo farle una domanda che forse le potrebbe suonare assurda: nel caso in cui io avessi una MAV o un angioma venoso o teleangectasie capillari, queste potrebbero sanguinare se sollecitate dal contatto diretto con il liquido di contrasto?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
No, nel modo più assoluto.
Su questo punto stia assolutamente tranquilla.
Mi faccia sapere se vorrà.
Un cordiale saluto,
Caldarola.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore, come promesso sono qui ad aggiornarla. Ieri sono stata dal neurochirurgo più "famoso" di Napoli, il dottor Sch****** (non so se si può scrivere), per farmi guardare quelle benedette strie e farmi prescrivere la RM con gadolinio. Risultato? Il dottore sta per 5 minuti buoni a visualizzare le neuroimmagini dal CD, e conclude dicendo "io non vedo proprio nessuna stria in sede sottocorticale retrotrigonale". Dunque mi dice che il neuroradiologo avrà sbagliato a refertare, nonostante la qualità delle immagini sia ottima. E io rimango spiazzata, naturalmente. I vari specialisti sono passati da: "sono semplici accentuazioni dei solchi perivasali" a "potrebbero essere piccoli esiti emorragici o ischemici" fino a "strie fantasma". Comunque la parola definitiva spetta alla RM con gadolinio, perché a quanto pare c'è proprio una difficoltà intrinseca nel riconoscere le sfumature patologiche senza contrasto. In ogni caso il dottore guarda anche l'ANGIO-RM (fatta senza mdc ma con sequenze angio) e mi dice che non ci sono malformazioni di nessun tipo. Poi mi dice che ho una grandissima cisterna magna e un piccolo cervelletto...
Infine, dalla descrizione dei sintomi che gli faccio, molto accurata e dettagliata, mi avverte che secondo lui si tratta di un problema di eccitabilità neuronale di tipo emicranico/epilettico, nonostante io non abbia mai mal di testa né abbia mai avuto una crisi epilettica vera e propria. Infatti il mio EEG in deprivazione mostrava "attività mal modulata nelle onde beta (o alfa, non ricordo), sebbene la conclusione era: assenza di significativi elementi patologici. Ora, alla luce di tutto ciò, qual è il suo parere? Ci tengo veramente tanto al suo giudizio. Non capisco come mai, se tutto ciò fosse un problema elettrico idiopatico, si sia manifestato solo l'anno scorso e mai nell'infanzia o nell'adolescenza. Grazie di cuore per l'attenzione.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Signorina,
il nome del Neurochirurgo più famoso di Napoli non si può e non si deve dire.
Anche perchè le potrei fare un elenco di diversi Neurochirurghi di eccellenza nella stessa città.
Lasci stare questi apprezzamenti. Si facevano 50 anni fa!
Io non sono neppure Neurochirurgo ma avendo un Master in Neuroradiologia con il Prof Aristide Carella, buonanima, padre della Neuroradiologia italiana ed ineguagliabile conoscitore di tutte le varianti anatomiche e patologiche del circolo cerebrale, di origine salernitana, le RM del SNC le so anche interpretare ma per farlo devo vedere le immagini.
Mi pare che questo Neurochirurgo non le abbia che detto le sue impressioni, rimandando tutto allo studio RM Encefalico con mdc.
In pratica non le ha detto nulla, ha sospeso ogni giudizio e spero tanto che non le abbia salassato il portafogli.
Faccia la RM encefalica con gadolinio e la angio RM presso una struttura altamente qualificata, dove il neuroradiologo, come faceva il Prof Carella, controlla il tecnico di RM e gli fa fare quello che decide lui in base a ciò che vede dalla consolle in tempo(quasi) reale, come è normale nella RM. In casi come il suo è indispensabile.
In quanto alla alterazione elettrica, alla base dei suoi sintomi, può anche intervenire in età adulta, ma mi pare molto strano.
Qui il parere del Neurochirurgo c'entra molto poco ed è probativo quello di un neurologo esperto in Epilettologia.
La diagnosi di Epilessia può conate oggi su strumenti molto avanzati, per esempio l'Holter EEG (non ECG) per citargliene uno solo.
Appena avese notizie, se vorrà me le faccia sapere. Mi farebbe piacere.
Saluti cari.
Caldarola.
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Utente
Utente
Caro dottore, mi rendo conto che lei ha detto delle sacrosante verità. Non mi ha chiesto denaro per la prescrizione e la visione dei CD, ma alla seconda visita di controllo l'avrebbe ugualmente fatto. Purtroppo sono sola, nessuno sa consigliarmi un buon neuroradiologo nelle mie zone, e devo basarmi banalmente sulle recensioni su internet. Precendentemente ho visto un neurochirurgo che mi sembrava molto preparato (almeno qui su Medicitalia) di Napoli, ma mi ha parlato di solchi perivasali accentuati come variante anatomica (?) e asintomatici, ma quando gli ho chiesto come mai a 16 anni non ce li avevo non mi ha dato risposte convincenti... Se solo potessi spostarmi in alta Italia, mi sarei rivolta a lei senza nessuna esitazione :( ... Poi per la RM con contrasto vorrei davvero andare in un centro di eccellenza che lavora esattamente come lei ha detto, ma vale lo stesso discorso, nessuno sa consigliarmi e io mi ritrovo a cercare recensioni sul web... in alternativa questo neurochirurgo mi ha consigliato un centro a Casavatore dove manda i suoi pazienti. Grazie ancora per la pazienza che ha con questa utente dalla storia clinica indecifrabile, e per gli ottimi suggerimenti!
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di Nulla.
Mi tenga aggiornato se vorrà.
Saluti cari,
Caldarola.
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Utente
Utente
Gentile dottore, qualcosa si sta chiarificando piano piano... A mio zio, quello a cui è stata diagnosticata una NPF e sintomi disautonomici, nonché unico membro della mia famiglia che condivide mooolti sintomi con me (soprattutto le fascicolazioni costanti), è stato detto che potrebbe avere la sindrome di Ehlers-danlos, che spesso causa sintomi disautonomici e neuropatia delle piccole fibre. Lui ha anche facilità alle erniazioni (ernia cervicale, multiple ernie discali, ernia iatale). Ora è in attesa di fare i test genetici. Beh, per quanto riguarda me, facendo qualche ricerca su internet, mi sono accorta che il fatto che le mie ossa scricchiolano pesantemente anche al minimo movimento non è affatto normale come ho creduto per tutta la mia esistenza :/ solo che né mio zio né io abbiamo iperflessibilità della pelle o delle articolazioni, quindi diciamo che sarebbe una eds un po' complicata (?) La cosa che mi ha sconvolto è che esiste anche un tipo di eds (vascolare) che può portare a morte improvvisa per alcune complicanze serie. Ha qualche consiglio, dottore? Sono ancora più confusa e spaventata di prima.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il consiglio che le ribadisco è di recarsi, magari con suo Zio, in un centro reumatologico di eccellenza per confermare o escludere la sindrome di Ehlers-Danlos e la sua gravità.
Io ci credo poco. Sinceramente.
Ancora meno che lei abbia una forma di tipo vascolare.
Tuttavia se ora siamo passati a questa altra ipotesi la accerti.
Io, se lei abbia lassità dei ligamenti non lo posso valutare a distanza.
Mi faccia sapere se vorrà.
Cordialità,
Caldarola.
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Utente
Utente
Gentile dottore, mi stavo chiedendo: qual è la prognosi della neuropatia delle piccole fibre? Il danno alle fibre nervose comporta anche un deficit cognitivo progressivo? E quali sono le cause, generalmente? Perché mio zio ha questa diagnosi da 2 anni (tramite biopsia) e non hanno ancora individuato la causa. Poi penso di averla anche io, perché le fascicolazioni e altre alterazioni sensoriali e della termoregolazione (senso di bruciore ai palmi delle mani, vampate di caldo e gelo ai polpacci, brividi e pelle d'oca anche ad alte temperature, iperidrosi a basse temperature, parestesie in viso) non passano mai, nemmeno con ingenti quantità di psicofarmaci.
La ringrazio.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore, ho appena ricevuto gli esiti della nuova RM encefalo (stavolta con gadolinio) eseguita in un centro diagnostico diverso poiché ben 2 neurochirurghi - visionando le immagini - non avevano riscontrato le "strie perivascolari in sede sottocorticale" refertate nel centro radiologico della mia città. La neuroradiologa di questo centro ha riferito a mio padre di non aver visto nessuna stria perivascolare. Ecco cosa recita il referto nuovo:

Non apprezzabili aree di alterata intensità a sede sovra e sottotentoriale.
Sistema ventricolare regolare con III e IV ventricolo in asse. Regolari gli spazi liquorali pericerebrali.
Le sequenze pesate in diffusione non mostrano restrizioni di segnale da riferire a patologia ischemica.
Non evidenti spots emorragici nelle sequenze GRE-T2.
Dopo mdc ev, non evidenti aree di impregnazione patologica.

Caro dottore, cosa devo fare? Fidarmi del nuovo responso e ignorare le strie perivascolari sottocorticali emerse nel settembre 2016 (nel periodo peggiore dei miei sintomi neurologici)? Eppure la situazione sintomatologica evolve in negativo. Sto avendo problemi di memoria a breve termine, episodi di allomnesia tutti i giorni, problemi di attenzione e messa a fuoco degli oggetti... La ringrazio.
Acufeni

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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