Profilassi Post Esposizione
Buongiorno,
sono all' 8 giorno di PPE somministratemi dopo un'esposizione a rischio (sesso anale ricettivo senza eiaculazione) con partner dallo stato sierologico non noto.
La terapia prevede ISENTRESS (2 volte al dí) + TRUVADA (1 volta al dì).
Durante questa prima settimana non ho accusato sintomi rilevanti, se non insonnia e incubi le prime 2 notti è un mal di testa particolarmente forte la 4 notte.
Tuttavia da ieri sera avverto una sensazione di formicolio al piede sinistro, meno insistente e pungente rispetto al classico formicolio da "gamba accavallata", ma comunque presente, anche ora a distanza di quasi 12 ore.
Potrebbe essere un effetto collaterale dei farmaci? Ho letto che gli antiretrovirali possono causare neuropatie periferiche.
Devo preoccuparmi?
Altra cosa: quali sono i valori ematici che dovrei tenere sotto controllo tramite analisi durante la terapia per verificare che non vi sia compromissione degli organi interni?
Grazie in anticipo!
sono all' 8 giorno di PPE somministratemi dopo un'esposizione a rischio (sesso anale ricettivo senza eiaculazione) con partner dallo stato sierologico non noto.
La terapia prevede ISENTRESS (2 volte al dí) + TRUVADA (1 volta al dì).
Durante questa prima settimana non ho accusato sintomi rilevanti, se non insonnia e incubi le prime 2 notti è un mal di testa particolarmente forte la 4 notte.
Tuttavia da ieri sera avverto una sensazione di formicolio al piede sinistro, meno insistente e pungente rispetto al classico formicolio da "gamba accavallata", ma comunque presente, anche ora a distanza di quasi 12 ore.
Potrebbe essere un effetto collaterale dei farmaci? Ho letto che gli antiretrovirali possono causare neuropatie periferiche.
Devo preoccuparmi?
Altra cosa: quali sono i valori ematici che dovrei tenere sotto controllo tramite analisi durante la terapia per verificare che non vi sia compromissione degli organi interni?
Grazie in anticipo!
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
le neuropatie periferiche insorgono, NON frequentemente, dopo mesi o anni di uso dei farmaci antiretrovirali.
Quindi presumo che tra la sua parestesia e la terapia non ci sia correlazione.
Si faccia vedere dal medico curante o da un Neurologo.
I controlli considerata la breve durata della terapia non sono essenziali: comunque è sufficiente un emocromo completo, AST e ALT, Azotemia e Creatinina magari intorno al 15° giorno di terapia.
Più per sua sicurezza che per reale necessità.
Poi interromperà la terapia a 28 gg e anche lievi alterazioni dei parametri ematochimici rientreranno rapidamente nella norma.
Cari sauti.
Dott. Caldarola.
le neuropatie periferiche insorgono, NON frequentemente, dopo mesi o anni di uso dei farmaci antiretrovirali.
Quindi presumo che tra la sua parestesia e la terapia non ci sia correlazione.
Si faccia vedere dal medico curante o da un Neurologo.
I controlli considerata la breve durata della terapia non sono essenziali: comunque è sufficiente un emocromo completo, AST e ALT, Azotemia e Creatinina magari intorno al 15° giorno di terapia.
Più per sua sicurezza che per reale necessità.
Poi interromperà la terapia a 28 gg e anche lievi alterazioni dei parametri ematochimici rientreranno rapidamente nella norma.
Cari sauti.
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Grazie per la risposta tempestiva dottor Caldarola.
Per quanto la non tossicità di questi farmaci mi sia stata assicurata anche dall'infetrovologa del centro dove ho avviato la profilassi, temo comunque di poter arrecare dei danni, magari permanenti, al mio stato di salute.
Sarà forse una preoccupazione eccessiva, ma in quasi 40 anni, fortunatamente, il massimo che ho dovuto assumere è stato l'antibiotico per 5 giorni.
Non so come potrebbe reagire il
mio fisico a una terapia così lunga e non propriamente leggera.
Se poi comparo tutto ciò con il timore che, magari, si tratta anche di una terapia inutile, in considerazione dell'incertezza sulla sieropositività del partner e del tipo di esposizione (20 secondi non protetti), allora i dubbi aumentano.
La ragione per cui la PPE mi è stata assegnata risiede più che altro in una febbre alta e anomala che il partner ha accusato una ventina di giorni prima e della sua promiscuità negli ultimi mesi (informazioni di cui ero a conoscenza e che ho condiviso con la dottoressa).
Spero di non commettere un errore.
Per quanto la non tossicità di questi farmaci mi sia stata assicurata anche dall'infetrovologa del centro dove ho avviato la profilassi, temo comunque di poter arrecare dei danni, magari permanenti, al mio stato di salute.
Sarà forse una preoccupazione eccessiva, ma in quasi 40 anni, fortunatamente, il massimo che ho dovuto assumere è stato l'antibiotico per 5 giorni.
Non so come potrebbe reagire il
mio fisico a una terapia così lunga e non propriamente leggera.
Se poi comparo tutto ciò con il timore che, magari, si tratta anche di una terapia inutile, in considerazione dell'incertezza sulla sieropositività del partner e del tipo di esposizione (20 secondi non protetti), allora i dubbi aumentano.
La ragione per cui la PPE mi è stata assegnata risiede più che altro in una febbre alta e anomala che il partner ha accusato una ventina di giorni prima e della sua promiscuità negli ultimi mesi (informazioni di cui ero a conoscenza e che ho condiviso con la dottoressa).
Spero di non commettere un errore.
[#3]
Utente
Mi scusi se torno a disturbarla dottor Caldarola, ma vorrei sapere se è possibile assumere Augmentin durante la profilassi con Isentress e Truvada o se ci sono controindicazioni particolari.
Glielo chiedo perché ho un dente del giudizio cariato che si è già svegliato 2 mesi fa e che non escludo potrebbe tornare a farmi male.
Grazie ancora.
Glielo chiedo perché ho un dente del giudizio cariato che si è già svegliato 2 mesi fa e che non escludo potrebbe tornare a farmi male.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 07/09/2017.
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