Immunostimolanti e vaccini non efficaci
Salve, nella regione dove vivo sono iniziate le prime giornate di freddo e vorrei fare prevenzione. Lo scorso anno ho avuto per quasi tutto l'inverno problemi di laringiti, raffreddore e anche una forte bronchite che mi ha tormentato per più di due mesi. Per tutti questi problemi il medico di base, foniatra e pneumologo mi hanno fatto fare diversi cicli di antibiotico e cortisone. Soffro di una forma di asma non grave, ma secondo il pneumologo mi comporta un abbassamento delle difese immunitarie ed una predisposizione a questo genere di patologie. All'inizio dello scorso inverno, dopo i primi problemi in verità, ho assunto ismigen e fatto il vaccino antinfluenzale. A questi ho aggiunto una dieta adeguata, molte spremute e anche un altro farmaco per rinforzare le difese immunitarie dicui peró non ricordo il nome. Nonostante tutte queste precauzioni sono stato male quasi costantemente. Alla luce di ció, cosa potrei fare per evitare tutti questi problemi? Ha senso iniziare un nuovo ciclo di ismigen e il vaccino? Quali altre precauzioni potrei prendere?
Grazie mille.
Grazie mille.
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
le fornisco il mio parere.
Molto sinteticamente.
Ismigen e affini sono un bluff! Servono a nulla e costano tanto.
Non esiste a tutt'oggi un farmaco per aumentare le difese immunitarie, specie in presenza di scarsa secrezione di IgA geneticamente determinata, che può essere anche verificata.
Lei è un soggetto in cui è fortemente consigliato il vaccino antiinfluenzale (specie quello intradermico che è più immunogeno dei comuni adiuvati) e il vaccino contro lo Pneumococco, da richiamare ogni 5 anni.
Questo penso e molto sinceramente le scrivo.
cari saluti,
Dott. Caldarola.
le fornisco il mio parere.
Molto sinteticamente.
Ismigen e affini sono un bluff! Servono a nulla e costano tanto.
Non esiste a tutt'oggi un farmaco per aumentare le difese immunitarie, specie in presenza di scarsa secrezione di IgA geneticamente determinata, che può essere anche verificata.
Lei è un soggetto in cui è fortemente consigliato il vaccino antiinfluenzale (specie quello intradermico che è più immunogeno dei comuni adiuvati) e il vaccino contro lo Pneumococco, da richiamare ogni 5 anni.
Questo penso e molto sinceramente le scrivo.
cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la risposta.
Considerando peró che nonostante l'anno scorso abbia fatto
Il vaccino antiinfluenzale senza che questo mi abbia risparmiato forti raffreddori, laringiti continue e anche bronchite, non ci sarebbe proprio altro da fare per evitare tutti questi problemi? Inoltre il
Vaccino credo sia disponibile da ottobre ma nei due anni scorsi ho iniziato ad avere i primi problemi già da settembre.
Poi avrei una ulteriore domanda; quale sarebbe la differenza tra vaccino intradermico e adiuvato?
Considerando peró che nonostante l'anno scorso abbia fatto
Il vaccino antiinfluenzale senza che questo mi abbia risparmiato forti raffreddori, laringiti continue e anche bronchite, non ci sarebbe proprio altro da fare per evitare tutti questi problemi? Inoltre il
Vaccino credo sia disponibile da ottobre ma nei due anni scorsi ho iniziato ad avere i primi problemi già da settembre.
Poi avrei una ulteriore domanda; quale sarebbe la differenza tra vaccino intradermico e adiuvato?
[#3]
Medico Chirurgo
Il vaccino antiinfluenzale la protegge dalla vera influenza.
Che è una malattia seria.
Che lei poi sia suscettibile a virus che danno sindromi influenzali questo ovviamente non dipende dal vaccino.
Lo stesso dicasi per l'Anti Pneumococcico: una cosa è evitare una polmonite da Pneumococco, che sta diventanto sempre più resistente agli antibiotici, altro è avere una bronchitella virale.
Il vaccino intradermico è un vaccino di concezione molto intelligente che sfrutta il sistema immunitario specifico che tutti abbiamo nella nostra pelle, esaltando la risposta anticorpale anche in soggetti che non rispondono bene agli altri vaccini.
I vaccini adiuvati contengono delle sostanze, tra le quali alcune peraltro vietate in USA dalla FDA come lo Squalene, che (in soldoni) provocano infiammazione nel sito di iniezione richiamando in loco cellule immunitarie specifiche che prendono il vaccino e "lo lavorano" perchè i linfociti possano produrre più anticorpi.
Gliel'ho spiegato in modo pedestre ma lei non è del campo ed è meglio che esibire un sapere scientifico con cui mi dimostrerei tutto il mio sapere ma che lei non comprenderebbe.
Infine: le pare che se esistesse un immunostimolante efficace non glielo avrei già indicato?
Saluti cari,
Dott. Caldarola.
Che è una malattia seria.
Che lei poi sia suscettibile a virus che danno sindromi influenzali questo ovviamente non dipende dal vaccino.
Lo stesso dicasi per l'Anti Pneumococcico: una cosa è evitare una polmonite da Pneumococco, che sta diventanto sempre più resistente agli antibiotici, altro è avere una bronchitella virale.
Il vaccino intradermico è un vaccino di concezione molto intelligente che sfrutta il sistema immunitario specifico che tutti abbiamo nella nostra pelle, esaltando la risposta anticorpale anche in soggetti che non rispondono bene agli altri vaccini.
I vaccini adiuvati contengono delle sostanze, tra le quali alcune peraltro vietate in USA dalla FDA come lo Squalene, che (in soldoni) provocano infiammazione nel sito di iniezione richiamando in loco cellule immunitarie specifiche che prendono il vaccino e "lo lavorano" perchè i linfociti possano produrre più anticorpi.
Gliel'ho spiegato in modo pedestre ma lei non è del campo ed è meglio che esibire un sapere scientifico con cui mi dimostrerei tutto il mio sapere ma che lei non comprenderebbe.
Infine: le pare che se esistesse un immunostimolante efficace non glielo avrei già indicato?
Saluti cari,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.1k visite dal 03/09/2017.
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