Malessere dopo Attività Fisica

Gentili dottori, ho 35 anni sono costituzionalmente sottopeso e soffro da 7 anni di Reflusso e Sindrome di Roemheld, da ragazzino mi hanno detto di essere bradicardico (55-60 bpm a riposo), ho svolto finora un lavoro abbastanza faticoso che mi portava a stare a lungo in piedi.
Da quando ho iniziato ad avere problemi digestivi, ovvero dal primo episodio notturno di Sindrome di Roemheld ho contemporaneamente iniziato ad accusare delle sensazioni di malessere in seguito alle camminate, se percorro 2-3 km, anche a passo lento, al mio fermarmi comincio a stare male: una sensazione di fiacchezza estrema, come se dovessi svenire, unita a rigidità e lieve malessere generale, a volte lieve sensazione di giramento di testa.
Inizialmente non mi sono molto preoccupato perché pensavo fosse una mancanza di allenamento, tuttavia questi episodi si succedono da anni anche se non troppo spesso in quanto sono una persona sedentaria.
La medesima sensazione si e' verificata recentemente sia dopo che avevo alzato dei pacchi di una quindicina di chili, sia dopo un episodio di masturbazione (niente di forsennato ma un po' prolungata), infine alla fine di una giornata di lavoro in cui ero stato in piedi per parecchie ore. Sia al ritorno dalle camminate che dopo l'episodio masturbatorio ho avuto modo di misurare la pressione e questa era normale.
Non ho problemi di tiroide ne' di glicemia.
In un altro consulto un vostro collega mi ha consigliato una visita internistica e una cardiologica; ora, abitando io in un paese estero dove la sanità non concede facilmente esami o visite specialistiche approfitterò del mio ritorno in Italia a fine agosto per cercare di svolgere quanto meno un ecg e un ecocardiogramma a riposo (dalle mie parti in agosto gli ospedali si svuotano completamente di medici), ma volevo chiedere che altri esami potrei svolgere per escludere cause cardiache e se è possibile aspettare per quelle fino a dicembre.
Devo dire che due anni fa ho svolto per qualche mese una palestra seguito da istruttore e durante la quale alzavo pesi moderati (al massimo 10kg con macchinari isokinetici) e non ho avuto questi problemi, i quali ripeto, si presentano soprattutto dopo camminate poi non troppo lunghe.
Durante le sindromi di Roemheld ho tachicardie e mi si alza la pressione come da prassi ma dopo l'eruttazione tutto torna nella norma anche se le crisi sono piuttosto brutte, tuttavia ho imparato da me che non succede nulla di grave e leggevo dagli articoli del dr. Cosentino che non dovrebbero danneggiare alla lunga il cuore (chiedo conferma).
Attendo una risposta, grazie di tutto.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
sarebbe opportuno che lei facesse degli esami di routine quando tornerà in Italia per verificare se sia anemico, il che potrebbe spiegare molti dei suoi sintomi, anche se comuni alla sindrome di cui soffre.
Dal punto di vista cardiologico, è necessario che lei esegua un Ecocardiogramma color doppler, un color doppler tei vasi cerebro afferenti (o TSA se preferisce) e un test da sforzo massimale al cicloergometro o al tapis roulant per valutare la risposta inotropa, cronotropa e batmotropa all'incremento dello sforzo.
La S. di Roemheld di per sè non procura danni cardiaci ma può disturbare seriamente la qualità della vita.
Inoltre è una diagnosi di esclusione, per cui tutte le cause che possono provocare sintomi analoghi devono essere escluse.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Utente
Gli ultimi esami di routine li ho eseguiti a giugno, nessun problema con la ferritina. Proverò ad eseguire ecocardiogramma a fine mese in Italia, per il resto posso aspettare fino a dicembre o mi conviene affrettarmi ed eseguire gli esami a ottobre?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
prima farà gli esami e prima starà tranquillo.
E la tranquillità psicologica è un bene non quantificabile.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Gentile dottore, mi scuso se chiedo qui un consulto che non c'entra rispetto al primo ma non volevo aprire mille richieste:
Ieri al mio ritorno dal lavoro ho cominciato ad accusare un indolenzimento nella zona del colon traverso a destra, dopo un'ora sono andato in bagno con feci abbastanza grosse e secche. Tuttavia il fastidio é continuato fino alle 21 diventando sempre più forte, sentivo l'addome molto gonfio e sensazione di nausea. Ho chiamato quindi il numero locale cui domandare consulti medici non urgenti e dal centralino mi hanno fissato un appuntamento col medic di guardia che avrei dovuto sostenere dopo 45 minuti. Essendo ormai il malessere diventato insostenibile ho preso un taxi e sono andato al pronto soccorso dove ho vomitato. Il discomfort addominale era passato al lato destro dell'ombelico e mi sentivo inoltre rigido e tremante. Dopo il vomito la nausea é passata mentre la sensazione all'addome é rimasta ancora un'ora via via più blanda Dino a sparire. Al pronto soccorso mi hanno fatto aspettare 5 ore solo per prendermi sangue e urine ma essendo mai fatta tarda notte e sentendomi ormai molto meglio mi sono fatto dimettere e sono tornato a casa confidando che oggi avrei visto il dottore che avrà ricevuto gli esami via email. Purtroppo non posso saperlo perché non sono stato visitato quindi non posso sapere se io abbia avuto un episodio di Sun occlusione intestinale. Il problema é che domani devo prendere un aereo per l'Italia quindi mi chiedevo se posso comunque prendere pantoprazolo da 20 mg e cosa mi conviene mangiare per non aggravare la condizione intestinale. Non vengo da un lungo periodo di stipsi quindi non mi spiego cosa possa aver causato questa situazione considerando che ieri le uniche cose sospette che posso aver mangiato sono stati due dolcetti secchi al cocco comprati in una bakery e una pesca che avevo tenuto nel frigo a lavoro per due giorni ma non sembrava scaduta (credo di averla vomitata però)
Grazie
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
scusi perchè pensa ad una subocclusione intestinale?
Che cosa glielo fa supporre?
Ha fatto feci, se fa aria normalmente e il mal di pancia si è tanto affievolito da indurla alla dimissione volontaria evidentemente non stava poi così male, diversamente sarebbe restato in ospedale.
Mangi cibi con poche scorie e prenda pure il Pantoprazolo se ha acidità: quando con l'aereo toccherà l'Italico suolo prenoti una visita da un Gastreoenterologo e faccia il punto sul suo apparato digerente.
Potrebbe essersi trattato di un banale "mal di pancia con vomito" di origine virale o batterica.
A presto.
Dott. Caldarola.
[#6]
Utente
Utente
Lo avevo pensato perché essendo andato in bagno prima che la situazione peggiorasse credevo che l'ostruzione fosse più su, in ogni caso il mio gastroenterologo è stato avvisato e pensa fosse costipazione+cattiva digestione.
Ancora grazie mille
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Utente
Utente
Gentile dottore
Sono stato chiamato martedì mattina dal mio medico di base inglese. Mi ha detto che i risultati delle analisi di sangue e urine sono normali escluso il valore dei neutrofili, leggermente alto, secondo lei per via del fatto che avevo vomitato quella sera.
Propende per una intossicazione alimentare ma per sicurezza vuole escludere i calcoli alla colecisti quindi mi ha prescritto un'ecografia dell'addome alto.

Per quanto riguarda il cuore ho eseguito TSA e ECG entrambi nella norma.
Il dottore mi ha detto che secondo lui ho un aspetto marfanoide e dovrei eseguire ecocardiogramma (già prenotato, purtroppo prima di ottobre non posso farlo) per escludere questa condizione.
Io ricordavo di aver già svolto l'ecocardiogramma qualche anno fa quindi gli ho detto che lo avevo fatto ed era normale, lui ha quindi escluso la sindrome di marfan ma tornato a casa ho provato a cercare i referti prima di partire, purtroppo quello dell'eco non l'ho trovato a una prima occhiata.
Il cardiologo, dopo che io lo avevo rassicurato sul fatto che l'ecocardiogramma fosse negativo, mi ha detto di prenotare un holter perché l'alternativa potrebbe essere quella di un rallentamento ulteriore del cuore dopo le camminate con un insufficiente ritorno al cervello (sono un po' bradicardico).
Mi ha detto che il massimo che mi potrebbe capitare in questo caso sarebbe di svenire, ma la posizione orizzontale poi mi permetterebbe di riprendermi.
Le sue raccomandazioni sono state di eseguire questi due esami senza fretta (ottobre va bene) e di evitare sforzi troppo intensi nel frattempo, non privandomi però di quelli moderati, nel caso di conferma della ipotesi diagnostica che accorgimenti ci potrebbero essere? mi consiglia di postare questa domanda nella sezione Cardiologia?
grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Non mi pare che lei abbia alcuna patologia acuta cardiaca e pertanto può programmare senza fretta gli esami consigliati

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Le ha risposto il Prof. Cecchini!
Il miglior cardiologo di MI+!
Si sente più soddisfatto adesso?
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#10]
Utente
Utente
Grazie, ho trovato l'ecocardiogramma effettuato nel 2011.
Non riporto per brevità il referto, è essenzialmente negativo.
Attenderò con calma gli altri esami.

Di nuovo grazie per la disponibilità
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