Ipertensione sotto controllo ma con effetti indesiderati del farmaco valsartan.

Buongiorno.
Mi rivolgo al Dr. Caldarola con il quale avevo già intrapreso un utile colloquio aprendo un nuovo consulto in quanto il precedente è stato inaspettatamente chiuso per non so quali arcani motivi.(Violazione dei termini. Quali? Di grazia.)
Ovviamente avendo la massima stima di tutti i medici che prestano gratuitamente il loro contributo su questo sito chiunque voglia rispondere avrà la mia sincera gratitudine.

La situazione è mutata come potete leggere sulla scheda.
Tutto quello inerente alla frattura del femore e conseguenze con le nuove scoperte
fatte mi risulta abbastanza chiaro, tuttavia se desiderate sapere qualcosa di più sono a completa disposizione nel fornirVi ulteriori dati.
La mia domanda è molto semplice.
La terapia precedente è stata cambiata.
Il valsartan 40 mg una volta al giorno (ore 20) + bisopropolo 1,25 (ore 8) ha "inchiodato" la pressione sui 130-140/70.
Il valsartan tuttavia causa incremento della creatinina che ricordo era a 2,76 con il triatec poi dopo sospensione in 20 gg appena era andata il 24/5 a 1,83 e ancora il 29/05 a 1,31.
Ora mi chiedo e Vi chiedo, esiste o non esiste un farmaco che stabilizzi la pressione senza far alzare così tanto la creatinina?
Nifedipina a rilascio controllato mi era stato detto, causa però importanti edemi declivi che visto le condizione di difficoltosa deambulazione
attuali non credo sia consigliata in quanto il gonfiore la peggiora.
Vi riporto la terapia attuale.

1 Lansoprazolo 30 mg ore 7
1 Zoloft 50 mg ore 8
1 Cardicor 1,25 ore 8
1 Lasix 25 mg ore 8
1 Folifill 5 mg ore 8
1 Ac. Acetilsacilico 100 mg ore 12
1/2 Luvion 50 mg ore 14
1 Tareg 40 mg ore 20
1 Lasix 25 mg ore 20
1 Torvast 20 mg ore 22
40 gtt Colecalciferol 10000ui / ml ore 12 solo il sabato.
Dobetin 1000 mcg 1 ml fl im sc ore 7 ogni 30 giorni

Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
sarà stato un errore di sistema.
Non so che dirle.
di certo posso dirle che non è possibile esprimere una valutazione diagnostica e terapeutica su un paziente complesso come suo padre che peraltro è già in terapia prescritta da un altro collega: in primis perchè non sarebbe corretto et in secundis perchè prima di ogni cosa c'è bisogno di valutare suo padre clinicamente e non per via telematica.
Credo che su questo lei sia concorde.
Tutti i farmaci che agiscono sul sistema renina - angiotensina - aldosterone, tendono a elevare la creatininemia perchè riducono la pressione di perfusione renale. Talvolta questo in alcune patologie è un vantaggio specie nelle nefropatie con protidodispersione, in cui la proteinuria viene ridotta.
Inoltre tenga presente che suo padre assume Lasix ed il discorso è già stato affrontato: se non si idrata adeguatamente è difficile dire se la ipercreatininemia sia legata alla disidratazione e quindi al diuretico o all' IACE o al sartano.
E' importate la valutazione frequente della Azotemia, che è un indice sensibilissimo di disidratazione, e degli elettroliti plasmatici, oltre ovviamente che della creatinina: quanto più alta è l'azotemia tanto più suo padre è disidratato e tanto più la funzione renale ne risente a prescindere dal sartano o dall' IACE.
Vi è stato un rifiuto , sicuramente motivato, del collega di rivedere la terapia con il Lasix e lei non mi dice quanto beva suo padre al giorno e ogni quanto valuti la funzionalità renale.
Capisce bene che in tali condizioni andare a dire di riferire al Medico questo e quest'altro sarebbe quanto minimo stucchevole.
La Nifedipina a rilascio programmato, associata ad un IACE o ad un sartano e a basse dosi, non necessariamente provoca elefantiasi: in più aumenta la perfusione renale e svolge una serie di effetti benefici per la salute cardiovascolare di suo padre.
Io non so se sia stata provata e lei parli per dati di fatto o per possibilità di effetti collaterali.
Dunque, non la si vuole privare di una consulenza ma oggettivamente via web non gliela si può fornire. Del che mi spiace molto.
Con i problemi multiorgano che lei riferisce avere suo padre con i farmaci bisogna andarci cautamente avendo diretta cognizione della sua situazione clinica. Giornalmente.
Le giunga un caro saluto,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Utente
Grazie della risposta.

Le chiarisco alcuni dubbi.
Il diuretico prima era 125 mg di furosemide la mattina più 1 di luvion 50 mg alle 17, poi ridotta a 1/2 ora è stato ridotto di oltre la metà.
Negli ultimi 15 gg di ospedale gli praticavano una flebo al pomeriggio da 250 ml di salina 0,9.
Ora beve forse non abbastanza ma beve, non saprei quantificare con precisione 1-1,5 L tutto compreso di liquidi al giorno.
La nifedipina non l'ha mai presa però l'amlodipina si, e questa causava importanti edemi declivi.
I controlli ematici sono programmati ogni 7-10 gg.

Comunque capisco i limiti del mezzo telematico e la ringrazio ancora delle sue preziose delucidazioni.
Lei capirà che cambiare una molecola efficace come si stà dimostrando il sartano con altro senza un accurato controllo
può causare seri inconvenienti ed è questo che mi preoccupa.
Vedrò cosa si può fare.

Una domada però gliela devo ancora fare.
Oltre alle due sacche di sangue fatte durante l'intervento ne sono state necessarie altre due per successiva anemizzazione ( emoglobina 6,7 ) tre giorni dopo, poi risolta.
La somminstrazione di due sacche di sangue può alterare la misurazione della creatinina a distanza di 38-40 ore?
Grazie.
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Caro Signore,
non c'è relazione tra la trasfusione di due sacche di sangue e la valutazione della creatinina dopo 40 ore.
1 - 1.5 litri di acqua, tutto compreso, sono pochi per suo padre.
Ma mi pare che questo discorso lo abbiamo già affrontato.
Saluti cari,
Dott. Caldarola.
[#4]
Utente
Utente
Grazie.
Per quanto riguarda i liquidi cercherò di farlo bere di più anche se probabilmente ho sottostimato la quantità.
Per quanto riguarda invece la creatinina il 29/05, cinque giorni dopo l'intervento di endoprotesi e mentre gli orto-geriatri stavano ancora valutando quale tipo di terapia antipertensiva applicare ( in quel periodo per fare un esempio aveva 180/80 da sdraiato con calo repentino di 40 mmhg appena provavano ad alzarlo, va da se che se da sdraiato avesse avuto 120/70 in posizione eretta sarebbe andata a 80 con probabile semisincope) aveva la cretinina a 1,31 cioè quasi normale, poi sono passati al valsartan che ha risolto i problemi di ipertensione e di ipotensione ortostatica.
C'è da dire che in quel periodo era molto idratato con le flebo da 500 ml e quindi non si può escludere che la giusta creatinemia fosse dovuta ad una corretta idratazione piuttosto che ad un farmaco (valsartan) appena iniziato.

Grazie dei consigli, rinnovo i miei Cordiali Saluti.
[#5]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di nulla!
Saluti cordiali ricambiati!
Dott. Caldarola.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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