Vaccini esercito
Gentili dottori,
in vista della mia incorporazione nell'Esercito, che avvera` tra due mesi, volevo chiedere un consulto ( coi limiti della distanza e dei dati attualmente a disposizione), circa il legame che lega neoplasie maligne e vaccini inoculati ai soldati dalla Sanita` militare.
Di seguito si riporta la scheda vaccinazioni obbligatoria per i membri delle FF.AA:
. Modulo A - Vaccinazioni per tutti i militari (sia di leva che in ferma volontaria), da eseguirsi all'atto dell'incorporamento:
-vaccinazione antitetanica/antidifterica;
-vaccinazione antitifoidea;
-vaccinazione antimeningococcica;
-vaccinazione anti-morbillo/rosolia/parotite.
Segnalo che io ho gia` svolto tutte le vaccinazioni tranne la antitifoidea, portando il mio libretto vaccinazioni (documento obbligatorio all'atto di incorporazione nell'Esercito), mi saranno praticati i richiami oppure i vaccini saranno eseguiti di nuovo?
Inoltre, sembrerebbe ormai comprovato il legame tra vaccini inoculati dalla Sanita` Militare (a breve distanza l'uno dall'altro) e senza il rispetto dei protocolli di sicurezza, fattori che appunto potenzialmente porterebbe a noi militari un elevato rischio di sviluppare neoplasie maligne, a vostro parere tale legame e` comprovato?
Come ultimo quesito porgo il seguente: il vaccino antitifo, somministrato per via orale, sembra essere il piu` cancerogeno di tutti, a causa dell'elevata concentrazione di metalli pesanti nella capsula del farmaco, attualmente quali farmaci sono in commercio per tale vaccinazione? E sono gli stessi utilizzati dalle Forze Armate?
Premetto che sono fermamente motivato nella scelta del mio arruolamento, vorrei solo sapere in quali potenziali rischi potrei incorrere, dal momento che c'e` poco materiale informativo in tale ambito e quel poco che c'e` e` contraddittorio.
in vista della mia incorporazione nell'Esercito, che avvera` tra due mesi, volevo chiedere un consulto ( coi limiti della distanza e dei dati attualmente a disposizione), circa il legame che lega neoplasie maligne e vaccini inoculati ai soldati dalla Sanita` militare.
Di seguito si riporta la scheda vaccinazioni obbligatoria per i membri delle FF.AA:
. Modulo A - Vaccinazioni per tutti i militari (sia di leva che in ferma volontaria), da eseguirsi all'atto dell'incorporamento:
-vaccinazione antitetanica/antidifterica;
-vaccinazione antitifoidea;
-vaccinazione antimeningococcica;
-vaccinazione anti-morbillo/rosolia/parotite.
Segnalo che io ho gia` svolto tutte le vaccinazioni tranne la antitifoidea, portando il mio libretto vaccinazioni (documento obbligatorio all'atto di incorporazione nell'Esercito), mi saranno praticati i richiami oppure i vaccini saranno eseguiti di nuovo?
Inoltre, sembrerebbe ormai comprovato il legame tra vaccini inoculati dalla Sanita` Militare (a breve distanza l'uno dall'altro) e senza il rispetto dei protocolli di sicurezza, fattori che appunto potenzialmente porterebbe a noi militari un elevato rischio di sviluppare neoplasie maligne, a vostro parere tale legame e` comprovato?
Come ultimo quesito porgo il seguente: il vaccino antitifo, somministrato per via orale, sembra essere il piu` cancerogeno di tutti, a causa dell'elevata concentrazione di metalli pesanti nella capsula del farmaco, attualmente quali farmaci sono in commercio per tale vaccinazione? E sono gli stessi utilizzati dalle Forze Armate?
Premetto che sono fermamente motivato nella scelta del mio arruolamento, vorrei solo sapere in quali potenziali rischi potrei incorrere, dal momento che c'e` poco materiale informativo in tale ambito e quel poco che c'e` e` contraddittorio.
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
scusi ma di che cosa sta parlando?
Credo che lei abbia le idee un tantino confuse da certa propaganda mediatica distorta.
I vaccini che elenca sono vaccini che non comportano alcun rischio di cancro: lei vivrà in una comunità chiusa (la caserma) e non si può in questa situazione permettere che scoppino endemie di meningite o di tifo o di morbillo.
Quello che ha letto sulla relazione tra linfomi e la somministrazione di vaccini per i militari partiti in missione di guerra è altra cosa e per fortuna non riguarda lei.
Infine dove ha letto la grande fesseria sul vaccino antitifico per via orale?
Non c'è nessun metallo pesante all'interno: ci sono Salmonelle mutanti perchè mancanti di un enzima, sicchè dopo un certo numero di divisioni cellulari si autodistruggono.
Stia tranquillo: non morirà certamente per i vaccini che le somministreranno.
Buona giornata,
Dott. Caldarola.
scusi ma di che cosa sta parlando?
Credo che lei abbia le idee un tantino confuse da certa propaganda mediatica distorta.
I vaccini che elenca sono vaccini che non comportano alcun rischio di cancro: lei vivrà in una comunità chiusa (la caserma) e non si può in questa situazione permettere che scoppino endemie di meningite o di tifo o di morbillo.
Quello che ha letto sulla relazione tra linfomi e la somministrazione di vaccini per i militari partiti in missione di guerra è altra cosa e per fortuna non riguarda lei.
Infine dove ha letto la grande fesseria sul vaccino antitifico per via orale?
Non c'è nessun metallo pesante all'interno: ci sono Salmonelle mutanti perchè mancanti di un enzima, sicchè dopo un certo numero di divisioni cellulari si autodistruggono.
Stia tranquillo: non morirà certamente per i vaccini che le somministreranno.
Buona giornata,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Gentile Dott. Caldarola,
innanzitutto la ringrazio per la celere ed esauriente risposta.
Comprendo benissimo l'esigenza della Forza Armata di vaccinare i propri soldati per evitare focolai epidemici.
Il mio dubbio riguardava le diverse testimonianze, di soldati anche deceduti dopo poco tempo, circa appunto i vaccini somministrati rei ( a quanto riportato) di aver abbassato le difese immunitarie a tal punto da aver lasciato strada libera alle neoplasie maligne, di piu`, questi soldati non avevano mai messo piede al di fuori del territorio nazionale; e` stato denunciato dai militari stessi, un mancato rispetto dei protocolli di sicurezza ( come evidenziato dal Progetto "Signum") inoculando ai soldati vaccini a raffica nel lasso di breve tempo, indebolendo fortemente le difese immunitarie.
Gentile dottore, non voglio di certo farne una questione politica perche` non sono affari che mi riguardano, volevo soltanto sapere se esistesse la correlazione tra linfomi e vaccini, dal momento che diversi militari se ne sono ammalati, e dal momento stesso che gli ufficiali medici la inseriscono come controindicazione sul lungo termine.
Tengo a ribadire che non sostengo la tesi della propaganda mediatica, vorrei soltanto sapere se si basa su un fondo di verita` oppure no.
innanzitutto la ringrazio per la celere ed esauriente risposta.
Comprendo benissimo l'esigenza della Forza Armata di vaccinare i propri soldati per evitare focolai epidemici.
Il mio dubbio riguardava le diverse testimonianze, di soldati anche deceduti dopo poco tempo, circa appunto i vaccini somministrati rei ( a quanto riportato) di aver abbassato le difese immunitarie a tal punto da aver lasciato strada libera alle neoplasie maligne, di piu`, questi soldati non avevano mai messo piede al di fuori del territorio nazionale; e` stato denunciato dai militari stessi, un mancato rispetto dei protocolli di sicurezza ( come evidenziato dal Progetto "Signum") inoculando ai soldati vaccini a raffica nel lasso di breve tempo, indebolendo fortemente le difese immunitarie.
Gentile dottore, non voglio di certo farne una questione politica perche` non sono affari che mi riguardano, volevo soltanto sapere se esistesse la correlazione tra linfomi e vaccini, dal momento che diversi militari se ne sono ammalati, e dal momento stesso che gli ufficiali medici la inseriscono come controindicazione sul lungo termine.
Tengo a ribadire che non sostengo la tesi della propaganda mediatica, vorrei soltanto sapere se si basa su un fondo di verita` oppure no.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.6k visite dal 22/06/2017.
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