Il quale mi visitò e disse che non dovevo preoccuparmi, mi preferisse 10 giorni di
Buonasera, due anni fa, dopo che a mia madre fu trovato un tumore al seno cominciai a tastare preoccupatissimo ogni parte del mio corpo alla ricerca di qualcosa e trovai dei linfonodi inguinali ingrossati, a sinistra, mi recai subito dal mio medico ( lo stesso che mando mia madre a fare gli accertamenti da cui poi usci fuori il suo problema) il quale mi visitò e disse che non dovevo preoccuparmi, mi preferisse 10 giorni di antinfiammatorio e poi di andare di nuovo da lui il quale mi tastò di nuovo i linfonodi e mi disse che erano diminuiti, quindi a maggior ragione di non stare a preoccuparmi, sei mesi dopo notai dei linfonodi questa volta a destra, di nuovo di corsa dal medico che mi tasta questi linfonodi e mi dice di non preoccuparmi che non è niente, secondo lui erano dovuti al tanto sport che facevo, a distanza di due anni ho ancora questi linfonodi, mi sembra che le dimensioni non sono cambiate, sicuramente non sono diventati più grossi, faccio molto sport, tre volte a settimana palestra e circa 150-200 km in bivi, oltre ad un lavoro in cui cammino molto circa 7-8 km al giorno, a volte anche di più, l'anno scorso feci esami del sangue e urine risultati perfetti, secondo voi dovrei fare un ulteriore visita e se necessario degli approfondimenti, sinceramente sono molto preoccupato
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Medico Chirurgo
Salve,
non si preoccupi dei linfonodi.In due anni sarabbero diventati noci in quanto a dimensioni se fossero stati maligni .
Piuttosto faccia annualmente un Ecocardiocolordopler e un test da sforzo massimale al cicloergometro o al tapis roulant come devono fare tutti quelli che fanno sport intensi come lei.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
non si preoccupi dei linfonodi.In due anni sarabbero diventati noci in quanto a dimensioni se fossero stati maligni .
Piuttosto faccia annualmente un Ecocardiocolordopler e un test da sforzo massimale al cicloergometro o al tapis roulant come devono fare tutti quelli che fanno sport intensi come lei.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Buonasera dotrore, approfitto del consulto aperto qualche giorno fa e sopratutto della sua sempre gentile disponibilità per chiederle un parere, verso la metà di aprile in a una giornata molto pesante a lavoro ho iniziato ad avvertire un fastidio nel lato sinistro della schiena, sono stato da un fisiatra molto bravo della mia zona che mi ha visitato, e mi ha detto che si tratta di uno stiramento della muscolatura paravertebrale sx in seguito a qualche torsione o movimento brusco e mi ha prescritto alcune sedute di tecarterapia, ne ho eseguite 6 e in seguito sono stato visitato da questo fisiatra che mi ha fatto di nuovo la visita e il ho detto che un Po il fastidio è passato diciamo che se prima su una scala da 1 a 10 poteva essere 5-6 dopo il trattamento poteva essere 2-3 a questo punto mi ha detto di fare alcune sedute da un osteopata xke secondo lui si tratta mi ha spiegato di un interessamento delle faccette articolari, secondo lui la lombalgia di cui ho sofferto ha modificato l'equilibrio di queste faccette articolari e questo mi provoca la sensazione di durezza che sento, per adesso ne ho eseguita una ieri di seduta ma non sto notando molti miglioramenti, quello che le volevo chiedere è se magari sia il caso di parlarne con il mio curante e fare qualche altro accertamento per vedere se si tratta di un problema renale o altro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 13/06/2017.
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