Cure in altra regione
Buongiorno Signori Medici.
Scrivo per avere delle informazioni su un quesito a cui non riesco a dare risposta.
In seguito ad esami del sangue ed altri esami più specifici è stato diagnosticato a mia madre un mieloma multiplo e nel mese di maggio ha già iniziato la terapia.
Questa terapia rispecchia un determinato protocollo che si applica in caso di mieloma multiplo e prevede la somministrazione di un farmaco presso l'ospedale dove è in cura per quattro giorni in due settimane, dopo le quali ha una pausa di 10 giorni, per poi rincominciare tale terapia con altre quattro giorni in due settimane; il resto della terapia prevede la somministrazioni di farmaci a casa. Il protocollo prevedere un totale di cinque - sei cicli che vanno a coprire un arco di tempo di diversi mesi.
Avendo iniziato a maggio e facendo due calcoli abbiamo visto che gli ultimi cicli avverranno nei mesi di luglio e agosto e mia madre avrebbe espresso la possibilità di continuare questi cicli presso un altro ospedale (con reparto di ematologia e annesso laboratorio) in un'altra Regione per il mese di luglio e agosto. Ha espresso questo desiderio perché lo stesso medico curante ha detto che le gioverebbe molto sia a livello psicologico sia a livello fisico. Ne abbiamo già parlato con il medico ematologo e non ha escluso affatto questa possibilità dicendo che la terapia è già stata iniziata e l'altra struttura dovrebbe attenersi ai referti già in nostro possesso, inoltre si è mostrato molto disponibile nel mettersi in contatto con un altro medico ematologo presso cui vorremmo continuare per il mese di luglio e agosto; inoltre ha detto che dovremmo recarci presso l'altra struttura solo per le quattro punture sottocutanee ed eventuali analisi dovrebbero farmi nell'altra struttura e il resto della cura continuerebbe al nostro domicilio.
Ora vorrei capire se questo è possibile e chiedere se le due esenzioni che ha in mano mia madre valgono su territorio nazionale ed eventualmente capire a quale struttura rivolgermi per poter accedere a questi servizi.
Ringrazio molto per la disponibilità.
Cordialmente
Scrivo per avere delle informazioni su un quesito a cui non riesco a dare risposta.
In seguito ad esami del sangue ed altri esami più specifici è stato diagnosticato a mia madre un mieloma multiplo e nel mese di maggio ha già iniziato la terapia.
Questa terapia rispecchia un determinato protocollo che si applica in caso di mieloma multiplo e prevede la somministrazione di un farmaco presso l'ospedale dove è in cura per quattro giorni in due settimane, dopo le quali ha una pausa di 10 giorni, per poi rincominciare tale terapia con altre quattro giorni in due settimane; il resto della terapia prevede la somministrazioni di farmaci a casa. Il protocollo prevedere un totale di cinque - sei cicli che vanno a coprire un arco di tempo di diversi mesi.
Avendo iniziato a maggio e facendo due calcoli abbiamo visto che gli ultimi cicli avverranno nei mesi di luglio e agosto e mia madre avrebbe espresso la possibilità di continuare questi cicli presso un altro ospedale (con reparto di ematologia e annesso laboratorio) in un'altra Regione per il mese di luglio e agosto. Ha espresso questo desiderio perché lo stesso medico curante ha detto che le gioverebbe molto sia a livello psicologico sia a livello fisico. Ne abbiamo già parlato con il medico ematologo e non ha escluso affatto questa possibilità dicendo che la terapia è già stata iniziata e l'altra struttura dovrebbe attenersi ai referti già in nostro possesso, inoltre si è mostrato molto disponibile nel mettersi in contatto con un altro medico ematologo presso cui vorremmo continuare per il mese di luglio e agosto; inoltre ha detto che dovremmo recarci presso l'altra struttura solo per le quattro punture sottocutanee ed eventuali analisi dovrebbero farmi nell'altra struttura e il resto della cura continuerebbe al nostro domicilio.
Ora vorrei capire se questo è possibile e chiedere se le due esenzioni che ha in mano mia madre valgono su territorio nazionale ed eventualmente capire a quale struttura rivolgermi per poter accedere a questi servizi.
Ringrazio molto per la disponibilità.
Cordialmente
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
la terapia oncologica e qualunque terapia, medica e chirurgica, in elezione e in urgenza, possono essere erogate presso tutto il territorio nazionale in strutture pubbliche o private e convenzionate con il SSN
Con la introduzione della ricetta elettronica anche le medicine possono essere prescritte dal curante di una regione e ritirate presso un'altra.
Il modo migliore di risolvere il problema è contattare una stuttura oncologica (pubblica o convenzionata), esporre il problema di sua madre e la necessità che continui il protocollo in atto lontano da casa per il periodo stabilito e sentire la risposta.
Problemi non dovrebbero essercene.
In tale situazione può essere di più concreto aiuto sia l'Ematologo che la tiene in cura che il medico curante, che dovrebbero attivarsi .
Anche perchè, sua madre, a cui io stesso purtroppo ricordo di aver diagnosticato il mieloma, è comunque una paziente oncologica che potrebbe avere necessità di supporto ospedaliero di urgenza: quindi la struttura deve garantire non soltanto la disponibilità a fare le iniezioni ma anche l'intervento terapeutico nel caso se ne presentasse la necessità.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
la terapia oncologica e qualunque terapia, medica e chirurgica, in elezione e in urgenza, possono essere erogate presso tutto il territorio nazionale in strutture pubbliche o private e convenzionate con il SSN
Con la introduzione della ricetta elettronica anche le medicine possono essere prescritte dal curante di una regione e ritirate presso un'altra.
Il modo migliore di risolvere il problema è contattare una stuttura oncologica (pubblica o convenzionata), esporre il problema di sua madre e la necessità che continui il protocollo in atto lontano da casa per il periodo stabilito e sentire la risposta.
Problemi non dovrebbero essercene.
In tale situazione può essere di più concreto aiuto sia l'Ematologo che la tiene in cura che il medico curante, che dovrebbero attivarsi .
Anche perchè, sua madre, a cui io stesso purtroppo ricordo di aver diagnosticato il mieloma, è comunque una paziente oncologica che potrebbe avere necessità di supporto ospedaliero di urgenza: quindi la struttura deve garantire non soltanto la disponibilità a fare le iniezioni ma anche l'intervento terapeutico nel caso se ne presentasse la necessità.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Buonasera.
La ringrazio prontamente per la sua risposta molto esaustiva e dettagliata.
Sia il medico curante sia il Dottor Ematologo che ha in cura mia madre non hanno mostrato alcun tipo di opposizione a questa possibilità di continuare la terapia fuori dalla Regione di residenza, inoltre ascoltando questo desiderio di mia madre hanno mostrato apprezzamento in quanto gioverebbe molto a livello psicologico.
Ci siamo già attivati per consultare e interpellare diverse strutture nella regione in cui trascorreremo i due mesi estivi. Ci sono state elencate tre strutture molto valide in cui è prensente un reparto apposito di oncologia e oncoematologia, qualora si presentasse la necessità di un supporto ospedaliero di urgenza.
Ho voluto porre qui una domanda per capire se fosse appunto possibile questo.
Per quanto riguarda la salute di mia mamma i medici sono ottimisti e a seguito di accettamenti dopo il primo ciclo di terapia i dati sono molto incoraggianti. Ora continuiamo con la terapia e ci siamo affidati ad una struttura molto all avanguardia per questo tipo di pagologie.
La ringrazio ancora.
La ringrazio prontamente per la sua risposta molto esaustiva e dettagliata.
Sia il medico curante sia il Dottor Ematologo che ha in cura mia madre non hanno mostrato alcun tipo di opposizione a questa possibilità di continuare la terapia fuori dalla Regione di residenza, inoltre ascoltando questo desiderio di mia madre hanno mostrato apprezzamento in quanto gioverebbe molto a livello psicologico.
Ci siamo già attivati per consultare e interpellare diverse strutture nella regione in cui trascorreremo i due mesi estivi. Ci sono state elencate tre strutture molto valide in cui è prensente un reparto apposito di oncologia e oncoematologia, qualora si presentasse la necessità di un supporto ospedaliero di urgenza.
Ho voluto porre qui una domanda per capire se fosse appunto possibile questo.
Per quanto riguarda la salute di mia mamma i medici sono ottimisti e a seguito di accettamenti dopo il primo ciclo di terapia i dati sono molto incoraggianti. Ora continuiamo con la terapia e ci siamo affidati ad una struttura molto all avanguardia per questo tipo di pagologie.
La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 05/06/2017.
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