Sospetto ipertiroidismo e tachicardia
Salve,
Scrivo per richiedere un consulto riguardo ad un sospetto ipertiroidismo su cui sto indagando.
Dieci giorni fa andai dal medico in seguito a continui episodi di cardiopalmo che portano la frequenza media di 100/120 battiti al minuto durante la giornata, feci molli, ansia, tremori, sudorazione, debolezza agli arti e perdita di qualche chilo di peso. Sospettando una patologia tiroidea il medico mi prescrive le analisi dalle quali risulta FT4 pari a 1.75 ng/dL e 22.57 pmol/L, valori leggermente superiori alla soglia. Il TSH inoltre risulta a 1.774 mU/L.
Lo scorso sabato svegliandomi con i battiti a 160 al mimuto mi reco al ps dove mi somministrano 15 gocce di diazepam e fanno un ecg che risulta normale salvo la frequenza alterata a 110/bpm, prescrivendomi il diazepam e assumerlo nel caso si ripetano episodi del genere consigliandomi visita endocrinologica ed eco alla tiroide.
In attesa della visita fissata il 7/06, come posso attenuare la tachicardia che perennemente mi causa malesseri tutta la giornata? È meglio assumere il diazepam solo in caso si sforino i 120 al minuto o meglio dosarlo durante la giornata per prevenire gli attacchi? È questo il farmaco più adatto per affrontare i sintomi cardiovascolari?Quanto può questa tachicardia causare danni al sistema cardiocircolatorio o arrivare a provocare infarti? Preciso che la frequenza è massima la mattina appena sveglia (130 bpm) per poi restare comunque attorno ai 90/bpm durante la giornata. È un problema molto invalidante in quanto cerco di fare meno sforzi possibili per non alzare la frequenza ulteriormente.
In attesa di una vostra risposta, vi porgo cordiali saluti.
Giulia
Scrivo per richiedere un consulto riguardo ad un sospetto ipertiroidismo su cui sto indagando.
Dieci giorni fa andai dal medico in seguito a continui episodi di cardiopalmo che portano la frequenza media di 100/120 battiti al minuto durante la giornata, feci molli, ansia, tremori, sudorazione, debolezza agli arti e perdita di qualche chilo di peso. Sospettando una patologia tiroidea il medico mi prescrive le analisi dalle quali risulta FT4 pari a 1.75 ng/dL e 22.57 pmol/L, valori leggermente superiori alla soglia. Il TSH inoltre risulta a 1.774 mU/L.
Lo scorso sabato svegliandomi con i battiti a 160 al mimuto mi reco al ps dove mi somministrano 15 gocce di diazepam e fanno un ecg che risulta normale salvo la frequenza alterata a 110/bpm, prescrivendomi il diazepam e assumerlo nel caso si ripetano episodi del genere consigliandomi visita endocrinologica ed eco alla tiroide.
In attesa della visita fissata il 7/06, come posso attenuare la tachicardia che perennemente mi causa malesseri tutta la giornata? È meglio assumere il diazepam solo in caso si sforino i 120 al minuto o meglio dosarlo durante la giornata per prevenire gli attacchi? È questo il farmaco più adatto per affrontare i sintomi cardiovascolari?Quanto può questa tachicardia causare danni al sistema cardiocircolatorio o arrivare a provocare infarti? Preciso che la frequenza è massima la mattina appena sveglia (130 bpm) per poi restare comunque attorno ai 90/bpm durante la giornata. È un problema molto invalidante in quanto cerco di fare meno sforzi possibili per non alzare la frequenza ulteriormente.
In attesa di una vostra risposta, vi porgo cordiali saluti.
Giulia
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Giulia,
il suo racconto, come quello ti tutti i soggetti ansiosi e ipocondriaci vede delle note di contraddizione al suo interno.
Ma non è questo il problema.
Io ho bisogno che lei, se voglia, mi riporti con ordine TUTTI gli esami ematochimici che il medico che le ha fatto fare e soprattuto, come nel caso dell'assetto ormonale tiroideo, che riporti anche i valori di riferimento del suo laboratorio: putroppo ogni laboratorio ha i suoi e per un giudizio puntuale è necessario conoscerli.
Ho preso visione del suo racconto anamnestico prossimo e dei suoi disturbi, nonchè delle sue rischieste, e sarò lieto di poterle dare qualche "dritta telematica" posto che la terapia spetterà a un medico che oltre a sentire che "cosa avverte" la possa visitare: cioè possa esercitare quella sublime "arte" che si chiama: CLINICA.
A presto se vorrà.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
il suo racconto, come quello ti tutti i soggetti ansiosi e ipocondriaci vede delle note di contraddizione al suo interno.
Ma non è questo il problema.
Io ho bisogno che lei, se voglia, mi riporti con ordine TUTTI gli esami ematochimici che il medico che le ha fatto fare e soprattuto, come nel caso dell'assetto ormonale tiroideo, che riporti anche i valori di riferimento del suo laboratorio: putroppo ogni laboratorio ha i suoi e per un giudizio puntuale è necessario conoscerli.
Ho preso visione del suo racconto anamnestico prossimo e dei suoi disturbi, nonchè delle sue rischieste, e sarò lieto di poterle dare qualche "dritta telematica" posto che la terapia spetterà a un medico che oltre a sentire che "cosa avverte" la possa visitare: cioè possa esercitare quella sublime "arte" che si chiama: CLINICA.
A presto se vorrà.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Salve, allora cercherò di spiegarmi meglio.
Ho 22 anni e non mai avuto problemi a livello cardiocircolatorio. Nelle ultime settimane notando comunque disturbi come aumento della frequenza cardiaca a riposo, stanchezza, ansia e scariche di diarrea ,ho voluto fare degli accertamenti dal medico.
Mi ha prescritto le analisi del sangue, emocromo completo e valori del glucosio e del ferro, che risultano tutti nella norma.
I valori della tiroide invece sono i seguenti
FT4 1,75* ng/dl [0,90 - 1,70]
FT4 22,57* pmol/L [11,61 - 21,93]
TSH 1,774 mU/L [0,4 - 3,7]
In seguito a questo il medico mi prescrive visita endocrinologica con eco della tiroide fissata per il 07/06.
Un paio di giorni fa mi sono poi recata al ps perché i battiti al risveglio avevano superato i 150/bpm. Lì mi hanno fatto altre analisi da cui risultava una leggera carenza di potassio, e un ecg il cui referto recita così: "Ritmo sinusale tachicardico 110bpm.Per il resto, tracciato nei limiti.Buone condizioni generali. Esame clinico CV e toraco-respiratorio non significativi. Saturazione periferica in a.a. 100%. PAO 110/80 mmHg. Non segni clinici di acrdiopatia organica. Terapia : ansiolitici al bisogno."
Ora comunque in attesa della vistita dall'endocrinologo vorrei cercare di porre rimedio alla tachicardia in quanto disturbo costante nel corso della giornata (media di 110 bpm). Il medico mi ha detto che non posso assumere farmaci che riducono la frequenza cardiaca perché ridurrebbe anche la presssione e mi ha prescritto le gocce di diazepam al bisogno. Quello che mi chiedo, oltre ai miei dubbi espressi nel precedente messaggio, sarebbe più utile assumere le gocce con regolarità durante la giornata per abbassare la frequenza media e combattere l'ansia oppure ricorrrere alle gocce solo quando la frequenza diventa troppo alta oltre i 120? Le frequenze maggiori le avverto al risveglio la mattina e spesso mi sorprende anche di notte svegliandomi.
Ringraziandola ancora e attendendo risposta, le porgo cordiali saluti.
Giulia
Ho 22 anni e non mai avuto problemi a livello cardiocircolatorio. Nelle ultime settimane notando comunque disturbi come aumento della frequenza cardiaca a riposo, stanchezza, ansia e scariche di diarrea ,ho voluto fare degli accertamenti dal medico.
Mi ha prescritto le analisi del sangue, emocromo completo e valori del glucosio e del ferro, che risultano tutti nella norma.
I valori della tiroide invece sono i seguenti
FT4 1,75* ng/dl [0,90 - 1,70]
FT4 22,57* pmol/L [11,61 - 21,93]
TSH 1,774 mU/L [0,4 - 3,7]
In seguito a questo il medico mi prescrive visita endocrinologica con eco della tiroide fissata per il 07/06.
Un paio di giorni fa mi sono poi recata al ps perché i battiti al risveglio avevano superato i 150/bpm. Lì mi hanno fatto altre analisi da cui risultava una leggera carenza di potassio, e un ecg il cui referto recita così: "Ritmo sinusale tachicardico 110bpm.Per il resto, tracciato nei limiti.Buone condizioni generali. Esame clinico CV e toraco-respiratorio non significativi. Saturazione periferica in a.a. 100%. PAO 110/80 mmHg. Non segni clinici di acrdiopatia organica. Terapia : ansiolitici al bisogno."
Ora comunque in attesa della vistita dall'endocrinologo vorrei cercare di porre rimedio alla tachicardia in quanto disturbo costante nel corso della giornata (media di 110 bpm). Il medico mi ha detto che non posso assumere farmaci che riducono la frequenza cardiaca perché ridurrebbe anche la presssione e mi ha prescritto le gocce di diazepam al bisogno. Quello che mi chiedo, oltre ai miei dubbi espressi nel precedente messaggio, sarebbe più utile assumere le gocce con regolarità durante la giornata per abbassare la frequenza media e combattere l'ansia oppure ricorrrere alle gocce solo quando la frequenza diventa troppo alta oltre i 120? Le frequenze maggiori le avverto al risveglio la mattina e spesso mi sorprende anche di notte svegliandomi.
Ringraziandola ancora e attendendo risposta, le porgo cordiali saluti.
Giulia
[#3]
Medico Chirurgo
Salve,
Lei non è ipertiroidea.
E questo è il primo punto.
Deve fare gli anti TPO e gli anti TG e questo è il secondo punto.
Deve valutare l'attività elettrica del suo cuore con un Holter ECG/24h.
Perchè se lei mi fa delle crisi notturne improvvise di 150 bpm io penso prima a escludere che lei abbia delle tachiaritmie sopraventricolari (come la Tachicardia parossistica S.P.) e poi le consiglio l'ansiolitico al bisogno.
Che i beta bloccanti abbassino la pressione è vero: che un bisoprololo a 1.25 mg possa essere realmente utile nel ridurre la frequanza senza sostanziali crolli pressori è altro fatto.
Lo insegni al suo curante.
Gli insegni pure che c'è un farmaco maneggevolissimo, l'Ivabradina, che serve esclusivamente a rallentare la frequenza senza minimamente influire sulla pressione arteriosa.
E' bene che i Curanti si aggiornino e facciano i medici.
Nel frattempo si faccia prescrivere l'holter ECG.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
Lei non è ipertiroidea.
E questo è il primo punto.
Deve fare gli anti TPO e gli anti TG e questo è il secondo punto.
Deve valutare l'attività elettrica del suo cuore con un Holter ECG/24h.
Perchè se lei mi fa delle crisi notturne improvvise di 150 bpm io penso prima a escludere che lei abbia delle tachiaritmie sopraventricolari (come la Tachicardia parossistica S.P.) e poi le consiglio l'ansiolitico al bisogno.
Che i beta bloccanti abbassino la pressione è vero: che un bisoprololo a 1.25 mg possa essere realmente utile nel ridurre la frequanza senza sostanziali crolli pressori è altro fatto.
Lo insegni al suo curante.
Gli insegni pure che c'è un farmaco maneggevolissimo, l'Ivabradina, che serve esclusivamente a rallentare la frequenza senza minimamente influire sulla pressione arteriosa.
E' bene che i Curanti si aggiornino e facciano i medici.
Nel frattempo si faccia prescrivere l'holter ECG.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.1k visite dal 24/05/2017.
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