Stanchezza

buonasera, ho 28 anni, da circa 3 anni soffro di eccessiva stanchezza e dolore in sede lombare ed agli arti inferiori (sopportabili, li descriverei come se i muscoli fossero sempre sotto sforzo), fino ai 18 anni circa ero molto sportivo (ciclismo 4 volte a settimana), poi a causa dell'università ho continuato, ma in misura molto minore (2 volte al mese). Già appena sveglio mi sento un senso di spossatezza che non cambia con il riposo, durante l'attività fisica mi sembra che non arrivi energia a sufficienza a livello muscolare, molta difficoltà a concentrarmi e nella memoria. inizialmente mi sono stati prescritti vari integratori (supradyn, vit. b, carneatina) che non hanno avuto alcun beneficio. Ho eseguito vari esami ematici (3 prelievi) dai quali non risultavano alterazioni ad eccezione della vitamina d che risultava lievemente carente (aggiunta tp con dibase), ho eseguito un eco tiroide che risultava nella norma, cosi come gli ormoni tiroidei, in seguito ho eseguito una consulenza neurologica, la quale mi consigliava una consulenza reumatologica con il sospetto di una sindrome algofunzionale. in seguito alla visita reumatologica, che concordava con il sospetto di sindrome da stanchezza cronica (assenza di tender point per fibromialgia), mi è stato prescritto dibase 1fl 1 volta al mese e cymbalta 60mg/die; ho assunto cymbalta per 6 mesi che ho poi sospeso a causa del beneficio nullo. in seguito a questa breve storia cosa mi consigliate a cosa si potrebbe pensare? vi ringrazio per il supporto
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentie utente,
mi pare che la Vitamina D, che pure è una vitamina importante, stia diventando la panacea di tutti i mali.
Tutti ne hanno carenza e tutti fanno integrazione.
Chiaramente con grande felicità della Abiogen, dato che il Dibase è molto prescritto.
Attenzione perchè nulla è dimostrato sulle capacità della Vit. D che al momento resta fondamentale solo per la regolazione del metabolismo calcio - fosforo. Ed essendo liposolubile può, se il dosaggio è incongruo, determinare anche iperaccumuli tanto dannosi quanto la grave ( e non modesta) carenza.
Tanto premesso, la CFS o encefalomielite mialgica deve essere una diagnosi basata sulla esclusione di qualunque causa organica (per esempio una insufficienza surrenalica centrale o periferica, una Mononucleosi cronica.....) ma soprattutto deve rispondere a dei criteri cogenti stabiliti nel 1994 dai CDC di ATlanta ( i Criteri di Fukuda), dalle successive linee guida Canadesi e fino alle attuali integrazioni risalenti al 2015.
Fare diagnosi di CFS solo perchè c'è "assenza di tender point per fibromialgia" a me pare alquanto superficiale.
Inizi a fare una RM encefalica prima e dopo mdc con studio perfusionale ed escludiamo cause infiammatorie a carico del parenchima cerebrale: non è detto poi che un solo SNSRI come la Duloxetina sia sufficiente per una diagnosi ex iuvantibus.
Se ha il dubbio di una CFS vada in un centro neurologico di eccellenza come il Carlo Besta a Milano dove questa sindrome è studiata, diagnosticata e ben curata.
Di più per via telematica non posso dirle.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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