Ipertrofia gengivale indotta da farmaci
Salve Egr. Dottori, volevo porre alla vs attenzione un problema che sto riscontrando alle mie gengive: da circa un paio di mesi ho dei sanguinamenti gengivali anche spontanei ed in modo particolare, oltre che durante la normale igiene orale, mi capita spesso che trovo macchie di sangue sul cuscino al risveglio la mattina, oltre che un rigonfiamento delle gengive ( localizzato in modo particolare nell'arcata dentaria superiore tra l'incisivo-canino-premolare ed in modo trascurabile in qualche altra parte); il dentista dopo un accurata pulizia dei denti e dopo avermi fatto eseguire degli esami del sangue ( emocromo, tempo di quick e tempo di tromboplastina parziale, esami che sono usciti fortunatamente nella norma), mi ha diagnosticato un ipertrofia gengivale dovuta dall'assunzione di alcuni farmaci; in particolare sono in cura ahimè da diversi anni con ansiolitici ed antidepressivi: nello specifico due benzodiazepine ( En-delorazepam, Dalmadorm-flurazepam), un antiepilettico utilizzato anche per curare l'ansia generalizzata e per l'umore( Lyrica-pregabalin) ed un antidepressivo triciclico ( laroxyl-amitriptilina). Tuttavia parlando con lo psichiatra mi dice che i farmaci che assumo io non portano problemi alle gengive e neanche l'antiepilettico che assumo. A questo punto non so effettivamente quale sia la causa e chi dei due specialisti abbia ragione. Inoltre curiosando un po su internet ho letto di qualcuno che come me ex-fumatore ( personalmente ho smesso da quasi tre mesi) ed ora fumatore di sigaretta elettronica ( questa la fumo da circa un anno) ha avuto problemi di ordine gengivale. Chiedo a voi gentilissimi dottori, se effettivamente i farmaci che utilizzo personalmente possano avere influenza su ciò, o addirittura vi sono capitati casi clinici di "svapatori" con ipertrofia gengivale. Grazie in anticipo per la risposta
certamente ha ragione il suo psichiatra.
Non entro nel merito della doppia terapia con BDZ a lunga emivita: in ogni caso nessuno dei farmaci che assume provoca ipertrofia gengivale.
Il fumo è invece il peggior alleato della salute della bocca: e il suo dentista avrebbe dovuto dirglielo.
E' dimostrato che aumenta, in soggetti predisposti, tutte le malattie del parodonto.
E la sigaretta elettronica non risolve il problema.
Non le sto a ricordare quanto lei si esponga poi a rischi vascolari e oncologici anche dell'apparato buccale.
Ne parli con il suo odontoiatra di fiducia e butti via tutto quello che fa fumo.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
purtroppo il mio dentista appena sentí che assumevo questo tipo di farmaci senza neanche chiedermi i principi attivi attribuí subito la probabile causa del problema di cui sopra appunto a tali farmaci, mentre per la sigaretta elettronica non aveva elementi per giudicare.
Vorrei risolvere tale problema, visto che quando spazzolo i denti negli ultimi giorni il sanguinamento sta diventando abbondante al punto che acqua e dentifricio si tingono di rosso e poi basta un bacio un po' più intenso che reinizia il sanguinamento, e la cosa sta diventando imbarazzante al punto da far preoccupare anche la mia partner sulla possibilità che tale infezione possa portare problemi anche a lei. Cercherò di smettere di svapare anche la e-cig, tuttavia volevo chiederle ulteriori informazioni in merito: può essere che le componenti del vapore, glicole propilenico e glicerina vegetale possano irritare a tal punto le gengive? Inoltre ho omesso di dirle che sto estraendo 3 radici marce ( che avevo da diversi anni) di cui una si trova al fianco proprio della zona più gonfia e sanguinolenta, e che abbiamo estratto 5 gg fa, e può essere dovuto anche a ciò il problema che ho? Inoltre queste possono determinare un sapore di salato in bocca al risveglio al mattino, che ho da oramai da più di un anno? Cordiali saluti
Perciò la svapata è tanto deleteria quanto la sigaretta.
Checchè ne dicesse il caro Prof. Veronesi.
Ci aggiunga gli aromi è il quadro è completo.
Per il resto non so la sua bocca come stia messa e che trattamenti siano stati posti in essere per la malattia parodontale.
Certamente dica al suo dentista che nessuno dei farmaci che lei assume è capace di indurre ipertofia gengivale, da solo o associato.
Così gli fa apprendere una cosa nuova.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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